martedì 30 giugno 2009

1 Peperoni Ripieni di Riso...Grazie Mamy

Quando ero piccola Odiavo i peperoni. Mi disturbava quell'odorino un po' troppo penetrante che è il loro classico marchio di fabbrica. Però questa ricetta di cui mamy è maestra indiscussa a livello planetario..me li rende piacevoli e molto molto gustosi. Innanzitutto non sono come i dannati pomodori che hanno il maledetto viziaccio di sfracellarsi durante la cottura, liberando la polpa e quell'acidità che trasuda da ogni singolo semino.
Il peperone invece se ne sta bello integro e contenitivo per la mezzora che gli tocca crogiolarsi in forno. Il riso mescolato al tonno, ai fagiolini e ai pezzetti di gruviera cuoce tranquillo nella pancia di questo straordinario ortaggio e poi è ora di presentarsi a pranzo. Il peperone esce quindi con la baldanza di un re e con la dolcezza di una damigella d'onore, pronto per trionfare sulla mia tavola e nel mio stomachino.
La mia linea è tornata perciò posso concedermi anche al carboidrato senza problemi. Dio sia Lodato e Ode al Peperone

lunedì 29 giugno 2009

1 Percorsi di Vita. Le Pippe del Lunedì.


Oggi è un giorno un po' strano, così ho deciso di piazzare questa immagine che ben si addice al momento. Un orologio sciolto, spaccato, adagiato su un tavolino al di sopra di una spiaggia. Più surreale di così, si muore.
Noto con una certa soggezione per non dire cagheggio che il mondo intorno a me non fa altro che mutare, mutare e mutare ancora. Niente che rimanga più o meno stabile, tutti sparati verso il cambiamento, verso il PERCORSO. Il percorso tracciato da qualcuno che ha creato una strana operazione logica in base alla quale uno nasce, cresce, si laurea, trova un lavoro, si sposa, procrea, muore. E lo vedo ogni giorno che sono tutti teleguidati verso questa direzione e dispiace dirlo per la maggior parte si tratta di donne.
Pensate un po' a chi sfugge ad uno di questi passaggi obbligati...beh praticamente è etichettato come stravagante o carente di qualcosa.
Lo vedo intorno a me che è questo che succede. Faccio dei rapidi esempi.
C'è una mia conoscente che ha due anni meno di me ed è là in procinto di convolare a nozze (non so se giuste o sbagliate) con un tizio che avrà più o meno una decina di anni di più. Lei è una che ha sempre avuto la flippa del lavoro, dei soldi, dello studio a tempo perso e della discoteca nel week end. Parliamo quindi di una persona diciamo uguale a molte altre ma forse con quel pizzico in più di perversione lavorativa. Io mi sono sempre immaginata che sarebbe diventata chissà chi nel suo piccolo, tipo una giovane donna a capo di un'impresa anche di piccole dimensioni. Ora so che sono 10 anni che lavora in un call center e che si sta prendendo adesso adesso la laurea così poi in tutta fretta si sposerà, farà un figlio e (a quanto sembra seguendo l'equazione di cui sopra) completerà il suo ciclo vitale. Triste è poco.
Passiamo ad un altro esempio. Conoscente numero 2. Lei invece è sempre stata una frana negli studi ma è riuscita faticosamente a prendere una laurea nella Facoltà Merendina denominata Scienze dell'educazione. Il padre, con un'esperienza lavorativa trentennale nell'amministrazione pubblica, riesce a sistemarla nello stesso ente e lei tira avanti diversi anni con i menzogneri e squallidi contratti a progetto (che finiscono sempre per agevolare chi è già dentro perchè sponsorizzato e mai chi è fuori con i titoli ma senza raccomandazione). A un certo punto si scopre 37enne (dopo aver dichiarato per anni di avere 28 anni e pazienza se la sua faccia raccontava un'altra storia) e dopo lunghe attese trova un ragazzo di bell'aspetto con cui inizia una storia che tutti immaginano breve o superficiale. Passa un anno e voilà è incinta di qualche mese. Lei senza lavoro ma con la mansarda regalata da papino e lui in mobilità. L'amore penso non ci sia, ma l'obiettivo è stato raggiunto. Forse ci saranno le nozze riparatorie o forse aspetteranno. L'importante è che la 37enne si sia realizzata come donna.
Conoscente numero 3. Ragazza di ottime speranze, portata per l'arte e per lo studio si traferisce dal suo piccolo paesello del sud per la culla delle arti, ossia Firenze. Qui incontra un altro ragazzo come lei ma proveniente da un paese della Sardegna. Lui è più giovane, scapestrato, molto poco fedele e parecchio attratto dalle donne. Si mettono insieme e gli anni passano. Si laureano entrambi, lei chiude un occhio sulle scappatelle, a volte lo lascia ma poi va sempre a finire che lo riprende perchè è bello, simpaticissimo e in fondo con un grande cuore. E' solo debole sotto il livello della cintola ma forse lei proveniente da un mondo in cui l'uomo è l'utilizzatore finale (prendo in prestito il termine dall'avvocato di mister B. sperando che non voglia i diritti d'autore) e la donna il soprammobile di casa, prende un bel sospiro e dice non vedo, non sento, non parlo e vado avanti sinchè posso. Lei trova facilmente lavoro in Toscana, lui no. Che si fa? lui le propone le nozze perchè sicuro di aver trovato la donna docile e che non protesta. Lei accetta entusiasta. Ma c'è una condizione, tu donna vieni da me in Sardegna perchè io lì trovo lavoro e tu puoi aiutare i miei in negozio in un centro desertico dell'isola. Pazienza se sei laureata e dovrai fare la commessa sotto l'occhio torvo di mio padre, questo ci porterà soldi e non farà fallire il negozio di famiglia. Aspetta e spera che poi troverai quel che fa per te. Si sposano tra frizzi e lazzi degli amici di lui. Nei buchi liberi lei continua a disegnare e lui lo stesso. Lui riesce a farsi un nome, lei no. Lei timidamente chiede di provare a cercare casa nel capoluogo, lui risponde no. Scocca il momento, anzi Il MOMENTO. Rimane incinta, ma accidenti perso il figlio dopo poche settimane. Ad una persona con un minimo di raziocinio e amor proprio suonerebbe come un segnale incoraggiante per dire: ora me ne vado. No. Non sia mai. Mi stupisco che al mondo esistano donne tanto conservatrici. Donne che accettano di avere sempre in casa sino ad ore impensabili gli amici del marito che giocano alla Playstation o a carte mentre loro sono in camera da letto con gli occhi gonfi di pianto e rassegnazione. Passati due anni ecco di nuovo la solfa del figlio, lui lo vorrebbe, lei insomma ma forse sì perchè così fa contento il marito e ha una compagnia in più oltre al gatto di casa.
Queste sono storie a volte normali, a volte banali, a volte ai limiti del paranormale. Sono storie di percorsi di vita. Un po' come la bambina che mentre gioca con Barbie e Ken, cresce con il desiderio del principe azzurro e del matrimonio con i pagetti, quella bambina non si toglierà mai dalla testa questa immagine ma anzi seguirà il percorso che la porterà dritta dritta alla sua realizzazione. Poco importa se il principe avrà i denti storti, la pancia da bevitore di birra o il riportino in testa, l'importante è il contorno e diventare moglie di qualcuno, possibilmente non oltre i 34 anni.
Fortuna che sono cresciuta con i Lego, i Dominatori dell'Universo e Big Jim altrimenti sarei con un marito per casa, un paio di figli appesi all'anca e la canizie precoce.

domenica 28 giugno 2009

1 Interrogativi di una Domenica d'Estate...


1) Perchè ci sono genitori che in spiaggia non mettono gli slip ai figli? qual'è il senso? vogliono attirare i pedofili? c'è un senso di libertà che non ha chi indossa un bikini o un boxer? vogliono mostrare gli attributi sessuali dei loro figli in sostituzione dei loro?
2) Perchè esistono dei Pirla che presi dalla noia usano le chiavi per lasciare il loro marchio di fabbrica sulle automobili invece di infilarsi la testa nel cesso e tirare l'acqua?
3) Perchè in spiaggia e dentro il mare devo fare lo slalom tra le cartacce e altre porcherie? perchè me le devo beccare io e non le posso mettere in casa dell'incivile che le ha disseminate?
.....In attesa di risposte.....

sabato 27 giugno 2009

0 Inconsolabile..


Non riesco a crederci che non ci sei più a farmi sognare, a farmi credere nell'eternità. Ieri mi sono resa conto che una grossa fetta della mia vita se n'è andata per sempre...non tutti possono capire cosa significhi perdere un amico che non hai mai conosciuto personalmente ma a cui hai iniziato a voler bene da subito, da lontano.
Ma eri molto più di questo. Eri un magico folletto che faceva gioire, piangere, ballare i milioni di persone che ascoltavano le tue canzoni. Non ricordo un compleanno in cui qualcuno per scherzo non ha tentato di fare il moonwalk apparendo solo stupido mentre tu facevi sognare.
Grazie a Billie Jean ho potuto apprezzare una persona importante che ballava al suono delle sue note in una metropolitana piena di gente. Fantastico.
Non ci credo che non ci sei più . Tu volevi vivere, altro che suicidio (ti hanno ammazzato), eri pronto al tuo tour...la prima vera occasione per ritornare felice dopo tanto fango. Fans provenienti da ogni angolo del mondo per assistere al tuo ultimo attesissimo tour. E io ho il grande rimpianto di non aver mai potuto assistere ad uno dei tuoi concerti. Troppo piccola.
Ho trascorso la giornata di ieri a riguardare i tuoi video...e ogni volta una nuova lacrima.
Guardo i servizi in televisione e continuo a piangere e sicuramente c'è tanta gente che magari mi riterrà idiota ma a me non importa niente. Certe volte la gente è così piccola e superficiale che non riesce a guardare oltre il suo steccato di ignoranza.
Molte radio ti hanno ignorato così come hanno fatto per anni dopo uno scandalo montato da gente alla strenua e vergognosa ricerca di un ritorno economico.
Pensando a ieri mi sento di ringraziare RTL 102.5 e l'Olandese Volante per le ore dedicate alla tua musica.
Complimenti al TG5 che ha dedicato metà dei suoi servizi al tuo ricordo. Per una volta sono riusciti a stupirmi e a farmi commuovere. Ancora penso a com'eri giovane in quelle immagini dove cantavi We Are The World con altri pezzi da 90. Canzone immensa, di una bellezza allucinante e immortale.
Da ieri il cielo ha una stella in più e la Terra un Angelo in meno..
Mi mancherai

