domenica 5 settembre 2010

0 Dylan Dog 158. Nato per uccidere

Soggetto e sceneggiatura: Pasquale Ruju

Disegni: Maurizio di Vincenzo

Trama: Chris e Ginger Mord (che fantasia signore e signori!!!) sono una coppia specializzata in furti e rapine con una “sana” propensione per l’omicidio. Un giorno Ginger decide di farla finita con questa vitaccia di sangue e inseguimenti e scappa con l’ultimo malloppo dirigendosi verso il nostro Indagatore dell’Incubo a cui rivela degli interessanti retroscena, come per esempio l’esistenza di uno strano personaggio chiamato Number, un vecchio amico di Chris. Number in realtà non è umano, è un essere appartenente alle leggende metropolitane e al mondo del sovrannaturale, è colui che fa quadrare i conti con la morte: quando si muore troppo poco, arriva lui e stringe un patto con un assassino in modo da far quadrare di nuovo il bilancio tra vivi e morti. Ginger ha bisogno di Dylan per salvarsi da Chris, pronto a farle la pelle dopo il voltafaccia della donna. Dopo una serie di indagini, Dylan riesce a scoprire come sia possibile che Chris Mord riesca sempre a sfuggire alla polizia: l’uomo ha una talpa dentro Scotland Yard…

Commento: l’albo che avete sotto mano non si può catalogare nel genere horror in quanto si tratta di un racconto ordinario di matrice poliziesca. Quasi nessun accenno al sovrannaturale. Tutto reale, banale e già visto in molti film di serie B. Un albo privo di senso, ben disegnato per carità, ma comunque privo di pathos. I personaggi, come spesso accade, sono stereotipati all’inverosimile e i momenti che nelle intenzioni dello sceneggiatore dovrebbero risultare drammatici sono in realtà molto melensi. I colpi di scena non esistono, tutto già previsto anche senza avere una sfera di cristallo o un particolare intuito. Decisamente sottotono.

Voto: 5  

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