lunedì 30 novembre 2009

0 Ad un passo dal Natale

Il freddo sembrava non arrivare più nella mia città battuta dai venti 365 giorni all’anno. Oggi poi ad un sospiro da Dicembre ecco che le temperature si sono improvvisamente abbassate. Sarebbe una cosa fantastica se non avessi queste bolle in fase embrionale all’altezza delle caviglie. Domani so già che faranno cucù dopo un’intera giornata ad alimentarsi all’interno delle mie nuove scarpe in ecopelle. 39 euro e due bolle in omaggio. Un vero affare.

Stamattina poi sono scappata a casa dopo un’ora di lezione per via di un vecchio jeans cinese che mi stava segando in due la pancia a causa della misura non proprio confortevole e beh..della pancia. Questo mi ha insegnato una cosa: “se vedi un capo d’abbigliamento nel tuo armadio che sopravvive imperterrito di stagione in stagione e di anno in anno senza che tu lo indossi mai, significa che alla base c’era una forte motivazione”. Stamattina l’ho scoperta.

Tra pochi giorni parto per i Mercatini di Natale. Un viaggio nato un po’ per caso e un po’ perchè quest’anno mi gira così. Ho voglia e bisogno di un Natale che si rispetti dopo un paio d’anni in cui lo Spirito Natalizio era uscito con la scusa delle sigarette per poi non tornare più. Ho deciso che se il Natale non viene da me sarò io ad andare da lui e quindi vai di:

-viaggio dell’Immacolata

-download di film di argomento natalizio, con molta melassa e poca sostanza

-acquisto di speciali Disney di Natale

-ascolto forsennato di canzoni natalizie

-seria intenzione di acquisto das per creare lavoretti di matrice natalizia

Tutto ciò potrebbe essere considerato veramente triste nonchè privo di senso ma per me è un po’ come rincorrere la scia di una cometa che continuo a vedere nonostante intorno a me nessuno ci creda più.

Prossimi propositi:

-vedere Christmas Carol

-comprare una chitarra

giovedì 26 novembre 2009

0 X Factor. Pagelle 12 puntata

Prima Manche

Silver Sunday Morning: partiamo dal presupposto che non dovrebbe essere qui e che Morgan lo sta gasando in un modo francamente scandaloso, ma CAZZO è POSSIBILE CHE ABBIA PURE SCIPPATO LA CANZONE A MARCO? Comunque cercherò di essere obiettiva per quanto posso. L’esibizione viene preceduta dalla voce di Asia Argento che pare abbia definitivamente chiarito i suoi dissapori con Morgan. L’intonazione di Silver anche questa settimana si è presa una vacanza e se vogliamo pure il suo inglese può andare a braccetto con quello barbaricino di Giuliano che ha però come contrappeso una gran voce. La sua performance è sotto tono, bruttina e poco convincente. Ha buttato via, come al solito, un fiore all’occhiello di brano. Tutti lì in giuria sottolineano il coraggio di Ciuffone ma di che coraggio parliamo? forse quello di ripresentarsi in pubblico dopo la becera figura dell’ultimo serale? Ma mi faccia il piacere! Stonato.Voto 5

Yavanna Meravigliosa Creatura: ecco di nuovo una canzone della Nannini per le fate di Avalon. Ma non sarà che la Gianna è Fantasy e non lo sapevamo? fatto sta che il brano ci piace assai. Nelle strofe iniziali le voci arzigogolano talmente tanto da ricordarmi la voce femminile dei Cavalieri del Re, ma l’effetto non è male. L’intonazione c’è tutta. La parte rockeggiante trova Anita, Letizia e Virginia in forma smagliante. Emanano positività a chili. Devo dire che mi hanno stupito tantissimo visto che non c’è stata neanche una minima sbavatura a livello tecnico. Nessun appunto da fare e se la gente le manda in nomination non capisce veramente un cazzo. Meravigliose creature. Voto 7,5

Giuliano Stand By Me: classicissimo brano per il mio conterraneo. Beh stavolta non può e ribadisco NON PUò toppare. Invece sono dolori. La voce è chiusa, non riesce a dispiegarsi. E’ sempre contratta, senza colore. Secondo me ha un grosso problema a livello di palcoscenico. Detto in italiano si caga addosso. Qualcosa di buono lo si trova anche, ma è sempre annacquato da un inizio sottotono. Diciamo che si riprende da metà in poi. Il primo sardo senza palle. Inconsistente. Voto 6--

