mercoledì 9 settembre 2009

0 Parco di Ras Mohamed. Sharm parte 3



La Present Viaggi propone alcune tipologie di escursioni che vengono sventagliate in loco dai suoi rappresentanti a Sharm. Solitamente questo avviene la mattina successiva all’arrivo nella hall del resort. Io ne ho scelto tre: la gita di mezza giornata nel Parco Nazionale di Ras Mohamed, la motorata nel deserto, l’intera giornata al Cairo. La prima in ordine cronologico è stata quella al Parco marino. Partenza alle 8 del mattino e poi tragitto di mezzora per arrivare alla prima tappa. Prima però sosta al negozio che affitta attrezzature per lo snorkeling. Lì ho preso le pinne e il giubbotto salvagente per la cifra tutto sommato modica di 6 euro. Certo non aspettatevi degli oggetti nuovi di zecca ma comunque funzionali e adattissimi allo scopo.
Poco prima dell’arrivo al primo punto di immersione, sosta di rito nei paesaggi desertici che contraddistinguono la penisola del Sinai. Qualche scatto e poi via. Prima del via voglio avvertire tutti che non è il caso di mettere infradito da piscina perché si slitta sulla ghiaia che è un piacere. Io per esempio stavo per scorticarmi in una salita per la stupidità di aver messo calzature che non facevano nessun attrito con il terreno.
Dopo tutto ciò si arriva al nostro primo contatto con il mare e la barriera corallina. La nostra guida era un ragazzo cairota con un caratterino piuttosto spinoso che non nutriva un amore particolare per noi italiani. Ha tutta la mia comprensione visto che sono sarda e so cosa significhi vedere la propria terra invasa da turisti con domande retoriche, stupide, banali e con una dose massiccia di pregiudizi che ti sei stufato di tentare di sradicare. Lui però a 23 anni è un privilegiato che fa un lavoro stupendo rispetto a tanti suoi connazionali che vivono nella miseria o che fanno i lavapiatti, i muratori o i camerieri nei grandi alberghi. La sua accidia non l’ho capita del tutto soprattutto perché eravamo un gruppetto tutto sommato innocuo e molto ben disposto. Mi raccomando non parlate neanche di palestinesi e israeliani perché potrebbe scatenare ulteriori malumori. Chiunque vi parlerà di Berlusconi e questo ragazzo se ne faceva talmente tante beffe (con estremo sarcasmo) che l’ho adorato dal primo istante.
Tornando a noi. Io consiglio questa escursione a uomini, donne e ragazzi che abbiano un buon senso dell’equilibrio, che non soffrano di panico e che sappiano usare la maschera e il boccaglio. Nessuno vi spiegherà come si nuota, come si infila una maschera e come si respira da un boccaglio. Io lo sapevo già fare ma ho visto uomini dell’età di mio padre che hanno bevuto tanta di quell’acqua da poter far bollire un chilo di pasta. La definiscono un’escursione per principianti ma lo è sino a un certo punto e ora vi spiegherò perché. Scesi dal pulmino la guida ci ha chiesto di rimanere in costume e di portare con noi in acqua la maschera e le pinne. Il giubbotto me lo sono fatta sistemare come si deve e da quel momento in poi non ho più avuto paura di niente perché il mio unico terrore è non toccare il fondo e affogare. Come nuotatrice sono una sega e persino in piscina rimango sempre in punti dove tocco ma all’escursione non avrei mai e poi mai rinunciato. Una volta in acqua vi renderete conto che sotto quel bel turchese che precede la barriera non c’è solo sabbia ma pietre ovunque. Pietre scivolose e pezzetti di coralli che tagliano come rasoi. Arrivati ad un punto in cui l’acqua ci arrivava al ginocchio la guida ci ha fatto infilare le pinne per poi proseguire come granchi in fila indiana. Mano nella mano a camminare con le pinne sulle pietre sino all’unico punto in cui si può superare la barriera corallina. Non ci sono passerelle, c’è solo il culo che potete o non potete avere. All’andata ho rischiato più volte di cadere perché gli altri vi faranno perdere l’equilibrio che voi stessi faticherete a trovare indossando delle pinne. Al ritorno sono invece scivolata ma senza conseguenze a differenza di almeno 3 persone che si sino ferite malamente e profondamente. Una volta in mare tutto verrà dimenticato alla vista delle meraviglie del fondale: un blu profondo che nasconde un incredibile mondo sommerso. Il primo essere vivente che ho visto è stata una TARTARUGA GIGANTE! E poi purtroppo poco altro perché le condizioni atmosferiche non erano ideali (troppo vento e mare mosso) e perché è stato un disastro il fatto che ci abbiano accorpati a dei napoletani casinisti e molesti che non facevano che darmi pinnate in faccia in quanto incapaci di tenere le distanze almeno in mare. L’immersione è stata breve e una volta usciti, dopo le medicazioni, siamo andati al secondo punto di immersione.
Qui è stato più semplice e bello finché è durato. Stavolta si attraversava la barriera corallina immergendosi già da molti metri prima ed è stato spettacolare oltre che meraviglioso. C’erano ondate pazzesche che spingevano contro il corallo ma bastava tenersi a ragionevole distanza e il problema non sussisteva. Invece il galletto del gruppo che tra parentesi ha dichiarato più volte all’inizio di non saper nuotare si è avvicinato talmente tanto ai coralli che si è impigliato agli stessi col costume. Le risate si sprecherebbero se non aveste visto la scena di un uomo in piedi sul nulla: un nuovo Gesù Cristo in salsa partenopea che camminava sulle acque. Un’ondata l’ha messo sulla barriera e gridava AIUDO AIUDO!!! La guida incazzata come un uomo che ha parlato al vento per una mattinata intera si è lanciato al salvataggio sino a ferirsi in più punti. Chiaramente a salvataggio avvenuto tutti a casa anche se erano passati neanche 5 minuti dall’immersione. Un pacco praticamente. Usciti dall’acqua i beduini ci hanno accolto nelle loro tende per un pranzo organizzato per noi turisti. Buono ma niente in confronto al loro tipico the che è poi identico al the alla mente tunisino…un Paradiso di liquido ambrato. Dopo pranzo un piccolo salto in una zona in cui sono presenti le mangrovie e i paguri, infine un bel bagno nel Lago Magico, un lago salato che cambia colore a seconda del momento del giorno e che si dice avveri i desideri che si esprimono prima di immergersi. La gita è conclusa. Penso che in condizioni ottimali sia da 10 e lode, ma anche con tutte le problematiche del caso i 39 euro saranno comunque ben spesi.

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