mercoledì 15 settembre 2010

0 Recensione W la Foca (1982)

Cosa si può dire di questa trucida pellicola? Per il momento mi pento e mi dolgo di aver perso un’ora e mezza davanti allo schermo a vedere Lory Del Santo ventenne alle prese con superdotati, microdotati, vecchi maiali, dottori col chiodo fisso del sesso e culi in bella mostra.

Le battute poi si sprecano, ovviamente a base di sesso e affini. Inutile dire che non fanno ridere così come le gag, innumerevoli e prive di un filo logico.

La trama non esiste. L’unica certezza che abbiamo è che al centro di tutto c’è l’infermiera Andrea, vincitrice di una foca ad un concorso di bellezza. Il resto è fine a se stesso.

Al momento della sua uscita nelle sale, il film fu non solo vietato ai minori di 18 anni (e questo sì che fa ridere) ma addirittura tolto dalla circolazione dopo sole due settimane. Esagerazione all’italiana visto che nel film non c’è niente di simile ad un amplesso o ad un nudo integrale. Al massimo qualche tetta al vento e qualche culo. Niente di scandaloso.

E’ solo un film stupido molto al di sotto delle varie pellicole di Banfi, Barbara Bouchet e Gloria Guida, che già erano da prendere e buttare. Qui siamo all’antitesi del cinema ma anche della commedia all’italiana che perlomeno offriva delle trame, deboli ma pur sempre trame con un inizio e una fine. Leggo che è stato persino presentato al Festival di Venezia nel 2004. Questo fatto mi dà quasi la certezza di non capire un tubo di cinema.

Voto: 3 

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