Marco Back in Black: penso sia la prima volta che si ascolta una cover degli AC DC in un talent all’italiana. Marco, ormai lasciato a navigare da solo, ci comunica la sua solita anima folle e devo dire che la sua voce non fa rimpiangere per niente Brian Johnson, leader degli AC. Praticamente in soli due minuti ha condensato un live da grande star. Monumentale. Voto 10

Seconda Manche (accompagnamento con Pianoforte)

Marco Senza Fine: un altro tuffo nel passato, un altro giro di valzer sul solco di un vecchio vinile, un vinile di classe. Di bianco vestito rivoluziona un brano intramontabile. Pare di essere seduti in un fumoso locale americano dove si ascolta solo jazz, con accanto la propria metà e dita intrecciate accanto ad una candela accesa. La classe decisamente non è acqua e questo è un FUORICLASSE da esportare non solo all’estero ma anche in un’altra galassia.Voto 10

Giuliano Quando: classicone di Pino Daniele. Questo è un brano che BISOGNA interpretare più che cantare. Vediamo se ce la facciamo stavolta. L’inizio è un po’ da schiaffo in viso più che da carezza. La rende un po’ violenta nei toni mentre è il classico brano da sfiorare con la voce più che da mazziare in questo modo. Non sono convinta del risultato finale, come al solito quando si tratta di Giuliano. Voto 6

Yavanna Orinoco Flow: benvenuti nell’universo celtico di Enia. Siete contenti? io personalmente no. L’esibizione è solo una fotocopia della versione originale e non è certo cosa buona. Che dire? intonate, ci stanno dentro di brutto ma a me in questo caso non fanno alzare il famoso pelo. Anonime. Voto 6.

Silver Un Piccolo Aiuto: io questo brano non lo conosco quindi mi esimo da qualsiasi commento. Mi limito a dire che sicuramente Silver canta meglio adesso rispetto alla pessima esibizione della prima manche.

 

Terza Manche (inedito)

Giuliano Ruvido: parte del testo è sua. Melodia molto easy, orecchiabile. Una giusta via di mezzo tra Ramazzotti vecchia scuola e Marco Carta. La voce finalmente si sposa perfettamente con il brano, sarà perchè gliel’hanno cucito addosso, perciò sarebbe stato assurdo il contrario. Il pezzo in sè e per sè ricorda molto l’estate e c’è da scommetterci che sarà un successo radiofonico. A me non è dispiaciuto per niente. Voto 7

Silver Fuori c’è il Sole: il testo è suo. Ormai è ufficiale che Silver in realtà sia figlio di terzo letto di Gianni Morandi. Tutto ricorda i brani vecchi e nuovi del Giannone nazionale, dal fischietto alla semplicità del testo. A me non sembra per niente un brano giovane ma anzi mi sembra una roba da Jovanotti sessantenne. Proprio brutta. Decisamente brutta. Voto 5

 

Yavanna Una Donna Migliore: il pezzo non è loro, visto che non sono state giudicate ancora mature per il mercato discografico. Ricorda tantissimo le canzoni autoriali italiane anni 80. Le sonorità non sono malaccio, il testo invece è brutto, inutile negarlo. Infatti è opera di Tony Maiello e ho detto tutto. Devo dire però che l’inciso entra in circolo quasi subito. Viene sicuramente voglia di riascoltarlo. Promosse ma con un briciolo di riserva. Voto 6,5

 

Marco Dove si Vola: strofa iniziale molto bella, inciso deludentissimo. Persino lo special non aggiunge niente ad un brano che spreca un po’ troppo il talento e le potenzialità di Marco. Classico testo su un amore in crisi, poco originale. La melodia è quanto di più commerciale esista, quasi un preludio alla futura esperienza sanremese di Marco. Dico la verità non mi è piaciuto. Voto 6

A rischio eliminazione Silver e Yavanna

Eliminato SILVER

p.s: era anche ora 

   

 

 

 

 

 

 

     

 

giovedì 19 novembre 2009

0 Aghi di abete

Caminetto acceso, calore umano tra profumo di aghi d’abete,

era dicembre e la tua risata forte risuonava di echi eterni, di eterno buonumore.

