martedì 8 settembre 2009

1 Domina Coral Bay Sharm. Parte due.


Il Domina Coral Bay è un villaggione di parecchi chilometri quadrati, tanto grande da poter essere girato solo attraverso i Taff Taff, dei camioncini che percorrono quotidianamente (ma non a notte tarda) la via principale facendo numerose tappe per trasportare la gente da un punto all’altro del resort. A dirla tutta ci vuole almeno una settimana per capire esattamente come muoversi all’interno del complesso, dove sono i vari ristoranti, pizzerie, piscine e bar…alla fine mi sono accontentata di frequentare solo i posti vicini alla mia camera perché il caldo massiccio non permetteva di camminare sotto il sole per più di 5 minuti netti.
Tutti coloro che frequentano Sharm o che leggono il gossip sapranno che all’interno del Domina c’è una filiale dello Smailas..beh io non ci sono voluta andare per scelta consapevole. In fondo che mi frega di ascoltare gente con la puzza sotto il naso che canta e che beve ricche bollicine mentre a noi poveri e stupidi turisti ci lanciano le noccioline? Niente! Perciò ho declinato la mega offerta “solo per gli ospiti del Domina” dei 12 euro d’ingresso e ho preferito trascorrere le serate in altri modi. La scelta del resto è alquanto ampia e gratuita a seconda del pacchetto scelto. Io con l’Aquamarine potevo bere a volontà in ben 3 bar dove venivano serviti sia alcolici che analcolici. Il Bahia Bar che si trova poco prima di scendere le scale che portano alla spiaggia è un posto davvero carino e con barman competenti e simpatici. Lì ho bevuto un cocktail molto buono al succo d’arancia, di ananas e sciroppo di fragola. Colori strepitosi e sapore delizioso. Di sera c’era sempre pianobar con canzoni universalmente note ma con un cantante veramente penoso sia per capacità che per aspetto fisico. La sera lo vedevi in un modo, durante il giorno al ristorante ti pareva un becchino che aveva appena staccato dal lavoro con l’espressione tipica di chi sta subendo una fase acuta di emorroidi esterne. E poi aveva l’altezza di una supposta spuntata e mezzo sciolta.
Come vita notturna non ci si può lamentare in quanto sono presenti discoteche e locali di latinoamericano oltre a spettacoli a tema. La pizzeria la Piazzetta propone la vera pizza italiana a forno a legna e devo ammettere che è davvero buona ma consiglierei di prendere solo la Margherita perché le altre sono piuttosto strane. Una con rucola e gamberetti non sapeva di un cazzo e una Napoli (da loro denominata marinara) aveva la menta nell’impasto. La margherita invece era molto molto buona. Preparatevi comunque ad un vero salasso finale e a una discreta scortesia da parte del personale (egiziano), motivata in grado maggiore dalla poca conoscenza dell’italiano e da poca pochissima elasticità mentale.
Oltre al mangiare che è importante ma non è la causa scatenante di una vacanza sul Mar Rosso, si passa alla spiaggia, al mare e alla piscina. La spiaggia è più sul terroso che sul sabbioso ed è dotata di un numero secondo me esiguo di ombrelloni, poco male perché in realtà non è possibile fare il bagno al di qua della barriera corallina a meno di non voler rischiare la vita su qualche pietra scivolosa o ancora peggio su un corallo. E poi l’acqua arriva sempre ad un altezza non superiore al polpaccio. La vera magia si trova al di là della barriera corallina ed è lì che dimentichi la dissenteria, i conti al ristorante, la presenza fastidiosa di un numero esorbitante e maleducato di russi e nostri connazionali (non dico la regione visto che ci si può arrivare da soli, ma se volete una consonante vi offro gratuitamente una ENNE). Il Mar Rosso è qualcosa che non si può descrivere a parole, lo si deve vedere con i propri occhi per poter capire la bellezza dei colori che passano dal turchese al blu cobalto a seconda del momento del giorno e della zona di mare. Se l’acqua si mantiene costantemente bassa prima della barriera, dopo diventa improvvisamente profonda e popolatissima di pesci di ogni tipo e colore. Il primissimo pesce che ho visto è stato un Pesce Cobra, un’esemplare ittico simile ad un crostaceo e velenosissimo. Uno spettacolo per gli occhi. Per superare la barriera il Domina ha pensato ad una lunga passerella in legno che dopo la barriera diventa di cubi di plastica galleggianti e strettamente uniti tra loro tanto da formare una mini passerella che si apre su una grossa pedana dove si può prendere il sole o fare il bagno in due piscine di acqua salata, molto adatte ai bambini o a chi non se la sente di nuotare in acque profonde. Il mare insomma vale il prezzo dell’intera vacanza e vi rapirà talmente tanto da sottrarvi a qualsiasi altra attività per il resto del giorno. La piscina non mi ha colpito più di tanto invece, l’ho trovata piccolina e non eccezionale da un punto di vista estetico. Certo non è il classico fagiolo che si trovava e si trova in qualche brutto e vecchio albergo di casa nostra o in Polonia, ma non è neanche la fine del mondo. Senza infamia e senza lode e con l’acqua troppo alta ovunque. E poi vogliamo parlare dei tuffatori grandi e piccoli che hanno continuato per una settimana a lanciarsi in acqua fregandosene dei divieti e della gente che nuotava per gli stracavoli suoi. C’era persino il piccolo Putin che faceva bolle di sapone in acqua inquinandola della sua saliva e di sapone per poi BERLA. Un tempo si diceva mangiassero i bambini ora invece vanno di detersivo liquido.
