lunedì 6 giugno 2011

0 Distanze incolmabili

La vita è strana”….lo dissi (ma soprattutto lo pensai) molto tempo fa seduta sul gradino di un portone mentre aspettavo l’autobus delle 19, quello che mi avrebbe portato a casa dopo un pomeriggio estivo trascorso a scambiarsi insulti e parole poco carine con quella che era al tempo la mia ex migliore amica.

La vita è strana sì.

Lo capisco da questo strano maggio appena giunto a conclusione. Un maggio che mi ha offerto in offerta speciale un 2x3 di ritorni inaspettati e non tanto graditi.

1) La persona che mi ha chiuso la porta in faccia dopo avermi spremuto fuori tutto quello che poteva, quella che torna a farsi sentire a fasi alterne per le domande di rito inutili come una pisciata nella neve. La persona che tutti noi dovremmo tenere a distanza, riconoscibile dall’egocentrismo, l’opportunismo e la generica inutilità sulla crosta terrestre.

2) La migliore amica dell’adolescenza, quella delle prime cazzate che per carità saranno state anche divertenti ma non puoi non capire che trascorsi 15 anni di assoluto silenzio è un po’ assurdo pensare di ricreare una situazione anacronistica come un caffè in compagnia a parlare di com’è merdosa la tua vita. La mia vita non conterebbe molto perché questi individui hanno solo voglia di parlare di se stesse fino allo sfinimento per poi dirti allora ci sentiamo presto. E intanto tu ti maledici per aver perso 2 ore del tuo meraviglioso tempo per vedere due nuove rughe sul viso di una che continua a truccarsi e conciarsi come quando aveva 18 anni, pazienza per le vene varicose e le tette flosce.

3) La tizia che ritorna in auge dopo che ti ha rivisto ad un matrimonio. Pazienza se sono 3 anni che non ci sentiamo, pazienza se non ho voglia di stressarmi con le tue storie sbagliate con uomini a cui piallato gli attributi a colpi di telefonate e sms ossessivo compulsivi dopo una scopata e via. Non posso permettermi di ascoltare per ore gli effetti dello stress sulla salute del corpo e dello spirito.

Ho notato che le persone sono tremendamente noiose, soprattutto quando non sono soddisfatte della propria vita. Continuano a voltarsi indietro a pescare dal mazzo carte che avevano precedentemente scartato, tra cui quella con la tua faccia e allora via alle telefonate, ai messaggi sul cellulare e su facebook. Poi scompaiono di nuovo ma tu sai che riappariranno a cadenza annuale o semestrale perché l’erba cattiva purtroppo non muore mai.

Poi ovviamente la vita è strana anche per altri motivi tra i quali l’intolleranza reciproca fra parenti. Che poi non è intolleranza (almeno da parte mia), ma semplicemente distanza mentale. Una distanza incolmabile. Io non ho niente da dire a loro e con tutta probabilità loro non hanno niente da dire a me. Io sto serena anche se non riesco proprio a concepire la falsità di essere presente nei loro contatti facebook (certo non per mia iniziativa). Per carità non sto a giudicare su una cazzata simile, anche perché ormai sono più le persone che misurano il loro status sociale dal numero degli amici nella loro pagina di Facebook di quelli che alla quantità preferiscono la sostanza. Inutile dire che appartengo alla seconda categoria di persone, tanto è vero che sono asociale e me ne vanto.

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