venerdì 26 giugno 2009

0 Addio Michael...sei stato il più grande..non ti dimenticherò mai


Sono qui che piango, un pianto silenzioso ma forse per questo ancora più doloroso.
Non so se certe cose esistano veramente, so solo che ieri notte non riuscivo ad addormentarmi agitata senza sapere per cosa..poi stamattina mi alzo, apro il giornale e scopro che Michael Jackson è morto per un attacco cardiaco a soli 50 anni.
Non ci posso credere ancora. E' come svegliarsi e scoprire che il mondo è un po' più vuoto, un po' più triste. Io almeno mi sento così, probabilmente molti diranno che ora si sta meglio senza un adescatore di bambini o un mostro sfigurato.
Per me i mostri sono loro ma questo è un altro discorso.
Oggi voglio ricordare dei momenti che non ci sono più ma che mi sono rimasti dentro, tipo le mitiche pubblicità della Pepsi, o quando io e mia sorella aspettavamo con ansia che VideoMusic o la Rai (dei bei tempi andati) trasmettessero l'ultimo video di Jacko. Sapete quei video che erano dei veri e propri film e che soprattutto avevano una forte attinenza con il testo della canzone. Moda che ormai è acqua passata visto che ora è nettamente più importante che il video non c'entri un'emerita pippa con le parole della canzone (un po' come accade per il binomio prodotto-pubblicità).
Come non ricordare Thriller e la paura che dall'armadio di camera mia potesse uscire uno zombie. Sentire quella canzone è come cercare la paura e trovarla, trovarla anche a distanza di 25 anni.
Ho in casa tanti dischi, cassette, cd di Michael perchè la sua musica mi ha sempre regalato emozioni incredibili. Musica che sopravviverà alla sua scomparsa, che venderà più di quando era ancora in vita sommerso dai debiti. Uscirà la biografia, i cofanetti gold, il film. Tutto questo è retorica si sa, ricorda molto storie già sentite.
Tutti ora verseranno fiumi di inchiostro per tentare di trovare le motivazioni alla morte, ma io mi baserò sulle mie sicurezze e saprò che nel referto di morte ci dovrebbe essere scritto "ucciso dai media".
Ora tutto questo non conta più, rimangono le cose belle che ha tentato di fare con la sua generosità correndo in aiuto dei più deboli, delle minoranze, dei malati, dei bambini e degli animali. Ma soprattutto della gente di colore, suoi fratelli e sorelle nel senso più grande del termine, visto che persino i parenti di sangue hanno tentato di buttarlo giù dando un'altra mazzata a questo piccolo Peter Pan senza età.
Ecco se penso a Michael, penso al personaggio scaturito dalla penna di Barrie, quel ragazzino con le orecchie a punta che voleva che tutti i bambini vivessero insieme a lui nell'Isola che non c'è, che non crescessero mai o che perlomeno dentro di loro restassero bambini sempre, con la capacità di sognare e di volare via dalle brutture del mondo.
Grazie Michael,
I'll Never Forget You
C'è un posto nel tuo cuore e so che è l'amore e questo posto potrebbe essere molto più luminoso di domani e se tu davvero ci provi, tu vedrai che non c'è alcun motivo per piangere in questo posto tu sentirai che non c'è dolore o dispiacere Ci sono vari modi per arrivare lì se tu ci tieni abbastanza a vivere crea un piccolo spazio, costruisci un posto migliore
Salva il mondo, rendilo un posto migliore per te e per me e per l'intera razza umana Ci sono persone che muoiono se ti ci tieni abbastanza a vivere crea un posto migliore per te e per me
Se vuoi sapere perchè, c'è un amore che non può mentire l'amore è forte, gli interessa solo la gioia che dà se noi almeno proviamo ad averla noi dovremmo vedere in questa beatitudine noi non possiamo avere paura o timore Finiamo di esistere e iniziamo finalmente a vivere!
Allora sembrerà che l'amore cresce sempre abbastanza per noi quindi crea un mondo migliore, rendi migliore il mondo. E il sogno in cui stavamo credendo rivelerà un volto migliore e il mondo in cui una volta credevamo splenderà ancora nella grazia allora perchè continuiamo ad idealizzare le sofferenze di questa vita in questa terra tormentata? la sua anima, sebbene questo è il suo piano di vedere questo mondo, è divina per lo splendore di Dio
Noi potremmo volare così in alto facendo in modo che i nostri spiriti non muoiano mai nel mio cuore io sento che voi siete tutti miei fratelli create un mondo senza pericoli insieme noi piangeremo lacrime di felicità guardando il cambiamento dei popoli Le loro armi nei vomeri. noi potremmo davvero arrivare fino a questo se voi credete abbastanza nell'importanza della vita crea un piccolo spazio, costruisci un posto migliore Per te e per me.

giovedì 25 giugno 2009

1 Chiamata Anonima = Call Center

La fortuna di avere un telefono fisso con l'identificatore di chiamata mi permette di evitare di rispondere quando si tratta del parentame molesto, tipo la prozia novantenne che non vede bene Rete 4 e ti chiama per mettere mano al digitale terrestre che se no perde la replica numero 826 di Walker Texas Rangers, l'amica di famiglia che soffre di logorrea perniciosa, il cugino operato ai calcoli e le zie pettegole che detto alla cagliaritana non vedono l'ora di raccontare Troddi familiari a destra e a manca.
Però c'è pure la telefonata anomina, quella dove appare la scritta Riservato.
Un tempo, nell'epoca primordiale in cui il cellulare era un mattone posseduto solo da papponi o professionisti, 9 volte su 10 si trattava di una o uno a cui avevi fatto uno sgarro e ti bersagliava il telefono di casa con una decina di telefonate con annesso squillo singolo o semplicemente buttava giù a sentire la voce burbera di tua madre per poi riprovarci un'altra dozzina di volte sinchè non ti beccava e ti poteva mandare affanculo in maniera schietta e diretta.
Erano tempi in cui si poteva favoleggiare sulla telefonata anonima. Un nemico dal passato con la voglia di romperti le balle, un'amore delle superiori rispuntato dal nulla che mentre passeggia per le vie del centro introduce una scheda telefonica in una cabina e ti chiama per dirti Ti Stavo Pensando e mi sa che Ti Amo Ancora. Un ex amico che per caso ha ritrovato il tuo numero e ti chiama per dirti scusa sono stato uno stronzo scendi sotto che ci facciamo un caffè.
Eh no amici miei. Non è più così.
Ora la telefonata anonima è quella dei Call Center. Sapete quei tizi con l'auricolare con annesso microfono che sono pagati uno sputo e mezzo al mese per romperti le balle da mattina a sera o se proprio vogliono fare i bastardi il sabato e la domenica sera. Giusto per ricordarti che tu piccolo borghesuccio del cavolo sei a casa davanti a un piatto di lasagna con la suocera sulla destra, mentre lui/lei deve sudare per cercare di appiopparti un abbonamento a Tiscali, Wind, Infostrada, Alice eccetera, eccetera, eccetera.
Hanno quella vocetta falsamente squillante che non so perchè riesce a metterti in rilievo quella speciale vena della fronte che solitamente sbuca fuori in momenti di nervoso allo stato puro. Sono pure insistenti e tenaci sino a che non si beccano un tono di voce un pochino più sostenuto e un forte NON MI INTERESSA GRAZIE MI STA DISTURBANDO. E allora giù con la storia questo è il mio lavoro e lei mi deve rispettare e bla bla e ancora bla.
Io, vedete, sono diversa in questo nel senso che quando ancora non sapevo che il riservato corrispondesse al call center, rispondevo, sentivo che si trattava di Silvia (o Marco, Giulia e Sticavoli) che mi proponeva di mollare telecom per l'azienda in verde e buttavo giù. Un bel risparmio di fiato visto che dicevo solo Pronto e di tempo perchè nel giro di 4 secondi netti avevo di nuovo il telefono libero.
Ora sono furba e non rispondo più.
Io penso che la grande famiglia italiana dei Call Center sia fatta proprio male, nel senso che nessuno, o forse solo lo 0,01 per cento di questi venditori telefonici riuscirà a centrare l'obiettivo. Perchè la gente non vuole essere disturbata e perchè se ha bisogno di farsi un abbonamento chiamerà un numero verde (se esistono ancora) o entrerà in internet per cercare informazioni o nel centro commerciale più vicino per parlare con persone in carne e ossa.
Se poi tu ti trovi nei casini perchè ti è saltata la connessione, il cel non ti invia più sms, ti sei stufata di pagare 70 euro di bolletta telefonica telecom e chiami, hai delle belle sorprese.
1) spesso ti mettono in attesa con musichette davvero orrende, mettetemi almeno una roba di Tiziano Ferro almeno canto
2) i numeri dell'assistenza spesso sono a pagamento
3) la gente che ti risponde è inesperta e incapace. E tu pensi che magari in quel momento si stava passando lo smalto alle unghie o stava sfogliando l'ultimo numero di Cosmopolitan e magari gli hai rotto un po' le balle. Visto il tono acido della voce.
4) Tu rimani col tuo problema perchè dopo 3 telefonate hai ricevuto 3 risposte diverse.

mercoledì 24 giugno 2009

0 ...Silenzio e Ascolta...