Viso largo di schiettezza naturale, la guardavi come si guarda chi ti appartiene da un solo istante,

come un regalo che chissà perchè pensavi di non meritare.

Me la ricordo così: seni pieni ed arroganti, un neo di bellezza volgare e una spudorata voglia di piacere.

Dietro quegli occhiali, tua moglie.  Tua moglie per 40 anni.

40 calendari consumati tra risate, sesso, parenti e lusso. E poi una figlia. 

Tua figlia cos’era se non un onesto compromesso tra la tua risata tuonante e l’ostinato broncio di sfida di quella femmina che ti trovavi ogni notte nel letto?

Ridevi e parlavi forte, ridevi con un braccio intorno ai fianchi di tua moglie e l’altro ad accarezzare la guancia contratta di tua figlia. Ridevi con quella risata che sembrava non spegnersi mai.

Per me era un’ovvietà come la messa alla Domenica. Invece aveva una fottuta data di scadenza quel gran fracasso che faceva tintinnare i bicchieri buoni.

La femmina che girava nuda e maliziosa per i corridoi di casa tua non c’è più.

Persino la tua adorata e ingrata figlia per cui ti eri spremuto sino all’ultima stilla di sangue ha portato via il suo pancione di gravidanza inaspettata.

Perchè mi chiedo?

Perchè eri diventato una dannata lagna, così raccontano quei parenti che hai ingrassato per anni con carne di prima scelta e brocche di vino delle migliori vigne. Quelli che si sbracavano sul tuo divano a ricordare il passato, prendendoti un po’ in giro perchè fesso lo sei sempre stato, ma un fesso simpatico. Quello buono, quello che se si incazzava faceva ridere tutti e non spaventava nessuno nonostante la mole da marcantonio. 

Sono andate via con valigie fatte in fretta ma forse ragionate.

Hai perso la ragione. Ora Ti chiamano pazzo perchè hai minacciato di ucciderti, perchè hai urlato il tuo dolore ad una casa che si andava svuotando troppo in fretta.

Siedi su una sedia proprio al centro del tuo soggiorno. Sei vestito con l’abito buono. La cravatta annodata male, i pantaloni un po’ sgualciti e una rosa finta in mano. Le spalle sono un po’ curve e il tuo viso largo si è ridotto ad una maschera di Pierrot con lacrime nuove su un viso vecchio.

Ti chiamano pazzo perchè hai amato. Ora che l’amore è solo il fantasma di un seno nudo,

ora che Dicembre non è più profumo di aghi di abete ma solo un altro calendario pronto da stracciare

ora

ti cade il fiore dalla mano

e

ascolti gli echi di quell’ultima risata

 

  

 

mercoledì 18 novembre 2009

0 X-Factor. Pagelle Undicesima Puntata

Prima Manche

Giuliano Mi Ritorni In Mente: uno dei brani più significativi di Battisti, speriamo non venga banalizzato. Sulle immagini di una giovanissima Claudia Mori che stasera potrà essere contenta della produzione, sentiamo la solita voce graffiante del piccolo sardo. Mi pare sia andato meglio in prova. Niente per cui strapparsi i capelli, direi un’onesta esibizione per il matrimonio di un amico. Avrei preferito una delicatezza maggiore nel prendere in mano un brano di questo tenore, non mi è piaciuta questa grande esplosione di energia per un brano che ha un testo abbastanza straziante nella descrizione del ricordo amaro di un amore finito. L’ha cantata senza sentimento, senza passione. Un timbro interessante non accompagnato da un talento eccezionale. Sprecone. Voto 5

Silver Space Oddity: canzone difficile e non immediata per il Ghiaccio. David Bowie che anticipa lo sbarco sulla Luna con un brano veramente eccezionale. Un astronauta che guarda la Terra dallo spazio più profondo, accompagnato da un’immensa solitudine. Silver ci mette l’intenzione ma la voce continua a fregarlo. L’intonazione per l’ennesima volta è un inutile utopia. Dimentica persino le parole. Non so come giudicarlo, credo che a questo punto sia l’anello più debole rispetto ai suoi compagni di ventura. A meno di potenzialità nascoste, ma veramente nascoste bene, io non credo meriti la finale. Sopravvalutato. Voto 5

