domenica 19 giugno 2011

0 Lo sport dovrebbe essere di tutti

…ma se non paghi Sky o Mediaset Premium non puoi goderti nessuno sport. Questa è la legge che ci hanno imposto i grandi imprenditori da più di 10 anni a questa parte: o paghi o sei fuori. L’ultima notizia è che neppure la Coppa America, distribuita gratuitamente su You Tube da centinaia di Paesi al mondo, sarà trasmessa in Italia perché Sky ha posto il suo stramaledetto veto. Quindi segnale non raggiungibile per noi poveri italiani schiavi della tivù a pagamento. I Mondiali totalmente in chiaro sono solo un miraggio, il tennis è per pochi eletti e chissà per quanto tempo ancora ci lasceranno le Olimpiadi, il Motomondiale e lo sci. Temo poco…

Ma la cosa che più mi manda il cervello in palla è sapere che ci sono migliaia, se non milioni di persone che sono più che soddisfatte del loro abbonamento Sky, che importa se ogni mese ti vanno via quasi cento euro in pacchetti sport, cinema e ragazzi? L’importante è avere l’HD o godere delle incredibili esclusive sportive. E quelli che pagano il canone Rai e non hanno la possibilità di regalare mezzo stipendio a Murdoch o Silvio, stanno col deretano in terra, come poveri sfigati senza speranza.

Siamo noi che abbiamo dato potere a queste stronzate a pagamento, dimenticando la bellezza di seguire con tutta la famiglia i grandi eventi che vedevano protagonista l’Italia o di poter vedere i grandi assi del tennis sulla terra rossa del Foro Italico o del Roland Garros. Ora, se un italiano raggiunge inaspettatamente le fasi finali di un torneo, ti danno lo zuccherino della diretta in chiaro e tu povero scemo che ti inginocchi a baciare il pavimento per questo grande regalo.

Io sono tra gli abbonati scornati di Dahlia Tv, quelli che hanno buttato al cesso quasi 200 euro senza essere risarciti perché così va il mondo, accetta e paga altrimenti crepa. Io che seguivo le partite del mio Cagliari alla radio, avevo deciso per tre anni di seguito di dare fiducia alla 7 e il risultato è stato un calcio in culo e tanti saluti. Allora cosa resta da fare quando ti tolgono tutto, anche quello che ti spetta? Non chiedetelo a me, perché la risposta è a portata di click. Ti spingono a cercare le scorciatoie e a organizzarti in modo da non rinunciare del tutto a quello che dovrebbe essere di tutti, perché come già dicevo più su, noi gente onesta paghiamo il canone per un servizio che poi non ci viene offerto.

Il mondo del calcio italiano è ai livelli più bassi mai raggiunti in cent’anni di onorata carriera. E questo perché? Perché è un settore che gira grazie ai soldi, alle televisioni, agli sponsor, alle scommesse, a tutto ciò che è monetizzabile. Ciò significa che il calcio onesto e pulito non esiste più. Le famiglie stanno lontane dagli stadi e i balordi che ne occupano l’intera superficie (quando si parla di squadre titolate e di pochi settori quando parliamo di squadre modeste) sporcano ancora di più questo sport meraviglioso. Cosa dobbiamo fare ripeto?

Anacronistico pensare al comunismo televisivo di un tempo, non esiste più. Ora c’è il monopolio e il giro d’affari che agevolano solamente le classi privilegiate oppure quelle che soldi non ne hanno eppure si allacciano al segnale in modo non convenzionale. E’ tutto uno schifo ripeto. Ma chi sovvenziona questa m…a è complice dello schifo. Se nessuno pagasse le televisioni a pagamento queste primo o poi smetterebbero di esistere. Grazie a internet è possibile vivere in un mondo più libero e democratico….meditate gente, meditate…

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