1 Riflessioni dell'Ultim'ora...


Stamattina mi sono svegliata con questo pensiero che poi in realtà sarebbe anche una specie di conclusione tipo 2+2=4.
Cioè in realtà sarebbe così a un solo tiro di schioppo dai confini italici..nel perimetro del (Fu) Bel Paese i conti non tornano e il risultato di questa semplice somma sarà sempre 3.
La riflessione è: dopo
-gli aerei militari utilizzati per scopi personali, tra cui convogliare in Sardegna il menestrello Apicella e le dame di corte
-la presunta relazione con la Paris Hilton in salsa verace con tanto di omaggio del valore del mio appartamento compreso di arredamento. Senza dimenticare il viaggio premio a Certosilandia a Capodanno per lei e la sua amica (entrambe minorenni), le telefonate private tra Mister Papi e la fanciulla indecisa tra un comodo seggio al Parlamento Europeo o un posto di lavoro alla corte del direttore del tg4 come nuova Meteorina.
-la separazione dalla moglie ormai stufa di reggere il gioco a un marito maggiormente interessato alle donzelle che a lei (per altro gran bella donna..come dire diamo le perle ai porci) e ai suoi figli che mai l'hanno visto partecipare ad una Loro festa dei 18 anni.
-il caso Mills e le sue insabbiature quando la lettera B. compare in 400 pagine di un fascicolo che mai sortirà effetti grazie ad una quantomai salvifica legge ad personam.
-le gaffe internazionali e le barzellette non richieste.
-l'ultimo scandalo sul giro di escort e polverina bianca con tanto di fotografie e registrazioni interessantissime (tra le quali cito la poco compromettente "aspettami nel letto grande").
-le fotografie di Antonello Zappadu messo in croce per degli onestissimi scatti su un via vai continuo (all'interno di Villa Certosa) di donnine in topless e famosi uomini attempati in costume adamitico (e particolare non trascurabile, con segni evidenti della loro contentezza della visione delle grazie lì vicino).
Dopo tutto questo, io mi domando, sarà possibile che avvenga l'impossibile?
Dimissioni inevitabili scrivono i quotidiani degli altri Paesi ma qui in Italia si ragiona in un altro modo, basta guardare gli ultimi risultati dei ballottaggi. Il centrodestra è riuscito a imporsi, anche se di una manciata di voti, in diversi comuni e province italiane.
E io continuo a domandarmi come ragionano gli italiani, che cosa serve ancora per far cadere certi "miti", tipo l'uomo che si fa da solo, che sta dalla parte della gente, che trova lavoro a tutti (e infatti le migliaia di laureati a spasso sono solo un'immagine olografica o sfalsata dalla cattiva sinistra), che elimina la monnezza (ma in realtà è ancora tutta là), che ricostruisce case con uno schiocco di dita (quando quei poveracci lì in Abruzzo vivono ancora nelle tendopoli e aspettano finanziamenti promessi e mai arrivati, se non attraverso iniziative indipendenti dal governo).
L'Italiano non si sveglia. L'Italiano è contento di farsi ridere dietro e di vivere in un Paese governato da chi la politica la fa con una donna sulle gambe e il truccatore poco lontano.
La gente si dimentica che solo negli anni 90 ridevamo del signor B. presidente e di cravatte verdi ai vertici del potere.
Viviamo in un mondo rovesciato dove vengono dati esempi mediocri se non proprio pessimi dalla televisione. I ragazzini che vanno a votare (senza una coscienza critica e con il cervello obnubilato)lo fanno spinti dal vedere a capo del governo uno che ci ha le televisioni, ha portato in Italia il Gf, ha la squadra di calcio, ha tutte le donne che vuole (e che importa se se le compra con bigiotteria, gioielleria, contanti o beni immobili?).
Poi ci sono i commercianti che sono ormai da tempo orientati verso quella direzione per interessi privati e con il sorriso beffardo di chi pensa che ora S li salverà dalla crisi. Peccato che siano ancora lì a braccia conserte fuori dalle loro attività commerciali a guardare come se la godono i Cinesi (poche parole, prezzi bassi e negozi pieni).
C'è poi la vecchia guardia dell'anziano che vota a destra perchè ormai guarda solo la televisione, segue i Tg e si beve quello che gli propina il direttore di un telegiornale fazioso e manipolatore di notizie.
Chi li legge più i giornali oggigiorno?
Tocca a Repubblica sfatare il mito del signor B..
Ora le conclusioni: ma dopo tutto questo c'è qualcuno che davvero pensa che è tutta una manipolazione della sinistra? c'è davvero chi si illude che sia un semplice e solitario foruncolo giallo scoppiato e non l'inizio della catastrofe per il signor B.?

martedì 23 giugno 2009

0 Rarità e EbaY..


Grazie a Ebay ho scoperto che uno potrebbe anche smettere di lavorare vendendo tutto ciò che ha in casa.
La buona notizia è arrivata per puro caso in una mattinata in cui navigavo distrattamente nei mari del web...all'improvviso il mio remo si incaglia in Ebay, il grande mercatino virtuale. Getto l'ancora, tiro le reti e porto su un po' di informazioni utili.
Tipo:
Digitando per gioco il nome di qualche oggetto da me posseduto e ben stipato in camera scopro di vivere in una sorta di miniera d'oro. Ho della roba che potrebbe rendere felice molta gente, non si tratta di droga, nè di oggetti sadomaso, nè di PlayBoy di annata.
Tutta sana editoria fanciullesca targata Disney.
A proposito di questo, ho scoperto con una certa acidità di stomaco, che sino a non molto tempo fa possedevo un libretto di Natale di Topolino del non trascurabile valore di 300 eurozzi. Ora....grazie a mia madre e alla sua immensa generosità verso i suoi "adorabili" nipoti, il mio piccolo tesoretto è svanito nel nulla. L'aveva prestato ad una mia cugina che all'epoca aveva l'età giusta per defecare in un vasino, certo non per leggere. Neanche per apprezzare quelle minuscole figure. Tutto sparito, caput.
Ho anche degli album di figurine, naturalmente incompleti...se lo fossero stati avrei avuto un altro bel gruzzoletto.
Fortuna ha voluto che le gommine della Mulino Bianco che avevo buttato qualche tempo fa valessero meno di uno sputo nel deserto.
Non è stato bello scoprire che i Masters, ossia i Dominatori dell'universo, ossia He man l'uomo dalla pettinatura vagamente gay e i suoi compari, valgono delle cifre esorbitanti...e io...io ne avevo un bel po'. Infatti ogni volta che andavo dal dentista o dovevo fare un vaccino, i miei su mia pacata insistenza, mi regalavano questi personaggi che già all'epoca costavano delle belle cifre.
Il problema qual è? che se pure abbiamo in casa il numero 1 di un qualsiasi fumetto, o il giocattolo più introvabile del pianeta, o la figurina del calciatore che ha collezionato meno presenze nella stagione 66/67..non possiamo avere la garanzia del valore. Questo perchè naturalmente un buon collezionista vorrà avere la rarità perfettamente conservata in bustine trasparenti o il giocattolo ancora nella confezione in cui era contenuto.
Cioè una pretesa praticamente impossibile.
Io ho quasi 2000 numeri di Topolino, praticamente perfetti perchè sin da piccola avevo molta cura di tutto ciò che apparteneva a me o mi veniva prestato (non avete idea di come possa detestare quei piccoli mostri che pasticciano i libri o ancora peggio le pareti di casa). Questi giornaletti sono in condizioni perfette a parte la polvere che si accumula di anno in anno. Ma non so se avrebbero un valore visto che non sono preservati come se si trattasse della Sacra Sindone. A me non è mai venuto in mente di mettere dei fumetti sottovuoto...
Tutto ciò non è un problema perchè comunque mai e poi mai cederei la mia preziosa armata gialla anche se non parte dal numero 1. C'è tutto un valore affettivo che non ha prezzo.
Comunque il consiglio è: guardate bene cosa avete in casa e poi fatevi un giro su ebay, può essere che scopriate di non dover più timbrare il cartellino ogni mattina alle 8, che possiate regalare il solitario a vostra moglie o che finalmente possiate aprire un chiringuito in qualche isoletta dei mari del sud.
Buona Fortuna!

lunedì 22 giugno 2009

1 ...No Al Razzismo...


Oggi ho visto una puntata di Cold Case intitolata Uno Strano Frutto. Parlava di un omicidio avvenuto nel 1963 ai danni di un ragazzo di colore. Ucciso da uomini bianchi, gelosi di un'intelligenza e una sensibilità a cui loro non avrebbero mai potuto aspirare...guidati solo da sporchi istinti sessuali verso una ragazza nera e da vigliacca violenza nei confronti di un ragazzo onesto ma con la pelle di un colore diverso.
Erano gli anni 60, era un'America che iniziava a sentire la voce di Martin Luther King.
Siamo nel 2009 e in Italia stiamo vivendo le stesse cose a distanza di 40 anni.
..........
Sono stati 40 minuti crudi e istruttivi. Un bel pugno allo stomaco e anche una certa vergogna nel leggere ai giorni nostri, nei quotidiani nazionali notizie di cronaca molto simili ad una puntata frutto dell'immaginazione di uno sceneggiatore ma totalmente ispirata a fatti realmente accaduti
Vergogna.

