mercoledì 6 luglio 2011

0 Scandalo a Filadelfia (1940)

Tracy (Katharine Hepburn) è una ragazza dell’alta società di Filadelfia che sta per convolare a nozze per la seconda volta dopo il suo divorzio dal primo marito Dexter (Cary Grant). Il suo nuovo amore è George, un nuovo ricco venuto da un modesto lavoro di minatore e riuscito a salire i gradini dell’alta società in poco tempo. Dexter decide di guastare le nozze alla ex moglie, di cui è ancora innamorato, invitando al matrimonio il giornalista Connor (James Stewart) e la fotografa Liz, entrambi dipendenti di un giornale scandalistico pronto a immortalare le nozze con foto compromettenti e un articolo al vetriolo. Le cose però andranno in modo diverso…

Il film è considerato una delle pellicole più celebri della commedia americana anni 40, tanto da meritare diverse nomination all’Oscar e una statuetta d’oro per l’impeccabile e giovanissimo James Stewart.

Non ci si può non innamorare di un film che fa sognare, sorridere e rimpiangere un modo di fare cinema che non esiste più. Si sogna ammirando la bella vita della ricca borghesia americana, con fiumi di champagne e bellissime case vittoriane dotate di piscina. Si sorride con dei dialoghi ironici cuciti perfettamente addosso ai tre grandi protagonisti, dialoghi a mio modo di vedere anche piuttosto moderni, capaci insomma di vincere il passare degli anni e risultare ancora piuttosto attuali. La Hepburn, con quel viso così particolare e un modo di recitare da vera fuoriclasse, colpisce per la sua modernità e per il fatto di rappresentare un tipo di donna che sfugge all’etichetta e alle convenzioni sociali. Cary Grant invece mi è parso un po’ sottotono, più un comprimario che uno dei protagonisti principali, privo di quella ironia che è il suo marchio di fabbrica. James Stewart è ovviamente formidabile, con quell’aria da furfante e il fascino da ragazzino.

Un film da rispolverare e guardare comodamente in poltrona in un pomeriggio d’estate.

Voto: 7,5 

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