martedì 28 luglio 2009

0 Recensione Saw V


Anno: 2008
Durata: 94 minuti
Genere: Horror/ Thriller
Regia: David Hackl
Cast: Tobin Bell, Scott Patterson, Costas Mandylor
Trama: il film prende le mosse dal finale della pellicola precedente mescolando il presente con flashback che spiegano, per quanto è possibile, il motivo per cui Hoffman diviene l'aiutante, erede e esecutore della volontà di Jigsaw. Il suo primo omicidio (dove utilizza le metodiche dell'enigmista) riguarda l'assassino dell'amatissima sorella, con un particolare importante che però lo distingue dai giochi di morte o salvezza di Saw: Hoffman sembra offrire una possibilità di salvezza alla sua preda ma in realtà lo uccide ugualmente, troppo assettato di vendetta e coinvolto emotivamente. Il suo misfatto incuriosisce Jigsaw che gli chiede ufficialmente di diventare il suo secondo braccio, cosa che inizia in Saw 4 e che continua nel 5 dove Hoffman, intuendo che Strahm si sta avvicinando alla verità organizza una serie di gabole in modo da incastrare l'agente e farlo apparire come l'erede dell'enigmista (ormai morto). Infatti il compito di Hoffman stavolta è quello di mettere alla prova 5 persone, legate da un filo sottile ma molto grave almeno agli occhi di Jigsaw, e vedere se riescono a superare il loro egoismo e arrivare alla salvezza o alla morte per tutti. L'ultima trappola però vede protagonista lo stesso Strahm, inizialmente sfuggito ad un gioco di morte dell'enigmista e successivamente ancora davanti al ricorrente e angosciante "FAI LA TUA SCELTA".
Commento: amo molto la saga di Saw, la trovo sempre spettacolare e appassionante. Un gioco di scatole cinesi che continua senza crisi o momenti di stasi che solitamente sono tipiche dei seguiti cinematografici. Devo dire che l'unico film che mi ha deluso e che c'entra davvero poco con gli altri è il numero 2, ma del resto dopo il capostipite (diretto magistralmente da James Wan) era davvero difficile tirare fuori dal cilindro un prodotto che potesse lontanamente stargli alla pari. Certo, l'effetto sorpresa si è molto affievolito nei seguiti e tutto ormai si gioca sull'ideazione di trappole sempre più fantasiose e splatter. In Saw 4 avevo apprezzato l'attenzione verso l'analisi del comportamento di Jigsaw, la volontà di farcelo apparire meno mostro di quello che può sembrare, di darci in definitiva le motivazioni che guidavano le sue "missioni" di redenzione o morte. La morte del serial killer che non uccide (offre sempre la possibilità di salvarsi anche se ad altissimo prezzo) ha rovinato un po' il gioco nonostante la grandezza dello sceneggiatore stia nel rendere i vari film molto ravvicinati a livello temporale così che ci sembra normale che ancora esistano cassettine e registratori con la voce inquietante di Saw nonchè nuovi piani di morte riguardanti nuove cavie. Saw 5 è molto incentrato sulla figura di Hoffman, a parer mio un protagonista poco brillante e lontano dal carisma della figura sottile di Jigsaw. La pellicola offre salti sulla sedia, disgusto, ansia e colpo di scena finale che però stavolta non mi ha convinto al 100%. Tutto sommato un film gradevole con tutte le carte in regola per passare la mano al suo seguito con nuove informazioni e nuovi punti di domanda (cosa ci sarà nello scatolone lasciato in eredità all'ex moglie??).
Voto: 7

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