0 Recensione Poveri Ma Belli


Regia: Dino Risi
Cast: Renato Salvatori, Maurizio Arena, Marisa Allasio, Lorella De Luca, Alessandra Panaro
Genere: Commedia
Anno di Produzione: 1957
Durata: 101 min. (B/N)
Trama: Romolo e Salvatore, vicini di casa e amici dai tempi dell'allattamento della balia, sono due inguaribili Don Giovanni, sempre alla ricerca di nuove donne da abbordare e da spartirsi senza imbrigliarsi in inutili storie sentimentali. Tutto questo sinchè non capita nelle loro vite Giovanna, una ragazza formosa e non tanto diversa da loro visto che bacia tutti i ragazzi che le piacciono sino a trovare la sua anguria rossa, cioè l'uomo capace di farla innamorare. I due litigano, cercano di conquistarla ma alla fine entrambi usciranno sconfitti da un terzo incomodo, l'ex della ragazza...con buona pace di Marisa e Anna Maria, sorelle dei due e da sempre innamorate dei due ragazzi.
Commento: è uno dei film che amo di più al mondo. Un piccolo gioiellino in bianco e nero che ritrae una storia semplice ambientata in una Roma, in un'Italia che non esiste più, libera dallo smog, dal traffico, dalla tecnologia e dall'inarrestabile progresso. C'è la vita di borgata con la sfaccendata combriccola di amici di Romolo e Salvatore che non perde occasione per fischiare qualsiasi donna passi loro davanti. C'è la povertà delle famiglie, costrette per sopravvivere ad affittare un letto di casa. Ci sono le smargiassate dei due ragazzi, Romolo aggressivo e acido, Salvatore bonaccione e bambinone. C'è un maschilismo onnipresente che si manifesta per esempio nell'immagine delle sorelle trattate come domestiche e rimproverate (spesso con ceffoni) per aver comprato un reggicalze o un capo d'abbigliamento troppo femminile. Mentre l'altra faccia della luna è la procace Giovanna, anticonformista e libera mentalmente. Una donna cacciatrice e menefreghista con uomini passatempo, ma preda con l'ex violento e geloso di cui però è innamorata.
E' un film leggero, piacevole e in qualche modo nostalgico, consigliato a tutti.
Voto: 8

1 Gli Anzianotti di Mister Lippi e le umiliazioni all'italiana


Un tempo c'era la Nazionale di Calcio, quegli 11 campioni vestiti d'azzurro e invidiatici da tutto il mondo per capacità tecniche, attaccamento alla maglia e combattività.
Negli ultimi Mondiali abbiamo alzato la Coppa al cielo per merito o per culo decidete voi.
Ma oggi 22 Giugno 2009 la storia è cambiata e anche parecchio direi. Guardare la partita di ieri è stato piacevole come togliersi una scheggia da sotto un'unghia. 3 pappine nel giro di 10 minuti e noi nemmeno capaci di segnare quell'umiliante goal che ci avrebbe permesso di rimanere a galla per un altro turno....da cui poi in ogni caso saremmo stati sbattuti fuori a calci nel sedere dagli Spagnoli, i più in palla in questo momento storico del calcio internazionale.
La cosa peggiore è stata vedere questi vecchi leoni sdentati, questi Matusalemme che arrancavano alla ricerca del pallone, che lo perdevano con una facilità disarmante all'altezza del centrocampo o nella trequarti grazie alla testardaggine di Camoranesi, ultratrentenne che si metteva a giochicchiare (con i Brasiliani sigh!!!) invece di passare un pallone decente a quelle statue di sale là davanti. Pirlo che ha perso il magico piede, Cannavaro il mercenario che veniva inesorabilmente bucato da quei pazzi in giallo, De Rossi non pervenuto, Zambrotta ormai l'ombra di un sè stesso di 4 anni fa, Toni misteriosamente convocato e ancora di più maluguratamente in campo in una partita che valeva oro, gli altri indecifrabili.
L'unico che mi sento di salvare è Pepe, il solo che ci ha creduto sino alla fine, capace di scatti brucianti e con un grande senso del goal. Sfortunato ma sarebbe stato impossibile segnare, se non per miracolo, con una selecao così sensazionale e con un'Italia ai minimi storici.
Il Brasile ha strameritato, noi torniamo a casa in anticipo. Lippi? lui, da par suo continua a sostenere questa squadra di vecchi, di residuati bellici che, in Italia e all'estero, sono quasi tutti in scadenza di contratto (con poche speranze di rinnovo), fuori forma e del valore di un Ciao di seconda mano.
Cassano e Del Piero? fuori rosa per motivazioni sconosciute. Gli Italiani imprecano, non esultano più con le bandiere al vento e il tricolore sul viso...Spengono la televisione, chiudono la Gazzetta e se ne vanno in ufficio con la certezza ormai consolidata che siamo la vergogna del mondo persino nel calcio, l'unica cosa che ci era rimasta

domenica 21 giugno 2009

0 Ascensori Guasti


Credo che sia esattamente la 347esima volta che l'ascensore del mio palazzo decide di entrare in sciopero e sarà un caso ma capita sempre di sabato sera, mai in un giorno feriale. Così è sempre meraviglioso tornare verso l'una di notte da una spanciata di cozze, da un trancio di pizza o da un panino caddozzo con litro di birra e scoprire chiavi in mano che devi farti 5 piani di scale.
Più o meno come quando ti svegli la domenica mattina e con tenuta da casa decidi di uscire per comprare i giornali, schiacci il pulsante e magia non succede un ca@@o. Non compare nè la scritta rossa dell'occupato, nè la verde del libero nè tantomeno il dito medio dell'omino dell'ascensore...quello lo aggiungo metaforicamente io nel mio cervello per ogni rampa di scala che mi tocca fare sia in discesa che in salita.
Stavolta però c'è la traccia del colpevole. Il vetusto saliscendi ha deciso di fermarsi al Terzo Piano e di far sentire la sua diabolica infermità con effetti speciali degni di uno Shining al gusto di pecorino sardo. Qualche magica mente, superiore a quella di un organismo unicellulare ma nettamente inferiore a quella di un ditale, ha pensato bene di uscire dall'ascensore bloccato chiamando una squadra di marines che passava lì per caso.
Una leva di legno, una bella botta e al 3 forziamo le portine. Detto Fatto. Zac, uomo salvo e antine che iniziano ad andare avanti e indietro ininterrottamente per tutta la notte e tutto l'indomani. Mancavano i coriandoli sul pavimento, le voci fantasma e Jack Torrance con l'ascia in mano.
Ora, ipotizzando che sia stato tu componente della famiglia del terzo piano, porta a destra, il cui cognome inizia per Esse come stronzo...ma io dico: invece che usare mezzi non regolamentari per recuperare il tuo spazio vitale, non potevi alzare la tua testa da paramecio e guardare che là in alto nella cabina dell'ascensore c'è il numero di emergenza per chiamare il tecnico e per salvare la tua inutile vita? avremmo risolto tutto e invece NO. Perchè tu, chiaramente, te ne freghi di noi dei piani alti che senza ascensore siamo come esiliati nell'isola di Caprera, che possiamo deambulare con un arto finto, camminare con il solo uso dei gomiti o avere polmoni da schifo che tanto dobbiamo farci comunque la massa eterna di scale per il tuo menefreghismo.
Grazie mille,
Famiglia altamente inca@@ata del 5 piano...
P.s: ma perchè esistono i vicini??