Yavanna Never Ending Story: questa è una delle canzoni che più mi hanno fatto sognare quando ero piccola, penso di aver visto La Storia Infinita almeno 20 volte. Brano fantasy per le mie fate. Per la prima volta molte parti da soliste, con miracolosa assenza di imprecisioni da parte di Letizia. Un po’ meno bene nelle armonizzazioni ma sempre molto gradevoli. Devo dire che l’arrangiamento non mi ha convinto tantissimo, ma forse il problema più grande è che questo brano era troppo nelle loro potenziali corde, diciamo nelle loro corde ideali o idealizzate. Meglio in generi diversi da quello a cui si sentono più vicine. Il mio parere è che dovrebbero mettere il loro mondo musicale e stilistico in qualcosa che non è immediatamente riconducibile al fantasy. Piatte. Voto 6

Paola Estate: brano celeberrimo dei Negramaro per la brava Paola. Prima critica: non si possono reinterpretare i pezzi di questo gruppo che viaggia già in direzione originale da solo con la fantastica voce di Giuliano Sangiorgi. Tutto questo si avverte nella inevitabile interpretazione brutta fotocopia che ne viene fuori. Poteva fare diversamente? direi di no. Per me stanno sprecando un talento e una grande voce. Non le do colpe perchè quando ti danno una missione priva di senso ma obbligatoria fai il bravo soldatino e fai quello che puoi, soprattutto con brani impossibili da leggere in chiavi diverse da quella originale. Svalutata. Voto 5,5

Marco Kiss: brano super ritmato di Prince. Diciamo compito facilissimo per Marco visto che i loro registri vocali sono praticamente identici. Tutto viene fuori così come te l’aspetti: precisione, follia, trasgressione. Già pronto per il solco di un cd o per quei 3,5 mega byte di traccia mp3. Viaggia sul velluto e si avvia a passi da gigante verso la finalissima. Il suo timbro vocale è unico in Italia, ha carattere, carisma e follia. Non è catalogabile in niente di già visto o sentito. Speriamo non venga svenduto per un piatto di lenticchie. Patinato. Voto 8

A rischio eliminazione Paola

Seconda Manche

Marco Il Nostro Concerto: brano di classe anche se un po’ vetusto. Sembra che ormai Marco non si lamenti più di cantare pezzi che non conosce, forse ha capito il senso della cosa: più sperimenti più vinci. Era ora che capisse che non siamo ad una succursale di Amici. La sua interpretazione è davvero perfetta, sentita ed emozionante. Dallo sguardo e dalla intensità della performance si capisce che il brano l’ha emozionato quasi quanto ha emozionato noi. Poliedrico. Voto 9

Yavanna Pazza Idea: brano poco fantasy per le Yavanne, anzi decisamente carnale. Grandi ansimi e molta molta sostanza da parte di tutte e tre. Sono decisamente dentro il pezzo dall’inizio alla fine, compreso l’interludio arabeggiante dove mostrano ancora di più il loro lato più sensuale. Che botta! Sorprendenti, originali e fuori dai loro soliti schemi. Panterone. Voto 7,5

Silver La Donna Cannone: uno dei brani più belli della musica italiana. Un po’ sprecato per Silver, ma le ghiaccioline potrebbero uccidermi in questo momento perciò aspetto almeno l’esibizione prima di demolirlo. Attimi di panico quando l’orchestra va da sola senza che Silver si decida a spiccicare verbo. Dimenticato il testo? ahia, gravissimo buco nell’acqua. L’emozione forse è troppa, mantiene le guance rosse dal vuoto cosmico in cui è precipitato sino a quando esce di scena con le lacrime agli occhi. Se passa il turno penso che sarebbe un’ingiustizia spaziale checchè ne dica Morgan con le sue sviolinate. Smemorino. Voto 1

Giuliano Angel: il brano più inflazionato dell’ex Take That. Stavolta sembra più convincente anche se dà sempre l’impressione di non avere la più pallida idea di cosa dica il testo che sta cantando, troppo preso dal fare il piacione con la voce. Comunque ha cantato bene e con la giusta intenzione. Precisino. Voto 6,5

 

A rischio eliminazione le Yavanna 

 

Eliminata PAOLA  

 

