lunedì 11 luglio 2011

0 Moonraker Operazione Spazio (1979)

Seconda prova di Roger Moore nei panni dell’Agente Segreto 007, stavolta alle prese con un’avventura che lo porterà addirittura nello spazio per evitare che il folle Drax uccida miliardi di persone con uno speciale gas nervino sganciato sul pianeta Terra attraverso delle capsule.

La Bond Girl di turno è la ex fotomodella Lois Chiles, piuttosto algida e poco ispirata nei panni di una scienziata della Cia, impegnata anch’essa nella difficile missione di bloccare i micidiali propositi di Drax. Una particina anche per una giovanissima Corinne Clery che certo non lascia il segno e viene presto (per nostra fortuna) eliminata dalla storia grazie all’intervento dei due dobermann di Drax. Sarò spietata ma penso che le qualità artistiche di questa attrice siano pressoché nulle, poveretta.

Qualche parola su Sir Roger Moore che dà prova stavolta di essere totalmente entrato nello spirito di 007 a differenza del film La Spia che Mi amava dove si era dimostrato piuttosto impacciato e quasi imbarazzato nella parte del tombeur de femme. A questo giro si fa apprezzare per uno stile più dinamico, disinvolto e con una grande prontezza di battuta, elemento importante per chi ha l’oneroso compito di impersonare l’agente segreto più famoso del mondo. Moore si diverte, è palese da ogni scena che lo vede protagonista, dallo spettacolare tuffo nel vuoto senza paracadute, all’inseguimento in gondola in quel di Venezia, alla scazzottata sulla teleferica di Rio, fino all’anomala location della stazione orbitante. Con le donne poi non si risparmia, riuscendo a far cadere tra le sue britanniche braccia ogni singola donna che compare nella storia (tranne la mitica Moneypenny ovviamente).

Bella anche la storia di Squalo, ricomparso per l’occasione dopo lo spettacolare successo del precedente film. L’indimenticabile gigante dai denti di ferro si innamora di una piccola bionda con gli occhiali, trovando così la sua anima gemella e togliendosi di dosso i panni del cattivo di turno, ma anzi mostrando umanità nell’aiutare nelle fasi finali il suo acerrimo nemico James Bond.

Il film merita anche se personalmente ho preferito di gran lunga la prima parte della storia, emozionante e al cardiopalma oltre che girata in bellissime location, così come è tradizione dei film tratti dalla penna di Fleming. La seconda parte è poco credibile e non ben amalgamata col resto del film, presentandosi come una sorta di omaggio a Star Wars o ad altri film di fantascienza del periodo. La fine però si fa ricordare: come al solito James Bond a fine missione decide di concedersi un amplesso con la bella di turno, peccato che le telecamere di mezzo mondo riprendano la scena. Gustoso.

Voto:7      

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