venerdì 19 giugno 2009

1 La Pochezza delle Riviste Italiane


Ciclicamente sento la necessità di frugare le edicole alla vana ricerca della Rivista Perfetta o semplicemente mi viene la curiosità di dare una seconda, terza, quarta chance alle storiche riviste del panorama (ahia che brutta parola che ispira immagini di giornalacci schiavi e servili di un servilismo austro-ungarico) italiano.
Sarà perchè sono una vera nostalgica dei grandi settimanali di un tempo, quelli che non mancavano mai a casa mia o che finivano tra le mie mani di adolescente curiosa dopo essere passati sotto gli occhi dell'intera famiglia. Mi riferisco soprattutto a Gente (ai tempi diretto discretamente da Sandro Mayer), Oggi (di cui rimane ancora adesso la mitica copertina bianca ma solo quella ahimè) e Sorrisi e Canzoni del sempre lodato Gigi Vesigna.
Erano riviste belle da guardare, con tanto testo e tanti servizi, reportage, esclusive e poco gossip. Il pettegolezzo e i pruriti sessuali erano nelle sapienti e trasgressive mani di Novella 2000 ed Eva Tremila..settimanali che vivevano dei veri e propri boom con i primi caldi, i primi topless, le celluliti e i genitali in bella mostra, coperti da bollino solo sulla copertina. Ora Novella 2000 è nelle mani di Candida Morvillo che uno, io per prima, si domanda da quale letto è saltata fuori, da quale corso di università per corrispondenza, da quale scuola serale. Poi torno indietro con la mente e mi ricordo le sue abominevoli apparizioni di grande spessore intellettuale alla corte di Canino in Cronache Marziane tra un uomo nudo e un transgender. La Morvillo è direttore di una rivista che è tutta foto, per altro bruttine, incasinata, con testi ridotti a zero e con didascalie di accompagnamento alle immagini scritte forse da Madame Bovary. Uno scempio al prezzo di 1 euro e più. I nudi sono falsi nudi visto che è tutto coperto..a che pro definirsi all'avanguardia se si è finiti ad autocensurarsi e a far apparire i numeri degli anni 80, 90 come dei giornali da case d'appuntamento o alberghi ad ore? misteri italiani.
Per quel che riguarda Oggi e Gente c'era del sano piacere nel leggere le nuove disavventure della principessa Diana, nell'osservare con una punta di imbarazzo e raccapriccio gli alluci succhiati da Ducret, nell'apprendere le sconcertanti rivelazioni di madri che erano in comunicazione con i figli defunti. C'era la politica, la cronaca e gli articoli leggeri. Sfogliando ora queste 2 colonne portanti dell'editoria del nostro Paese mi vengono i brividi: tutte immagini, poco testo, nessuna differenza rispetto alle altre 10 riviste gossipare presenti in edicola. Unica differenza: il prezzo. Quelle un onesto euro, Oggi e Gente 2 euro. La miseria!
Poi c'era Tutto, un mensile che mi manca come l'acqua all'assettato: musica, cinema, spettacolo, psicologia, società, reportage...tutto quello che poteva desiderare un adolescente in fase puberale. Morto perchè non vendeva più come prima.
Passo in edicola e vedo tanti settimanali, tanti da farti venire il mal di testa. Si presentano tutti uguali, hanno copertine non con i reali di Inghilterra o con personaggi importanti dello spettacolo, ma con i famosissimi protagonisti del Grande Fratello e di Uomini e Donne..pensate che sull'ultimo numero di Dipiù scopriamo che Marcello dell'ultimo Gf potrà farsi fare un ponte dentale con i soldi "guadagnati" grazie alle serate in discoteca. Non potevamo vivere senza questo importantissimo scoop.
Caro Sandro Mayer ma come fai dopo 20 anni e più passati a dirigere un buon giornale come Gente a smerciare roba scadente come quella che proponi ogni settimana al tuo fedele pubblico di lettori interessato agli ultimi istanti di vita di Padre Pio ma che non disdegna una ravanata al racconto a puntate dell'esperienza carceraria di Fabrizio Corona? per non parlare del botta e risposta tra due personaggi che si mandano lettere, tratte più che altro da qualche canovaccio di Harmony e soprattutto scritte dalla stessa mano. Ti perdono solo perchè hai perlomeno la compiacenza di far pagare 1 euro queste 4 pagine buone per una lettura poco impegnativa sul trono sul quale tutti noi quotidianamente apponiamo il nostro fondoschiena.
Ultima critica, forse la più sentita e sprezzante per Sorrisi e Canzoni. Io non so chi abbia avuto la geniale idea di mettere a capo del settimanale più venduto da sempre in Italia il super presenzialista non che opinionista di reality e gossip chiamato Alfonso Signorini. Anche lui ha una carriera molto lontana dal giornalismo, leggo che è stato insegnante non so più se alle elementari o alle medie. Diciamo che è noto ai più più che altro per le sue gossipate sul divano della Toffanin e sulla poltrona del Gf da dove esternava in modo anche piuttosto veemente lezioni di bon ton e savoir faire se non proprio di morale. Il che dovrebbe preoccupare un po' tutti.
Sorrisi e Canzoni era il giornale super partes nonostante già all'epoca fosse di proprietà dei Berluscones. Non era così prepotentemente schierato sul fronte Mediaset, lasciando alla Rai uno spazio ridicolo spesso corredato di critiche superflue lasciate più che altro alle penne indignate dei lettori. Non credo che si possa dirigere un giornale se in qualche modo le tue preferenza pendono pericolosamente da una parte e quando il tuo onorario dipende anche dalle tue settimanali ospitate esclusivamente sulle reti mediaset. Come non parlare poi dei Magnifici 7, che sarebbero poi i direttori dei principali tg italiani che danno il loro SI o il loro NO su questioni politiche, sociali o di semplice attualità. Sin troppo facile notare come i giornalisti di sinistra o perlomeno neutrali siano sempre in nettissima minoranza. Un po' lo specchio della situazione attuale del paese, delle televisioni e della carta stampata.
Sorrisi e Canzoni ormai è strapieno di pubblicità e dedica uno spazio esorbitante alla guida dei programmi televisivi che occupa più della metà del giornale stesso.
Io mi sto stufando di comprarlo, in realtà lo faccio solo per mera abitudine e con la speranza ridicola di questi tempi che un domani non troppo lontano il mio settimanale del cuore venga affidato ad un nuovo Gigi Vesigna, direttore di grandissimo spessore intellettuale e di enorme inventiva oltre che dotato di una sensibilità tutta particolare nell'individuare e centrare i temi preferiti dai suoi lettori.
Ultimo consiglio spassionato: l'unica rivista leggibile, economica e molto ben fatta è Vanity Fair. Divertente, attenta, giovane, completa e elegante...e soprattutto con un prezzo ragionevole e motivato da contenuti sempre interessanti e al passo coi tempi.

3 Abissi di Follia. Dylan Dog n.148



Soggetto e Sceneggiatura: Giuseppe De Nardo

Disegni: Montanari & Grassani

Pubblicazione: Gennaio 1999

Trama: Dylan accetta di occuparsi di una strana sparizione avvenuta in una clinica psichiatrica, per far ciò si finge schizofrenico per poter essere ricoverato d'urgenza nel luogo del misfatto.
Commento: una sola parola NOIOSO. Evitatelo se potete o se ce l'avete usatelo per non far ballare un tavolo con una gamba difettosa.
Voto: 3

giovedì 18 giugno 2009

0 Recensione Acqua e Sapone





Regia: Carlo Verdone

Cast: Carlo Verdone, Natasha Hovey, Florinda Bolkan, Elena Fabrizi, Fabrizio Bracconeri

Durata: 109 min.

Anno di produzione: 1983

Trama: Rolando Ferrazza lavora come bidello in un convento nonostante una laurea ottenuta a pieni voti. Un giorno però arriva una telefonata che gli cambia la vita: Wilma, madre di Sandy una giovane modella americana, vorrebbe che il celeberrimo Padre Spinetti impartisse lezioni private alla figlia che si trova a Roma per posare per alcune importanti agenzie pubblicitarie.

Rolando, stufo di aspettare il suo momento, decide di prendere il posto di Spinetti travestendosi da prete e presentandosi nella grande villa dei Walsh dove lo attende per di più un lauto stipendio settimanale. Inizialmente tutto procede per il meglio, ma poi Sandy scopre la sua vera identità e incuriosita, chiede a Rolando di farle vivere qualche pomeriggio di spensieratezza, lontano dalla madre manager, sempre attenta alla sua linea e poco incline alle distrazioni. Rolando piano piano inizia a innamorarsi di questa sedicenne chiusa in una gabbia di vetro e vive con lei dei bei momenti al cinema, al mare e in ristorante a strafogarsi di cibo.

Arriva il giorno che Sandy, stufa della sua vita da reclusa, scappa e arriva a casa di Rolando. Qui vive la sua prima volta con lui che nel frattempo, vinta la timidezza, le confessa il suo amore. La paura, la confusione o forse la sua giovane età la spingono allora a tornare dalla madre che finalmente sembra aver capito i suoi errori e le sue mancanze nei confronti della figlia.

A Rolando non resta altro che osservare il cielo e vedere un aereo che vola verso l'America mentre le note di Donna Bambina degli Stadio accompagnano i titoli di coda

Commento: quarto film di Carlo Verdone con al centro vari temi ancora di grande attualità.

Il laureato costretto, per tirare avanti, a svolgere mansioni lontane dal proprio percorso di studi.

La ragazzina che viene violentemente spinta nel mondo dello spettacolo, della moda o del gossip da una madre maggiormente interessata alla notorietà che a inculcare valori forti nella propria progenie.

L'italiano medio in tutte le sue varianti: il vicino amico un po' rompiballe sempre alla ricerca dell'ennesima donna da abbordare (Fabrizio Bracconeri, in carne e ancora lontano dai Ragazzi della Terza C e da Forum). La nonna con problemi di stitichezza ma con il cervello fino (una strepitosa sora Lella). Un clero rigido, acido e classista. Eccetera, eccetera, eccetera.

Il film si presenta meno brillante rispetto ad altri precedenti capolavori di Mastro Carlo (Bianco, Rosso e Verdone, Un Sacco Bello, Borotalco). Le espressioni facciali, le nevrosi, l'insicurezza tipiche dei personaggi interpretati da Verdone sono tutte presenti ma con meno spazio alla risata e alla situazione leggera. Tutto sembra essere mangiato, se non proprio divorato dal mondo effimero e luccicante della Moda, così potentemente presente negli anni 80, epoca dell'immagine e dell'apparenza. La protagonista, Natasha Hovey, è sempre un po' svagata e poco presente sulla scena e tende chissà perchè a coinvolgere nella sua apatia anche Carlo Verdone, di solito grande mattatore in tutti i suoi film.

Sarà la giovane età o il tema delicato, ma sembra proprio che stavolta il regista non abbia voluto calcare troppo la mano. Persino la storia d'amore è talmente delicata e accennata che sembra quasi che in realtà non sia successo niente nonostante ci sia stata la prima volta di Sandy. Una prima volta che viene vissuta in modo romantico e dolce da Rolando, pronto da quel momento in poi a stare per sempre affianco alla ragazza per cui ha perso totalmente la testa, mentre per Sandy è stato quasi un atto meccanico, breve e insapore.

Lui trentenne innamorato, lei sedicenne in vena di provare emozioni e situazioni nuove che al momento di rendere solida e tangibile la relazione con un uomo che in un primo momento ha suscitato la sua curiosità, decide di fare marcia indietro e tornare in famiglia, riscoprendosi bambina invece che donna.

Un film amaro per certi versi, come in realtà sono un po' tutte le pellicole di Verdone. Lui esce sempre sconfitto, non esiste lieto fine per i protagonisti delle sue commedie. Rolando tornerà dalla nonna, troverà probabilmente un altro umile lavoro (visto che è stato pure licenziato da bidello) e berrà il suo latte mattutino nella rassegnazione di una vita senza stimoli.

Un film carino ma niente più.

Voto: 6


mercoledì 17 giugno 2009

1 La "Dolce" Euchessina..


Una sola domanda....DOLCEMENTE??
Ora capisco perchè sconsigliano i Lassativi
Unica nota positiva: mi sento finalmente filiforme

martedì 16 giugno 2009

2 A mille ce n'è...Favole Sonore

Chi non ricorda questa canzoncina?


