giovedì 16 giugno 2011

0 Norbit (2007)

Norbit (Eddie Murphy) è un orfano preso in giro da tutti fin dai primi anni di vita, malmenato per il suo aspetto e i modi da sfigato ottiene la considerazione e l’affetto solo di una persona, Kate, una ragazzina orfana che viene però presto adottata lasciando così il povero ragazzo da solo. Dopo qualche anno Norbit viene accalappiato da Rasputia Latimore una grassona che gli offre protezione ma che ben presto (insieme ai suoi mastodontici fratelli) diventa il suo peggior incubo. I due infatti convolano a nozze e Norbit finisce per essere il suo schiavo, maltrattato, deriso e tradito senza possibilità di cambiare la sua vita, fino a quando Kate torna in città…

Il film è l’ennesimo prodotto della seconda vita cinematografica di Murphy, quella becera, volgarotta, priva di contenuti ma ricca di gag in modo da divertire un pubblico giovane se non proprio giovanissimo. Eddie Murphy aveva un grande talento e anche un bell’aspetto, ma ha lasciato entrambi da parte dalla bellezza di circa vent’anni con il risultato di piacere ad un pubblico poco esigente e di risultare indigesto a chi l’ha molto amato ma che non accetta il percorso che ha deciso di seguire a partire dal Professore Matto.

Ma parliamo di Norbit. Come nei più celebri film di Murphy, il cast è composto per gran parte da lui stesso medesimo che attraverso lunghe ore in sala trucco si trasforma abilmente nel ristoratore cinese Wong e nell’enorme Rasputia oltre che nello sfigatissimo Norbit. Ecco, io ho trovato memorabile e degno di encomio il modo in cui ha indossato gli ingombranti panni di una donna afroamericana di 200 chili con la fissa per improbabili balli erotici, cerette inguinali e intere sedute dalla parrucchiera. E’ ovvio che ogni gesto è frutto di un attento studio di un certo tipo di donna, quella poco fine, schietta tanto da risultare maleducata, piena di sé e convinta di essere la donna più desiderabile del mondo nonostante sia inguardabile e faccia persino paura ai più. Io l’ho trovata spettacolare tanto da dimenticare che in realtà sotto tutto quel grasso ben portato (perché alla fine ti convinci che la vera donna è lei non la fragile e insipida Kate), sotto tutto questo insomma c’è in realtà un uomo. Sicuramente il film ha la capacità di fare almeno sorridere, a volte anche ridere apertamente. Si conferma una spanna sopra molti altri film di Murphy e regala una serata divertente e spensierata con un orecchio alle belle musiche che fanno da colonna sonora (tutte hit nelle classifiche di vendita e congeniali al soggetto del film, curato come spesso avviene dallo stesso Murphy).

Voto: 6,5       

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