venerdì 19 giugno 2009

1 La Pochezza delle Riviste Italiane


Ciclicamente sento la necessità di frugare le edicole alla vana ricerca della Rivista Perfetta o semplicemente mi viene la curiosità di dare una seconda, terza, quarta chance alle storiche riviste del panorama (ahia che brutta parola che ispira immagini di giornalacci schiavi e servili di un servilismo austro-ungarico) italiano.
Sarà perchè sono una vera nostalgica dei grandi settimanali di un tempo, quelli che non mancavano mai a casa mia o che finivano tra le mie mani di adolescente curiosa dopo essere passati sotto gli occhi dell'intera famiglia. Mi riferisco soprattutto a Gente (ai tempi diretto discretamente da Sandro Mayer), Oggi (di cui rimane ancora adesso la mitica copertina bianca ma solo quella ahimè) e Sorrisi e Canzoni del sempre lodato Gigi Vesigna.
Erano riviste belle da guardare, con tanto testo e tanti servizi, reportage, esclusive e poco gossip. Il pettegolezzo e i pruriti sessuali erano nelle sapienti e trasgressive mani di Novella 2000 ed Eva Tremila..settimanali che vivevano dei veri e propri boom con i primi caldi, i primi topless, le celluliti e i genitali in bella mostra, coperti da bollino solo sulla copertina. Ora Novella 2000 è nelle mani di Candida Morvillo che uno, io per prima, si domanda da quale letto è saltata fuori, da quale corso di università per corrispondenza, da quale scuola serale. Poi torno indietro con la mente e mi ricordo le sue abominevoli apparizioni di grande spessore intellettuale alla corte di Canino in Cronache Marziane tra un uomo nudo e un transgender. La Morvillo è direttore di una rivista che è tutta foto, per altro bruttine, incasinata, con testi ridotti a zero e con didascalie di accompagnamento alle immagini scritte forse da Madame Bovary. Uno scempio al prezzo di 1 euro e più. I nudi sono falsi nudi visto che è tutto coperto..a che pro definirsi all'avanguardia se si è finiti ad autocensurarsi e a far apparire i numeri degli anni 80, 90 come dei giornali da case d'appuntamento o alberghi ad ore? misteri italiani.
Per quel che riguarda Oggi e Gente c'era del sano piacere nel leggere le nuove disavventure della principessa Diana, nell'osservare con una punta di imbarazzo e raccapriccio gli alluci succhiati da Ducret, nell'apprendere le sconcertanti rivelazioni di madri che erano in comunicazione con i figli defunti. C'era la politica, la cronaca e gli articoli leggeri. Sfogliando ora queste 2 colonne portanti dell'editoria del nostro Paese mi vengono i brividi: tutte immagini, poco testo, nessuna differenza rispetto alle altre 10 riviste gossipare presenti in edicola. Unica differenza: il prezzo. Quelle un onesto euro, Oggi e Gente 2 euro. La miseria!
Poi c'era Tutto, un mensile che mi manca come l'acqua all'assettato: musica, cinema, spettacolo, psicologia, società, reportage...tutto quello che poteva desiderare un adolescente in fase puberale. Morto perchè non vendeva più come prima.
Passo in edicola e vedo tanti settimanali, tanti da farti venire il mal di testa. Si presentano tutti uguali, hanno copertine non con i reali di Inghilterra o con personaggi importanti dello spettacolo, ma con i famosissimi protagonisti del Grande Fratello e di Uomini e Donne..pensate che sull'ultimo numero di Dipiù scopriamo che Marcello dell'ultimo Gf potrà farsi fare un ponte dentale con i soldi "guadagnati" grazie alle serate in discoteca. Non potevamo vivere senza questo importantissimo scoop.
Caro Sandro Mayer ma come fai dopo 20 anni e più passati a dirigere un buon giornale come Gente a smerciare roba scadente come quella che proponi ogni settimana al tuo fedele pubblico di lettori interessato agli ultimi istanti di vita di Padre Pio ma che non disdegna una ravanata al racconto a puntate dell'esperienza carceraria di Fabrizio Corona? per non parlare del botta e risposta tra due personaggi che si mandano lettere, tratte più che altro da qualche canovaccio di Harmony e soprattutto scritte dalla stessa mano. Ti perdono solo perchè hai perlomeno la compiacenza di far pagare 1 euro queste 4 pagine buone per una lettura poco impegnativa sul trono sul quale tutti noi quotidianamente apponiamo il nostro fondoschiena.
Ultima critica, forse la più sentita e sprezzante per Sorrisi e Canzoni. Io non so chi abbia avuto la geniale idea di mettere a capo del settimanale più venduto da sempre in Italia il super presenzialista non che opinionista di reality e gossip chiamato Alfonso Signorini. Anche lui ha una carriera molto lontana dal giornalismo, leggo che è stato insegnante non so più se alle elementari o alle medie. Diciamo che è noto ai più più che altro per le sue gossipate sul divano della Toffanin e sulla poltrona del Gf da dove esternava in modo anche piuttosto veemente lezioni di bon ton e savoir faire se non proprio di morale. Il che dovrebbe preoccupare un po' tutti.
Sorrisi e Canzoni era il giornale super partes nonostante già all'epoca fosse di proprietà dei Berluscones. Non era così prepotentemente schierato sul fronte Mediaset, lasciando alla Rai uno spazio ridicolo spesso corredato di critiche superflue lasciate più che altro alle penne indignate dei lettori. Non credo che si possa dirigere un giornale se in qualche modo le tue preferenza pendono pericolosamente da una parte e quando il tuo onorario dipende anche dalle tue settimanali ospitate esclusivamente sulle reti mediaset. Come non parlare poi dei Magnifici 7, che sarebbero poi i direttori dei principali tg italiani che danno il loro SI o il loro NO su questioni politiche, sociali o di semplice attualità. Sin troppo facile notare come i giornalisti di sinistra o perlomeno neutrali siano sempre in nettissima minoranza. Un po' lo specchio della situazione attuale del paese, delle televisioni e della carta stampata.
Sorrisi e Canzoni ormai è strapieno di pubblicità e dedica uno spazio esorbitante alla guida dei programmi televisivi che occupa più della metà del giornale stesso.
Io mi sto stufando di comprarlo, in realtà lo faccio solo per mera abitudine e con la speranza ridicola di questi tempi che un domani non troppo lontano il mio settimanale del cuore venga affidato ad un nuovo Gigi Vesigna, direttore di grandissimo spessore intellettuale e di enorme inventiva oltre che dotato di una sensibilità tutta particolare nell'individuare e centrare i temi preferiti dai suoi lettori.
Ultimo consiglio spassionato: l'unica rivista leggibile, economica e molto ben fatta è Vanity Fair. Divertente, attenta, giovane, completa e elegante...e soprattutto con un prezzo ragionevole e motivato da contenuti sempre interessanti e al passo coi tempi.

1 sentenze:

AndreA ha detto...

Io ho smesso di comprare giornali...

Visto che si tratta di quel tipo di giornali, credo non perdo nulla!!

Concordo in pieno col pensiero su TUTTO, era davvero un bel giornale.

Un abbraccio, a presto! :-)

 

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