Vi ha risvegliato qualcosa in quel cassetto dei ricordi un po' impolverato dal tempo? beh se rispondete No non fate chiaramente parte di questo mondo visto che per un sacco di bambini degli anni 70, 80 hanno rappresentato un piacevole diversivo o un accompagnamento sonoro dalla veglia al sonno.
Le Fiabe Sonore della Fabbri...come dimenticarle? io personalmente, dai miei 32 anni, ho potuto assaporare sia la versione vinile che la musicassetta, naturalmente entrambe corredate di fascicoli e libricini per seguire con disegni e testo l'andamento della fiaba.
Le voci narranti erano fantastiche, penso che abbiano partecipato grandi attori..sicuramente ricordo Lionello in diverse fiabe, soprattutto una di un genio in una bottiglia pescata sulla spiaggia.
Questi reperti anni 60,70,80 devono essere talmente un cult che c'è persino un sito per chi fosse interessato http://www.fiabe-sonore.it/... io sono entrata per curiosità e ho scoperto che persino al giorno d'oggi, nel 2009, esistono ancora questi supporti così superati nell'epoca della Playstatio, Wii, Internet e balle varie.
E' una delle poche cose positive che leggo riguardo all'infanzia...ormai la modernità si sta mangiando qualsiasi cosa, da Bim Bum Bam, a Big, Pista, Cartoni animati, giocattoli, tutto. Tranne cose inguardabili come l'Albero Azzurro con quel deficiente di corvo azzurro. Tutto il resto è sparito e chissà perchè poi.
Fortuna che esistono ancora le Fiabe.
Ascoltavi quelle lunghe storie con tua sorella e non ti stufavi mai, tutte le sere le stesse 3 o 4 perchè mia madre ci faceva penare prima di comprarne di nuove perchè ci diceva che era più istruttivo leggerle piuttosto che ascoltarle. Ma come non emozionarsi con quelle voci tonanti o dolci o stupide che uscivano da un vecchio vecchissimo mangianastri che ogni tanto pensava bene di ingurgitare un po' di nastro marron fuoriuscito dalla cassettina?
E i 45 giri che a furia di rimetterli sul piatto diventavano ondulati e graffiati? Avevamo persino le puntate di Candy Candy con i libretti di accompagnamento.
Era fantastico. Penso che noi degli anni 80 ci siamo goduti il meglio del secolo scorso e sicuramente di quello che stiamo vivendo adesso...cioè il piattume più totale.
Siano sempre lodati gli anni 80

lunedì 15 giugno 2009

3 Recensione Terminator Salvation


Nazione: U.S.A.
Anno: 2009
Genere: Azione, Fantascienza
Durata: 115'
Regia: McG
Trama: John Connor, uno dei capi della Resistenza Umana, è ormai un uomo. Un uomo che combatte insieme ai suoi simili per tentare di sconfiggere il potere delle macchine capeggiate da Skynet, un network di difesa sfuggito dalle mani del governo americano e ormai totalmente indipendente. La sofferenza e il dolore per la perdita dei suoi soldati, amici, parenti ha scavato profondamente il suo volto ma ha aumentato la sua determinazione a salvare la razza umana dalla totale estinzione. Sulla sua strada compare Marcus, uno strano uomo dotato di una grande forza, non a caso si tratta di un androide, metà uomo e metà macchina. Scoprirà ben presto che non rappresenta una minaccia ma l'unica probabilità di salvezza per lui, per suo padre Kyle e per l'intera umanità.
Commento: nel lontano 1984 un certo James Cameron diede vita ad uno dei simboli del cinema fantascientifico di tutti i tempi, un nuovo modo di interpretare un genere che in quegli anni stava dando grandissimi frutti (Alien, Star Wars, Mad Max) e che continuava ad arricchirsi. E' bastata una trama intricata ma immediatamente comprensibile, una fotografia oscura, malinconica, angosciante, un cast giovane ma in grado di interpretare al meglio uomini combattivi e macchine da guerra implacabili (Linda Hamilton e Arnold Schwarzenegger su tutti), è bastato tutto questo e un po' di fifa data dalla minaccia di un futuro incerto con lo spettro di bombe atomiche e misteriose armi nelle mani dei grandi governi del tempo, per creare il fenomeno Terminator. Ha rappresentato lo specchio di un'epoca e di più di una generazione (gli adulti capivano le implicazioni e i messaggi sottesi, i ragazzini erano assolutamente rapiti dall'azione frenetica e da un certo tasso di violenza). Kyle, arriva dal futuro per salvare dal T 800 Sarah futura madre di John, unica salvezza per l'umanità degli anni 2000.
Nel 1991 arriva il tanto atteso Terminator 2 sempre con la regia del grande Cameron. E la mano è riconoscibilissima. Il cast mantiene le premesse in quanto ai due protagonisti del precedente film si aggiunge il giovane, importantissimo John, interpretato magistralmente da un precoce Edward Furlong. Una faccia da 13enne sbandato con tutta una storia di sofferenze e combattività sul volto. La pellicola è un gioiello che non fa rimpiangere il primo episodio e riesce a commuovere persino nella scena finale in cui il T 800 si immola per salvare John dal temibile nuovo modello T 1000 mandato dal futuro per eliminare il futuro capo della resistenza.
Tutti alla fine del film avranno pensato ok il cerchio è chiuso e questo sarà l'unico esempio nella storia del cinema di un seguito alla pari con il capostipite e talmente completo e soddisfacente da far terminare senza rammarico una delle serie più affascinanti degli ultimi 20 anni.
Invece no.
Nel 2003 giunge nelle sale un non richiesto Terminator 3: le macchine ribelli. Il regista non è più lo stesso e si vede. Il cast è stato stravolto, tranne che per Schwarzy ancora disposto a interpretare una macchina proveniente dal futuro. Sarah è morta di leucemia nel 1997 e John vive un'esistenza priva di stimoli e da senzatetto. Furlong è stato sostituito da una faccia americana, priva di espressione, stupida e senza senso che risponde al nome di Nick Stahl. Anche in questo caso solita situazione con un robot sempre più sofisticato e potente mandato dal futuro (stavolta una poco credibile cyborg di genere femminile e dai tratti iperamericani) e la risposta da parte della resistenza con l'invio del T 850 per proteggere Connor. Il film è brutto, confusionario e si conclude con l'inizio della guerra atomica che precederà l'inizio della guerra tra macchine e uomini. In questo film John inizia la sua relazione con Kate, sua futura moglie e madre di suo figlio.
La delusione era stata grande ma la fortuna era stata quella di non aver pagato il prezzo del biglietto ma di aver atteso senza neanche tanta aspettativa l'uscita in dvd.
Sabato è giunto il momento della visione del numero 4. Terminator: Salvation. Non avevo un grande desiderio di farmi male con l'ennesimo tentativo di far soldi infangando un film che meritava rispetto. Ma così è, sono andata al massacro.
Non so perchè, ma già sapere che neppure Arnold Schwarzenegger avrebbe partecipato alle riprese mi ha convinto ancora di più che il ciclo era più che finito, perchè se neanche i soldi hanno convinto il governatore della California a fare una rapida comparsata significa solo che ci troviamo di fronte a qualcosa da cui chiunque vorrebbe stare alla larga, in particolar modo chi ha contribuito al successo della saga.
La trama è quanto di più semplice e privo di spessore possibile. Tutti gli incastri logici sono andati a farsi benedire e chiunque non abbia seguito la trilogia non capirà niente. Tutto sommato, se vogliamo, questo non è neanche importante in quanto ci troviamo di fronte ad un prodotto, dal budget anche piuttosto oneroso, che non ha nessuna pretesa di rimanere nel tempio sacro dei grandi film della storia del cinema. Un film dove tutto sta nello sparare verso qualunque cosa si muova, nell'uso di una tecnologia che viene utilizzata male e a piene mani, persino i cyborg sono mal fatti, non danno l'idea del reale ma di qualcosa creato al computer per giunta approssimativamente e con in testa il canovaccio dei precedenti film. Vedere il cyborg con le fattezze artificiali di Schwarzy è stato orrendo. Passando al cast, oserei dire che la scelta di Bale per interpretare John è commerciale, ovvia, banale e sbagliata. Nessuno di noi voleva vedere un John Connor con la faccia sorridente, ma neppure la monoespressione inkazzosa del signor Batman. Non mi è piaciuto, io avrei richiamato Furlong, che rimane comunque nelle poche cose che ha fatto, un valido attore (guardatevi American History X e capirete che cosa intendo).
Il resto del cast non è menzionabile. Marcus, ossia Worthington, è melenso e con la faccia di gomma...se dovevamo piangere per il sacrificio estremo per salvare Connor con l'offerta del suo cuore..beh mi sa che è andata male. Le battute del film sono quanto di più banale sentito in un film...niente più frasi epocali.
Scopro che questo è il primo film di una trilogia che rappresenta il prequel dei primi 3 film. Mi sa che il cervello non gli dice bene soprattutto considerando il pessimo antecedente degli Star Wars. Orribili film capaci solo di rendere ancora più immortali e insuperabili i primi canonici 3.
Un disastro in piena regola.
Voto: 5


1 Domenica al Mare...



Domenica, giornata di mare. Situazione organizzata già da tempo con un occhio sempre infognato su http://www.ilmeteo.it/.

Previsioni: sole bomba, 25 gradi, assenza totale di vento.

Alle 9 in punto sono in macchina con l'astuzia di chi si muove per tempo prima che i biddai, la famiglia numerosa con i cestini per il pranzo, la coppia anziana, giovane, media, scalcinata ecc.. ecc... potessero iniziare il loro primo grande esodo in spiaggia.

Parcheggio tranquillo, solito posto strategico e via in spiaggia, previo acquisto delle immancabili quanto inutili riviste da pettegolezzo.

Ecco la spiaggia: il mio umore ha iniziato a precipitare esattamente alla vista di:

a) folla disumana di gente liberamente e anarchicamente stanziata, se non proprio spiaggiata, in prossimità del mare...che poi sarebbe il mio posto ideale, quei 4 metri di distanza dal bagnoasciuga sono esattamente perfetti per non bollire di caldo, non dover fare la gimcana tra corpi sudaticci, donne appollaiate su brandine, sdraie, secchielli, bambini sparsi e uomini col giornale aperto.

b) una discarica a cielo aperto. C'era più aliga (= immondezza) in spiaggia che nei cassonetti: bottiglie, cartacce, cicche, pacchetti di sigarette...di tutto. Penso di essere la persona più schizzinosa al mondo e non so cosa ho dovuto fare per far incastrare il mio telo mare nell'unico ritaglietto di spiaggia quasi pulito. Ho anche scelto il posto sbagliato ma questo l'ho capito quando ormai era tardi.