Il Domina Coral Bay poi offre un’equipe di animatori a 5 stelle, italiani e russi. Gli italiani sono esclusivamente del Nord Italia, non ne conosco la ragione ma non posso certo dire che la cosa mi abbia fatto fare i salti di gioia. Non per chissà quale motivo, ma semplicemente perché caricavano l’accento in modo pesante giusto per marcare le differenze e per farti sentire meridionale, isolano e terrone. Le battutone poi si sprecano, diciamo che hanno quell’umorismo un po’ retrò dei comici di Drive In quando interpretavano il classico settentrionale paninaro. Cercano in modo estenuante di far partire la risatina dal pubblico ma ottengono solo silenzio e facce perplesse e vagamente disgustate. Io continuavo ad aspettare l’applauso registrato proprio come nelle sitcom americane ma non ho mai sentito altro che il ronzio delle mosche egiziane. Questi animatori sono naturalmente maschi e femmine, i primi si occupano di pubblicizzare le serate nei vari locali spacciandole come imperdibili e fantasmagoriche. Le sponsorizzano nei momenti peggiori tipo quando sei tra il primo e il secondo e l’ultimo desiderio che hai è che uno con la faccia da pirla ti dica CIAO TI ASPETTIAMO STASERA ALL’ARENA mentre hai un baffo di sugo sul mento, un frammento di prezzemolo tra gli incisivi o un rutto a tre quarti. Le donne invece si occupano dell’aquagym in piscina. Ce n’era una con un naso che non finiva più, con il classico fisico da taglia 40 e l’espressioni facciali e gestuali prese in blocco dal manuale del perfetto animatore da villaggio turistico. Tutto fasullo, tutto tutto tutto. Penso che questa fosse la parte peggiore del soggiorno, forse con un altro tipo di persona sarebbe stato diverso ma con queste facce io non posso dire altro che male. Lo sentivi che per loro eri una merdina che viveva con l’all inclusive, l’italiano medio con il miraggio del mar rosso e pochi soldi in tasca. Tanto è vero che con i russi avevano un atteggiamento del tutto diverso, sapendo bene che quelli problemi di soldi non ne hanno di sicuro, che gli basta fare due esercizi in piscina, bersi 3 birre in mezzora corrette coL j&B e sputtanarsi tutti i soldi nei ristoranti di lusso alla faccia di noi italianucci che mangiavamo al self service del Coral, perché compreso nel prezzo del pacchetto.
Del Domina mi è piaciuta tantissimo la presenza di fauna di vario genere, dai passerotti al tavolo della colazione, alle tortore, ai gatti curatissimi e chissà perché tutti maschi, ai gechi. Molto meno bella la blatta nella mia camera che fortunatamente si è fatta viva solo l’ultima notte per i saluti finali. Il verde è una cosa meravigliosa così come le numerose villette (in quanto se si ha la possibilità si può comprare un’abitazione all’interno del villaggio) e il personale indigeno in blocco. Tutti educati e cortesissimi. Sicuramente ci tornerei.
L’unico grossissimo neo (insieme all’animazione) è il cibo servito al ristorante principale. Prima di partire avevo fatto il classico salto su tripadvisor per i commenti della gente che aveva soggiornato al Domina e avevo letto numerosissimi pareri negativi sul cibo ma essendo molto scettica e molto San Tommaso quando si parla di ristoranti e affini sono partita con la convinzione che avrei comunque mangiato bene. Non è andata così. Il cibo è internazionale alla massima potenza, non c’è NIENTE di locale, etnico o indigeno. Perciò il massimo per l’italiano che muore senza il suo piatto quotidiano di pasta al pomodoro e il minimo per chi ritiene che sia necessario mangiare i prodotti e le ricette tipiche del luogo visto che per il resto dell’anno mangi sempre le solite cose. Delusione e anche malessere fisico esploso in una intossicazione alimentare bella pesante che sta andando avanti da una settimana. Praticamente sono stata male dal 3 giorno sino all’ultimo. Mi ero rotta di mangiare sempre riso in bianco, patata, spezzatino, pollo, verdure e formaggio insapore. Alla fine dopo due giorni mi sono ridotta a mangiare pane e dolci (PARADISIACI SIA L’UNO CHE GLI ALTRI) perché il mio stomaco rifiutava tutto il resto. Le ultime due sere sono andata di pizza e pazienza per i soldi spesi. La colazione invece è superba. Non manca niente (volendo fare i cattivi mancavano le frittelle con il cioccolato fuso, presenti invece in Tunisia), uova in tutti i modi, omelette, paste, pane, yoghurt, cornflakes, cereali, frutta, salsicce, marmellate, burro e affettati. Tirando le somme quindi un villaggio che merita sino a un certo punto. Il mare sicuramente è al primo posto e nel Diving troverete tutto l’occorrente per lo snorkeling, dalle maschere, ai boccagli, alle pinne, alle mute e ai giubbotti salvagente.

1 sentenze:

Anonimo ha detto...

Ma quanto si paga nei risto a la carte....????

 

La finestra sul cortile Copyright © 2011 - |- Template created by O Pregador - |- Powered by Blogger Templates