martedì 30 giugno 2009
1 Peperoni Ripieni di Riso...Grazie Mamy
lunedì 29 giugno 2009
1 Percorsi di Vita. Le Pippe del Lunedì.
domenica 28 giugno 2009
1 Interrogativi di una Domenica d'Estate...
sabato 27 giugno 2009
0 Inconsolabile..
venerdì 26 giugno 2009
0 Addio Michael...sei stato il più grande..non ti dimenticherò mai
giovedì 25 giugno 2009
1 Chiamata Anonima = Call Center
mercoledì 24 giugno 2009
1 Riflessioni dell'Ultim'ora...
martedì 23 giugno 2009
0 Rarità e EbaY..
lunedì 22 giugno 2009
1 ...No Al Razzismo...
0 Recensione Poveri Ma Belli
1 Gli Anzianotti di Mister Lippi e le umiliazioni all'italiana
domenica 21 giugno 2009
0 Ascensori Guasti
venerdì 19 giugno 2009
1 La Pochezza delle Riviste Italiane
3 Abissi di Follia. Dylan Dog n.148
giovedì 18 giugno 2009
0 Recensione Acqua e Sapone
Regia: Carlo Verdone
Cast: Carlo Verdone, Natasha Hovey, Florinda Bolkan, Elena Fabrizi, Fabrizio Bracconeri
Durata: 109 min.
Anno di produzione: 1983
Trama: Rolando Ferrazza lavora come bidello in un convento nonostante una laurea ottenuta a pieni voti. Un giorno però arriva una telefonata che gli cambia la vita: Wilma, madre di Sandy una giovane modella americana, vorrebbe che il celeberrimo Padre Spinetti impartisse lezioni private alla figlia che si trova a Roma per posare per alcune importanti agenzie pubblicitarie.
Rolando, stufo di aspettare il suo momento, decide di prendere il posto di Spinetti travestendosi da prete e presentandosi nella grande villa dei Walsh dove lo attende per di più un lauto stipendio settimanale. Inizialmente tutto procede per il meglio, ma poi Sandy scopre la sua vera identità e incuriosita, chiede a Rolando di farle vivere qualche pomeriggio di spensieratezza, lontano dalla madre manager, sempre attenta alla sua linea e poco incline alle distrazioni. Rolando piano piano inizia a innamorarsi di questa sedicenne chiusa in una gabbia di vetro e vive con lei dei bei momenti al cinema, al mare e in ristorante a strafogarsi di cibo.
Arriva il giorno che Sandy, stufa della sua vita da reclusa, scappa e arriva a casa di Rolando. Qui vive la sua prima volta con lui che nel frattempo, vinta la timidezza, le confessa il suo amore. La paura, la confusione o forse la sua giovane età la spingono allora a tornare dalla madre che finalmente sembra aver capito i suoi errori e le sue mancanze nei confronti della figlia.
A Rolando non resta altro che osservare il cielo e vedere un aereo che vola verso l'America mentre le note di Donna Bambina degli Stadio accompagnano i titoli di coda
Commento: quarto film di Carlo Verdone con al centro vari temi ancora di grande attualità.
Il laureato costretto, per tirare avanti, a svolgere mansioni lontane dal proprio percorso di studi.
La ragazzina che viene violentemente spinta nel mondo dello spettacolo, della moda o del gossip da una madre maggiormente interessata alla notorietà che a inculcare valori forti nella propria progenie.
L'italiano medio in tutte le sue varianti: il vicino amico un po' rompiballe sempre alla ricerca dell'ennesima donna da abbordare (Fabrizio Bracconeri, in carne e ancora lontano dai Ragazzi della Terza C e da Forum). La nonna con problemi di stitichezza ma con il cervello fino (una strepitosa sora Lella). Un clero rigido, acido e classista. Eccetera, eccetera, eccetera.
Il film si presenta meno brillante rispetto ad altri precedenti capolavori di Mastro Carlo (Bianco, Rosso e Verdone, Un Sacco Bello, Borotalco). Le espressioni facciali, le nevrosi, l'insicurezza tipiche dei personaggi interpretati da Verdone sono tutte presenti ma con meno spazio alla risata e alla situazione leggera. Tutto sembra essere mangiato, se non proprio divorato dal mondo effimero e luccicante della Moda, così potentemente presente negli anni 80, epoca dell'immagine e dell'apparenza. La protagonista, Natasha Hovey, è sempre un po' svagata e poco presente sulla scena e tende chissà perchè a coinvolgere nella sua apatia anche Carlo Verdone, di solito grande mattatore in tutti i suoi film.
Sarà la giovane età o il tema delicato, ma sembra proprio che stavolta il regista non abbia voluto calcare troppo la mano. Persino la storia d'amore è talmente delicata e accennata che sembra quasi che in realtà non sia successo niente nonostante ci sia stata la prima volta di Sandy. Una prima volta che viene vissuta in modo romantico e dolce da Rolando, pronto da quel momento in poi a stare per sempre affianco alla ragazza per cui ha perso totalmente la testa, mentre per Sandy è stato quasi un atto meccanico, breve e insapore.