La la la la...firulì firulà...spalmiamoci la cremina di qua e di là..(cosa che detesto fare perchè poi mi sento come una teglia imburrata) e poi giù a godersi il sole

Ecco che iniziano i problemi:

- La donna con cellulare alle mie spalle. Dovrei dire il donnone seduto su una seggiola che a malapena la conteneva e che per noia ha iniziato la telefonata del secolo. Ora io non so se un figlio, un nipote, una persona che vedrei bene ai lavori forzati, le ha messo nel cel la promozione dei minuti gratis, so solo che dalle 9.20 alle 11.20 è stata a sbraitare al telefono, a chiedere come sta Sharon (oh my god!), se Ciro sta lavorando, del cugino monopalla e della salute pubblica..A un tono di voce altissimo e costante. Una cosa fuori di testa. A un certo punto chiude e con un cuscinetto se ne va verso il mare con l'intenzione di sciacquarsi i tronchi varicosi che sorreggevano le sue filiforme membra ma GUARDA CASO c'era vento, acqua gelida appena svagonata dall'Antardide e la tizia si è scoraggiata perciò eccola di nuovo al telefono.

- Le due prostitute moldave davanti a me. Una in topless, l'altra più pudica. Ora...io non credo di aver mai visto un topless più orrendo di quello che avevo davanti. Che poi dico, già stare con la zinna al vento non si usa più dal lontano 89 ma poi almeno te lo potessi permettere dio santo. Due protuberanze senza forza di gravita, vuote e in ordine sparso...una cosa che non ha gradito neanche l'uomo anziano con lo slip sformato degli azzurri 90 poco contenitivo e con la palla sfuggente. Le due donne sono poi state raggiunte dal pappone più pappone in persona: l'uomo con i denti alterni, nel senso che ne aveva uno sì e uno no e come se non bastasse sorrideva perciò vuoi o non vuoi non potevi fare a meno di godere della vista di un cimitero di lapidi a due metri da te.

- Il bambino lasciato incustodito. A un certo punto c'è la classica scena madre della tragedia condivisa. Il bambino perso e il genitore che acchiappa ogni ragazzino sul bagnoasciuga per rivoltarlo e capire se è il suo. Una donna, penso la madre o la zia, ha avuto seri dubbi sull'identità di un ragazzino che poi non si è rivelato il suo ma solo perchè poi il consorte ha trovato quello giusto due metri più indietro. Ma come caspita è possibile non riconoscere tuo figlio? va beh che per me appartengono tutti alla stessa categoria di mostrume puzzolente ma non avevo mai creduto che una che si è presa la briga di farsi stappare il ventre da una presenza ingombrante e lunga 9 mesi non sapesse neanche risalire all'identità del figlio. Comunque...alla fine la sgridata del baffuto padre si è sentita sino all'entroterra credo.
Alla fine non potendo leggere, dormire, fare il bagno me ne sono andata via...per affrontare l'ultimo passo nella realizzazione della domenica da incubo: il traffico del mezzogiorno.
Ma questa è un'altra storia..

sabato 13 giugno 2009

1 Svegliarsi la Mattina

Ormai sono giorni che mi sveglio verso le 6
-non per il suono rompiscatole di una sveglia
-non per il vicino che fa casino di ritorno dalla discoteca (anche perchè il massimo che possono fare i miei vicini è strepitare e mandarsi a quel paese in dialetto centro settentrionale sardo o svagonare scatoloni di salsiccie, pecorino e pane carasau)
-non per gli strilli molesti di un rugoso essere stappato fuori dall'utero da pochi mesi
no no no
In realtà la mia sveglia personale sono
-i gabbiani strilloni e rompibisacce che si sincronizzano per iniziare a urlare dalla mattina presto per poi piantarla solo quando è sera tardi
-i gatti in amore, che non miagolano come un normale felino domestico in calore e infatti sono la copia sputata di Linda Blair nell'Esorcista (mi sto sempre più domandando se non abbiano partecipato al doppiaggio)
-gli immondezzari che con dolcezza e amore svuotano i contenitori del vetro in modo da non lasciare dubbi sul fatto che il lavoro che fanno gli rompe le balle e che tu devi essere partecipe della cosa nel modo più palese possibile
-la zanzara delle 6 del mattino, quella che si attarda sulle tue caviglie dopo una notte di bagordi sul resto del tuo corpo, quella che se la becchi ci ha più sangue di un intero reparto trasfusioni e che se la schiacci ti rende la camera uguale alla scena di un delitto

giovedì 11 giugno 2009

1 Facebook, My Space e il Web in genere...fonti di Stupore!!


Oggi vi beccate questa immagine perchè non ne ho trovata un'altra più affine al mio stato d'animo attuale. Ho visto questa e ho detto Ok se mi specchio ho questa espressione facciale. Punto e a capo Milady e Milord..
Ho sempre avuto l'animo dell'investigatrice privata e con Internet ho trovato il paese di Bengodi, qualcuno potrebbe chiamarmi ficcanaso, pettegola o sfrucugliona perciò tirate un dado e decidete voi. Per me è onesta curiosità e se mi creano facebook è come se mi invitassero a nozze ma come invitata d'onore non come sposina visto che il matrimonio mi crea reazione allergica al 99% del corpo.
Facciamola breve...cosa faccio quando sono preda del caldo isolano, della noia del pomeriggio italiano e decido che forse quel vibrare della scrivania significa che la playstation sta per fondere o sta per decollare? faccio la classica ricerca del conoscente, amico, nemico, scassamin@@, cugino, bisnonno perso nei meandri della storia o semplicemente inglobato ad una costola familiare vicina di sangue ma lontana di mente, intenti, vizi e bagordi (nel senso che io sono la pecora nera ma profumata e loro le canoniche bianche ma puzzone).
A volte ho quel che si dice kulo al quadrato e trovo notizie, info, bacheche, foto, gallerie, book e quant'altro e scopro che in realtà quel parente con la medaglietta santa adagiata al collo, il colletto da prete e il confessore di fiducia, in realtà è superman, di giorno il ragionier Fantozzi, di sera Mister Gilet di Pelle con l'orecchino da ribelle, il sopraciglio sfoltito (pergiunta male) e il gruppo musicale che si diletta nella classica coverona.
L'amichetto delle vacanze che ha perso tutti i capelli, è ingegnere e suona. Ma perchè su facebook sembra che suonino tutti??
Poi c'è la parente giovane, quella timidona..cioè nei tuoi ricordi era così..ti ricordi che ti vomitava il cioccolatino al latte in un angolo del letto e lo scoprivi al cambio delle lenzuola. Che fine ha fatto? minkia ha 300 amici, foto con la lingua sulle labbra e l'espressione simpatica della tipica adolescente che ti squadra per strada dall'alto del tacco alto su jeans a sigaretta. Simpaticaaaaaa!!!
Vogliamo parlare dei miei compagni di scuola? diciamo che nessuno ha fallito nella vita, erano ricchi, erano sponsorizzati, erano seriamente gnurant, sono la stessa cosa 10 anni dopo...e sono quelli che ci tengono a farlo sapere a tutti, nel senso che hanno il profilo accessibile e allora tu che fai? non ti sfogli il book? perchè di questo si tratta..Espressioni da signori del foro che fanno le vacanze tra i canguri e i koala alla modica cifra di 6000 euro a cranio, fanno wind surf sulle spiagge californiane con bionde poppute che si prestano allo scatto di rito, come testimonianza che loro si tromba si tromba eccome. Ma che ce frega a noi? MAH
L'ultima scoperta: uno che ho conosciuto nei miei anni di vacanza in villetta, uno che allora era uno sputo di 7 anni, mentre io ero un mezzo sputo di 12, ha il suo megaspazio su Myspace...Era un bel bambino, ora è un cesso formato famiglia.
Cosa fa nella vita? chiaramente studia all'università, chiaramente fuori dalla Sardegna e chiaramente fa della sarditudine il vessillo della sua vita....buffa sa birra (tracanna birra), ascolta (ancora..sapeste che pizza sentire dalla villetta affianco tutti i benedetti pomeriggi le barzellette brutte e lunghe di Benito Urgu uno che fa tanto il sardo e poi sta con una donna d'oltreoceano) solo musica sarda, tifa Nuorese e scrive quel mezzo italiano mezzo nuorese che è un marchio di fabbrica.
Guardate, diciamo che mi ha pure fatto sorridere in alcune cose, soprattutto nella scelta di studiare scienze della comunicazione alla Sapienza per poi sognare di diventare commentatore sportivo su Sky.
Tutto questo mi crea un problema? bah direi di no, ma sorge spontanea la riflessione, anzi più d'una volendo essere logorroici.
Facebook è il tuo modo di dire al mondo "io sono arrivato"? perchè vedo che si sente tantissimo la necessità di dichiararlo all'umanità intera..perchè altrimenti scriverlo su facebook se tanto le persone che ti conoscono e hai nel tuo spazio amici si presuppone siano quelle 100 (ah ah) persone che frequenti abitualmente nella vita di tutti i giorni? gli devi fare un appunto quotidiano pure sul web, niente più sms, telefonata ciao come stai, sbadiglio in faccia la mattina al lavoro o rutto dopo la pausa pranzo?? Non so, non quadra.
Io penso che Facebook sia diventata la cima del Paradiso per chi nella vita era
a) uno sfigato che ora si fa le foto da solo (dopo previo restyling) e le mette sul profilo (tipico l'occhio che ti fa misterioso, la posa di profilo, l'espressione seducente o il bianco e nero...io non vedo mai uno che sorride)
b) il tizio popolare della scuola che ci tiene a far sapere che è arrivato ancora più in alto nella scala gerarchica..ma omettendo l'aiuto da parte dei potenti genitori
Tutto questo non ha senso, ma ancora di più la persona che si iscrive a facebook e non mette uno straccio di foto. Mi spieghi il senso tu anonimo in grigio? che senso ha che ti metti nella banca dati mondiale se poi nessuno ti riconoscerà mai??
Da l'anno scorso continuo imperterrita ad avere sempre le solite 5/6 facce nel mio spazio amici e ogni volta mi dico ma perchè non elimini tutto l'eliminabile? tipo, le colleghe dell'università di cui non te ne importa una cippa lippa se a fine test sono fate madrine o elfi del bosco? il parentame non trovo il coraggio di eliminarlo perchè la curiosità di sapere quale sarà l'abbinamento tra cappellino (con ancora il cartellino del prezzo della upim) e gilet del prossimo finesettimana mi travolge sempre.
Tirando le somme...facebook continua a rimanere una strunzata.
Ipse dixit

mercoledì 10 giugno 2009

0 Nip & Tuck



Ormai giunto alla sesta serie (ma noi in Italia siamo ancora a metà della quinta) Nip & Tuck non mostra le rughe, se permettete la battutaccia.

