lunedì 15 giugno 2009

1 Domenica al Mare...



Domenica, giornata di mare. Situazione organizzata già da tempo con un occhio sempre infognato su http://www.ilmeteo.it/.

Previsioni: sole bomba, 25 gradi, assenza totale di vento.

Alle 9 in punto sono in macchina con l'astuzia di chi si muove per tempo prima che i biddai, la famiglia numerosa con i cestini per il pranzo, la coppia anziana, giovane, media, scalcinata ecc.. ecc... potessero iniziare il loro primo grande esodo in spiaggia.

Parcheggio tranquillo, solito posto strategico e via in spiaggia, previo acquisto delle immancabili quanto inutili riviste da pettegolezzo.

Ecco la spiaggia: il mio umore ha iniziato a precipitare esattamente alla vista di:

a) folla disumana di gente liberamente e anarchicamente stanziata, se non proprio spiaggiata, in prossimità del mare...che poi sarebbe il mio posto ideale, quei 4 metri di distanza dal bagnoasciuga sono esattamente perfetti per non bollire di caldo, non dover fare la gimcana tra corpi sudaticci, donne appollaiate su brandine, sdraie, secchielli, bambini sparsi e uomini col giornale aperto.

b) una discarica a cielo aperto. C'era più aliga (= immondezza) in spiaggia che nei cassonetti: bottiglie, cartacce, cicche, pacchetti di sigarette...di tutto. Penso di essere la persona più schizzinosa al mondo e non so cosa ho dovuto fare per far incastrare il mio telo mare nell'unico ritaglietto di spiaggia quasi pulito. Ho anche scelto il posto sbagliato ma questo l'ho capito quando ormai era tardi.

La la la la...firulì firulà...spalmiamoci la cremina di qua e di là..(cosa che detesto fare perchè poi mi sento come una teglia imburrata) e poi giù a godersi il sole

Ecco che iniziano i problemi:

- La donna con cellulare alle mie spalle. Dovrei dire il donnone seduto su una seggiola che a malapena la conteneva e che per noia ha iniziato la telefonata del secolo. Ora io non so se un figlio, un nipote, una persona che vedrei bene ai lavori forzati, le ha messo nel cel la promozione dei minuti gratis, so solo che dalle 9.20 alle 11.20 è stata a sbraitare al telefono, a chiedere come sta Sharon (oh my god!), se Ciro sta lavorando, del cugino monopalla e della salute pubblica..A un tono di voce altissimo e costante. Una cosa fuori di testa. A un certo punto chiude e con un cuscinetto se ne va verso il mare con l'intenzione di sciacquarsi i tronchi varicosi che sorreggevano le sue filiforme membra ma GUARDA CASO c'era vento, acqua gelida appena svagonata dall'Antardide e la tizia si è scoraggiata perciò eccola di nuovo al telefono.

- Le due prostitute moldave davanti a me. Una in topless, l'altra più pudica. Ora...io non credo di aver mai visto un topless più orrendo di quello che avevo davanti. Che poi dico, già stare con la zinna al vento non si usa più dal lontano 89 ma poi almeno te lo potessi permettere dio santo. Due protuberanze senza forza di gravita, vuote e in ordine sparso...una cosa che non ha gradito neanche l'uomo anziano con lo slip sformato degli azzurri 90 poco contenitivo e con la palla sfuggente. Le due donne sono poi state raggiunte dal pappone più pappone in persona: l'uomo con i denti alterni, nel senso che ne aveva uno sì e uno no e come se non bastasse sorrideva perciò vuoi o non vuoi non potevi fare a meno di godere della vista di un cimitero di lapidi a due metri da te.

- Il bambino lasciato incustodito. A un certo punto c'è la classica scena madre della tragedia condivisa. Il bambino perso e il genitore che acchiappa ogni ragazzino sul bagnoasciuga per rivoltarlo e capire se è il suo. Una donna, penso la madre o la zia, ha avuto seri dubbi sull'identità di un ragazzino che poi non si è rivelato il suo ma solo perchè poi il consorte ha trovato quello giusto due metri più indietro. Ma come caspita è possibile non riconoscere tuo figlio? va beh che per me appartengono tutti alla stessa categoria di mostrume puzzolente ma non avevo mai creduto che una che si è presa la briga di farsi stappare il ventre da una presenza ingombrante e lunga 9 mesi non sapesse neanche risalire all'identità del figlio. Comunque...alla fine la sgridata del baffuto padre si è sentita sino all'entroterra credo.
Alla fine non potendo leggere, dormire, fare il bagno me ne sono andata via...per affrontare l'ultimo passo nella realizzazione della domenica da incubo: il traffico del mezzogiorno.
Ma questa è un'altra storia..

1 sentenze:

AndreA ha detto...

Ecco perchè la domenica non vado al mare... salvo poi, incappare in personaggi particolari anche nel bel mezzo della settimana ... ma questo lo sai già!! :-DDDD


A presto!! :-)

 

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