lunedì 21 settembre 2009

0 Morte a domicilio. Dylan Dog 152


Soggetto e sceneggiatura: Pasquale Ruju
Disegni: Giampiero Casertano
Trama: finestra iniziale con turisti in viaggio in Madagascar. In un’altra parte dell’isola un incidente distrugge una fabbrica in cui lavorano sotto sfruttamento uomini del posto ingannati dalle false profferte di guadagno da parte dei soliti ricchi Occidentali, maggiormente interessati ad avere manodopera efficiente e a bassissimo costo.
La scena si sposta improvvisamente a Londra dove Groucho è alle prese con Timothy un timido venditore porta a porta di aspirapolvere e Dylan ha a che fare con Geraldine la solita donna del mese, stavolta una giornalista di una rivista scandalistica interessata più che altro ad avere una sua intervista in esclusiva.
Un altro strano incidente, stavolta a Londra, insanguina una ditta di carico scarico. Guarda caso la merce è rappresentata dalla stessa marca di elettrodomestici che vende l’azienda di Timothy.
Il gioiello prodotto dallo stabilimento si chiama Omniwash 2000 e Timothy viene incaricato dal suo superiore di fare dimostrazioni pratiche casa per casa. Il primo tentativo si dimostra un fallimento e l’uomo viene freddamente liquidato dalla ricca donna che avevo accettato la dimostrazione. Timothy torna in macchina e qui, proprio mentre sta per andare via, una voce proveniente dall’aspirapolvere lo induce a tornare a casa della donna per darle una lezione. Lui rientra e la uccide brutalmente.
Unica testimone sembra essere la cameriera del Madagascar che in preda al terrore comunica alla polizia che si è trattato del Pey, uno spirito maligno appartenente alla mitologia della sua isola di origine. A questo punto entra in gioco Dylan, contattato da Bloch che si sta occupando del caso e che come al solito non sa che pesci pigliare.
Timothy intanto manifesta sempre più sintomi preoccupanti di instabilità mentale ma continua diligentemente il proprio lavoro, uccidendo altre due donne che non effettuano l’acquisto del suo aspirapolvere.
Intanto Dylan scopre che il Pey è una creatura che si anima in luoghi dove avvengono tragedie, in situazioni dove vi sono un numero elevato di morti e che è in grado di impossessarsi di oggetti creati dall’uomo e renderli indemoniati, ma soprattutto affamati. Dylan finalmente riesce ad arrivare alla soluzione individuando il colpevole degli omicidi in un rappresentante di elettrodomestici per la pulizia della casa….
Commento: l’albo non è certo un capolavoro, anzi direi che la trama è piuttosto banalotta, la classica storia d’orrore con al centro un oggetto indemoniato. Non ci ricorda forse qualche decina di racconti e film? Da christine la macchina infernale, alla stiratrice assetata di sangue di vergine, al tagliaerbe. Abbiamo già visto e letto tutto su questo argomento e uno può anche capire che arrivati al numero 152 non si abbiano più nuove idee fresche di giornata ma un piccolo sforzo in una direzione seminuova si può anche fare mi pare, altrimenti non ha più senso tenere in piedi un mensile come questo. Quindi da un punto di vista essenzialmente contenutistico non ci siamo. Il personaggio insicuro che improvvisamente diventa un cattivone ci è un po’ venuto a noia tutto sommato e anche la sua redenzione finale. Il the end non proprio felice e con il classico punto di domanda non mi ha fatto proprio gridare al miracolo, era decisamente telefonato ma con l’aggiunta di un bell’avviso di chiamata. Anche il tema iniziale (sfruttamento coloniale e superficialità turistica) che si poteva svolgere in modo anche interessante viene mollato alla quinta pagina per dedicarsi unicamente alla vita del commesso viaggiatore. I disegni invece sono un bel vedere, Casertano è sempre al massimo e ogni singola vignetta racconta una storia di umorismo, ironia e toni sempre sopra le righe. Per me sicuramente la parte a matita è la cosa migliore di quest’albo.
Voto: 6

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