Un prodotto eccezionale che cattura al primo impatto sia per lo spessore dei personaggi sia soprattutto per una trama a dir poco contorta e trasgressiva, ma forse ancora indietro rispetto alla soap opera degli incesti Beautiful.

La chirurgia estetica infatti rappresenta solamente la cornice della serie che in realtà appare più interessata a non prendere sul serio il lifting ma anzi a farlo apparire come una facile, costosa quanto inutile scappatoia per persone ricche e viziate che neppure con i soldi e con la nuova artificiale bellezza riescono a trovare la felicità. Spesso le operazioni a cui si sottopongono i pazienti sono assurde e molto lontane da un semplice aumento del seno o da una liposuzione. Prevedono infatti modifiche delle parti intime, eliminazione di strane appendici, suturazione di profonde ferite provocate da giochi sessuali un po' forti e via dicendo, in un esteso campionario di astrusità da circo più che immagine speculare della realtà.

La trama è delle più folli con due compagni di università, Sean e Christian, che decidono di aprire una clinica specializzata in chirurgia estetica fino a diventare i chirurghi più noti di Miami. I due sono innamorati da sempre della stessa donna, Julia, che però ha sposato Sean ma che prima del matrimonio si è concessa una scappatella con Christian da cui è nato Matt. Tutto questo però è un segreto mai svelato al povero Sean che di botto scopre che la consorte è un po' una p.., l'amico è uno str.., e il figlio con cui ha avuto sempre un rapporto conflittuale in realtà non è neppure frutto dei suoi lombi.

Questo è stato il tema portante di gran parte delle stagioni delle serie, con l'aggiunta di rapporti sessuali di vario genere, con transessuali, lesbiche, bisessuali, malate di AIDS, minorenni e persino consanguinei, in un trionfo di situazioni sempre più sopra le righe.

Non manca il linguaggio a volte un po' forte ma in realtà il telefilm non arriva mai ad essere volgare nonostante le numerose scene di sesso.

C'è spazio anche per il genere thriller in quanto spesso compaiono sulla scena psicopatici, serial killer o pazzi maniaci che finiscono per prendere di mira i due rampanti chirurghi, tanto da costringerli ad un preventivo trasferimento nella costa ovest degli Stati Uniti e più precisamente nella Mecca del Cinema, Los Angeles, dove sperano di rifarsi un nome e una vita. Finiranno per diventare star della tv (Sean interpreta un chirurgo plastico in un importante show) e grazie e per colpa di questo, saranno meta di pellegrinaggio per attrici al tramonto o semplici comparse in telefilm di successo, per vecchie danarose con fidanzati giovani da ritoccare per andare incontro ai loro gusti sessuali, ma anche per ragazzine ninfomani (capaci di avvelenare la propria vecchia rivale con un po' di veleno nel plumcake) e una pazza che si diletta nel creare orsacchioti di peluche (a volte umani)...

Tutto ciò fa parte della quinta serie che a mio modo di vedere è eccezionale, forse superiore alle altre quattro per verve, ironia e trama.

Una serie lontana dal buonismo, dalla morale e da messaggi etici. A me piace per questo, gli americani a differenza nostra hanno sempre avuto il coraggio di realizzare prodotti anche scomodi e con temi forti ma con la garanzia di mandare in onda prodotti di qualità e diversi dal solito camice bianco che ha la missione di salvare vite umane.

Un prodotto altamente consigliato

martedì 9 giugno 2009

0 Pericoli Internet


Questo Post nasce dall'esigenza di mettere in guardia le persone da alcuni pericoli che si incontrano via Internet.
La mia esperienza personale è stata quanto mai lenta e graduale, nel senso che appena ho potuto godere dell'ADSL ho cercato di assaporare piano piano le meraviglie del web, navigando soprattutto alla ricerca di informazioni, di soluzioni per i giochi della Play e di appunti utili per gli esami universitari. Punto.
A livello di interattività personale usavo esclusivamente la mail.
Non sapevo cosa fosse lo spam, i virus, trojan, msn, maniaci, amicizie virtuali e balle varie. Mi tenevo nel mio orticello sicuro e tranquillo senza sconfinare mai.
Le Chat? le consideravo pericolose senza esserci mai entrata, non sapevo perchè ma mi mettevano ansia, angoscia e repulsione. Forse soprattutto repulsione. Una falla nella società che spingeva migliaia di suoi componenti a cercare rifugio all'interno di stanze virtuali dove si può essere chiunque tranne te stesso, dove puoi fingerti biondo se sei calvo, alto se sei basso, russa se sei meridionale eccetera eccetera eccetera.
Una bufala, un trucco per polli.
Certo ci sono le dovute eccezioni, nel senso che esiste la remota possibilità che in chat si possa entrare in contatto con persone che possono diventare amori o amicizie nella realtà, abbandonando però in tempi brevi il mondo delle community per approdare nel mondo reale e costruire qualcosa di tangibile e non velleitario e visionario.
Questo era quello che pensavo, questo è tuttora quello che penso con una piccola ma importante differenza: ho toccato con mano cosa significa entrare in una chat con l'ingenuità di una persona che non sa con che cosa sta per avere a che fare.
La decisione di entrare in quel mondo era nata da un'esigenza reale di recuperare una persona molto importante che c'era finita dentro sino ai capelli, ma poi successivamente è stata solo noia e la noia ti porta a perdere lucidità e a commettere passi falsi, tipo entrare in contatto con persone che prima si sono finte potenziali amiche (ma unicamente per raccogliere informazioni personali, compreso il numero di cellulare e il contatto msn) e poi hanno iniziato a mostrare il loro vero volto di maniaci persecutori, con manie ossessivo compulsive e continue minacce.
Inutile dire che ho immediatamente mollato la chat e ho lasciato al loro destino persone che sono anni che ci vivacchiano dentro, con i loro pessimismi cosmici e la loro incontrollabile voglia di raccontare le loro crisi esistenziali a chiunque sia attraverso la chat sia attraverso i blog. Libero infatti ti permette sia l'una che l'altra cosa e amici miei se volete un consiglio statene alla larga.
Andare via dalla chat non è servito. Ho dovuto cancellare il mio primo blog perchè costantemente disseminato di commenti minacciosi da parte della stessa persona ma sotto nick diversi. Un giorno cercava di entrare nel mio spazio amici e il giorno dopo, non ottenendo risposta, mandava minacce di morte tipo che un suo parente pilota avrebbe fatto precipitare il mio aereo.
Ha tentato più volte di entrare nel mio contatto msn costringendomi infine a cancellare pure quello. E' riuscita però a entrare in quello di una persona che mi aveva tra i suoi contatti ed ha ottenuto informazioni sui miei dati personali, le ha cancellato il mio contatto in modo che non potessimo più comunicare.
Ho dovuto aspettare molto per creare un nuovo blog. Un blog neanche personale, perchè non sono interessata (se non in questo post che sarà l'unico caso) a raccontare la mia vita soprattutto ora che ho capito che internet pullula di matti e maniaci.
Pensate che sia servito a qualcosa? no chiaramente. E' ormai quasi un anno che questo sito è stato creato ed è esattamente dal primo giorno di vita che lei continua ad entrare pensando che io non lo sappia, peccato per lei che nel corso del tempo mi sia fatta molto più furba e che grazie a delle preziose collaborazioni io sappia in ogni momento quando entra e da dove.
Sono giorni che lascia commenti nel suo anonimato e sono giorni che continuo a cancellarli.
Ho tralasciato un particolare molto importante ai fini di questo articolo. Sono passati quasi 2 anni da quando questa persona è entrata subdolamente nella mia vita e ancora non si è stancata. Penso che come me ci siano altre persone che vivono questa situazione paradossale e apparentemente senza via d'uscita.
A tutte loro io dico: state tranquille basta rivolgersi alla polizia postale e sporgere denuncia, il resto lo fanno loro. Non c'è altra soluzione purtroppo visto che solo esseri umani dotati di un cervello funzionante si stancano di importunare la gente nel giro di poco, gli altri che non hanno una vita se non virtuale continueranno per l'eternità a seccare chi sta serenamente cercando di vivere la propria.
Perciò passo ai consigli finali:
1) Non entrate nelle chat ma se proprio non resistete tenetevi sempre sulle generali e NON DATE MAI IL VOSTRO NUMERO DI CELLULARE
2) I blog è meglio se non sono troppo personali o correte il rischio di entrare nelle mire di persone instabili mentalmente
3) Non rispondete a commenti minacciosi, maleducati o comunque anonimi. Cancellateli e continuate tranquillamente il vostro lavoro
 

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