martedì 21 giugno 2011

0 Skinhead (1992)


Melbourne, Australia. Un gruppo di nazi skin capeggiati da Hando (Russell Crowe) brutalizza la comunità vietnamita stabilitasi nella città, propugnando quelli che erano i valori cari ad Hitler, cioè la purezza della razza ariana e la necessità di ripulire l’umanità da tutto ciò che se ne discosta. Le cose precipitano quando una famiglia vietnamita sta per formalizzare l’acquisto del bar preferito del gruppo…a quel punto i vietnamiti, per vendicare le varie morti subite, decide di reagire in gruppo riuscendo in breve a uccidere la maggior parte del gruppo di nazi. Hando riesce a fuggire insieme ad alcuni dei suoi, tra cui il suo migliore amico Davey e la sua ragazza Gabe.

Non so cosa pensare di questo film. Sicuramente non è il mio genere e a dire il vero mi mette addosso tanta rabbia e allo stesso tempo un grande senso di impotenza. Il tema del razzismo è ancora così attuale che riesce difficile accettare che persino nel nostro Paese sia ancora un problema quotidiano, legato alla mancata integrazione tra culture diametralmente opposte. Questo film quindi racconta una storia di razzismo. Apre una finestra di 90 minuti su qualcosa che fa paura, sull’appartenenza ad un gruppo che odia lo straniero, la polizia, le regole, tutto, perfino se stesso. E’ un prodotto difficile da digerire dove oltre al razzismo entra dentro anche l’amore folle e malato, l’incesto, la vendetta e la paura di lasciare il gruppo per essere semplicemente un individuo.

Un film vecchio ma attuale, non per tutti.

Voto: ingiudicabile

0 sentenze:

 

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