Lui trentenne innamorato, lei sedicenne in vena di provare emozioni e situazioni nuove che al momento di rendere solida e tangibile la relazione con un uomo che in un primo momento ha suscitato la sua curiosità, decide di fare marcia indietro e tornare in famiglia, riscoprendosi bambina invece che donna.
Un film amaro per certi versi, come in realtà sono un po' tutte le pellicole di Verdone. Lui esce sempre sconfitto, non esiste lieto fine per i protagonisti delle sue commedie. Rolando tornerà dalla nonna, troverà probabilmente un altro umile lavoro (visto che è stato pure licenziato da bidello) e berrà il suo latte mattutino nella rassegnazione di una vita senza stimoli.
Un film carino ma niente più.
Voto: 6
mercoledì 17 giugno 2009
martedì 16 giugno 2009
2 A mille ce n'è...Favole Sonore
Vi ha risvegliato qualcosa in quel cassetto dei ricordi un po' impolverato dal tempo? beh se rispondete No non fate chiaramente parte di questo mondo visto che per un sacco di bambini degli anni 70, 80 hanno rappresentato un piacevole diversivo o un accompagnamento sonoro dalla veglia al sonno.
lunedì 15 giugno 2009
3 Recensione Terminator Salvation
1 Domenica al Mare...
sabato 13 giugno 2009
1 Svegliarsi la Mattina
giovedì 11 giugno 2009
1 Facebook, My Space e il Web in genere...fonti di Stupore!!
mercoledì 10 giugno 2009
0 Nip & Tuck
Ormai giunto alla sesta serie (ma noi in Italia siamo ancora a metà della quinta) Nip & Tuck non mostra le rughe, se permettete la battutaccia.
Un prodotto eccezionale che cattura al primo impatto sia per lo spessore dei personaggi sia soprattutto per una trama a dir poco contorta e trasgressiva, ma forse ancora indietro rispetto alla soap opera degli incesti Beautiful.
La chirurgia estetica infatti rappresenta solamente la cornice della serie che in realtà appare più interessata a non prendere sul serio il lifting ma anzi a farlo apparire come una facile, costosa quanto inutile scappatoia per persone ricche e viziate che neppure con i soldi e con la nuova artificiale bellezza riescono a trovare la felicità. Spesso le operazioni a cui si sottopongono i pazienti sono assurde e molto lontane da un semplice aumento del seno o da una liposuzione. Prevedono infatti modifiche delle parti intime, eliminazione di strane appendici, suturazione di profonde ferite provocate da giochi sessuali un po' forti e via dicendo, in un esteso campionario di astrusità da circo più che immagine speculare della realtà.
La trama è delle più folli con due compagni di università, Sean e Christian, che decidono di aprire una clinica specializzata in chirurgia estetica fino a diventare i chirurghi più noti di Miami. I due sono innamorati da sempre della stessa donna, Julia, che però ha sposato Sean ma che prima del matrimonio si è concessa una scappatella con Christian da cui è nato Matt. Tutto questo però è un segreto mai svelato al povero Sean che di botto scopre che la consorte è un po' una p.., l'amico è uno str.., e il figlio con cui ha avuto sempre un rapporto conflittuale in realtà non è neppure frutto dei suoi lombi.
Questo è stato il tema portante di gran parte delle stagioni delle serie, con l'aggiunta di rapporti sessuali di vario genere, con transessuali, lesbiche, bisessuali, malate di AIDS, minorenni e persino consanguinei, in un trionfo di situazioni sempre più sopra le righe.
Non manca il linguaggio a volte un po' forte ma in realtà il telefilm non arriva mai ad essere volgare nonostante le numerose scene di sesso.
C'è spazio anche per il genere thriller in quanto spesso compaiono sulla scena psicopatici, serial killer o pazzi maniaci che finiscono per prendere di mira i due rampanti chirurghi, tanto da costringerli ad un preventivo trasferimento nella costa ovest degli Stati Uniti e più precisamente nella Mecca del Cinema, Los Angeles, dove sperano di rifarsi un nome e una vita. Finiranno per diventare star della tv (Sean interpreta un chirurgo plastico in un importante show) e grazie e per colpa di questo, saranno meta di pellegrinaggio per attrici al tramonto o semplici comparse in telefilm di successo, per vecchie danarose con fidanzati giovani da ritoccare per andare incontro ai loro gusti sessuali, ma anche per ragazzine ninfomani (capaci di avvelenare la propria vecchia rivale con un po' di veleno nel plumcake) e una pazza che si diletta nel creare orsacchioti di peluche (a volte umani)...
Tutto ciò fa parte della quinta serie che a mio modo di vedere è eccezionale, forse superiore alle altre quattro per verve, ironia e trama.
Una serie lontana dal buonismo, dalla morale e da messaggi etici. A me piace per questo, gli americani a differenza nostra hanno sempre avuto il coraggio di realizzare prodotti anche scomodi e con temi forti ma con la garanzia di mandare in onda prodotti di qualità e diversi dal solito camice bianco che ha la missione di salvare vite umane.
Un prodotto altamente consigliato