 

0 Dylan Dog 155. La Nuova Stirpe

SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Pasquale Ruju

DISEGNI: Corrado Roi

TRAMA: Southern Uplands, Scozia. Una donna alla guida della sua macchina scappa da misteriosi inseguitori che riescono a spingerla fuori strada. Nell’urto si salvano sia lei che Seth, il suo bambino. Gli uomini invece vengono eliminati da un essere orrendo dalle fattezze non umane. Londra: Bloch e Dylan si trovano sulla scena di un orrendo delitto che vede come vittima una ballerina spogliarellista, uccisa da una martellata e poi appesa al muro con dei chiodi di legno. L’omicidio ricorda lo schema seguito dal reverendo Blacklaw, evaso pochi giorni prima. L’uomo che si definisce servo oscuro del Signore era stato messo fuori gioco dallo stesso Indagatore dell’Incubo durante il suo ultimo tentativo di “penitenza” su un peccatore. Dylan si trova quindi in pericolo.

Nel frattempo quest’ultimo riceve la visita della donna scampata all’incidente automobilistico. Si tratta di Patricia, una vecchia amica d’infanzia di Dylan che ha dato alla luce uno strano bambino frutto di una inseminazione artificiale. La donna, durante il periodo post partum, veniva continuamente imbottita di pillole che non le permettevano di capire cosa succedeva intorno a lei. Una notte scopre che in una delle stanze si sta celebrando uno strano rito intorno al corpo di suo figlio. A quel punto viene rapita insieme a Seth e rinchiusa in una stanzetta da cui riesce a scappare grazie ad un uomo che le promette protezione.

Intanto Dylan cerca di aiutarla nascondendo lei e il bambino in un luogo apparentemente sicuro. Purtroppo vengono trovati dagli inseguitori ma riescono ancora una volta a salvarsi grazie al prezioso intervento di un paramedico che li carica in ambulanza. Si tratta di un essere della stessa razza di Seth, i Daimonoi da sempre preda della setta degli Illuminati. Intanto il marito di Patricia, dato per morto, è invece vivo e pronto a portar via con sè la moglie e il figlio. Seth riconosce in lui il nemico e infatti si tratta del capo degli illuminati. Nella concitazione finale spunta fuori anche il reverendo assassino che finalmente muore sotto i colpi di pistola di Dylan.

COMMENTO: ecco l’ennesimo albo brutto, ultimo di una serie di albi pessimi. Non so neppure da dove iniziare per spiegare il mio giudizio non proprio positivo. Partiamo da un parere super soggettivo e molto suscettibile di giuste critiche: detesto i disegni di Roi. Sono incasinati, poco incisivi, nebulosi e caotici all’inverosimile. Ruju non ha certo il dono della fantasia e infatti qui è ampiamente dimostrato: una trama che fa acqua da tutte le parti e che mischia elementi già visti più e più volte. Simil vampiri, falsi reverendi che uccidono per volere di Dio, creature che sono brutte fuori e belle dentro, uomini malvagi e scienza cattiva. Tutto già visto, già letto e già digerito. A volte penso che il meglio di Dylan Dog si sia già visto ed è un po’ come l’amore: all’inizio bellissimo, stimolante e nuovo, poi subentra l’abitudine. Dopo tanti numeri sotto lo zero sarebbe ora di rialzare la media, difficile ma auspicabile.

VOTO: 4  

martedì 17 novembre 2009

0 Torno a Prenderti

Un piccolo romanzo che non si può in realtà definire tale viste le dimensioni ridotte. Diciamo un racconto lungo che la Sperling ha furbamente trasformato in soldi spacciandolo per romanzo. Un libro insomma che si potrebbe tranquillamente leggere in due ore, sia per la brevità che per il contenuto concitato e rapido come una coltellata di un pazzo.

Abbiamo una donna, Em, che dopo la morte della sua bambina decide due cose: di iniziare a correre e di lasciare il suo inutile e vuoto marito. Correre è un mantra che la spinge fuori dal dolore, non sa perchè ha iniziato nè perchè lo fa ma sa che l’aiuta. Il marito naturalmente non capisce, come non ha mai capito la sua giovane moglie e lei lo lascia, lui accetta e lei sposta la sua corsa nell’isola di Duma Key, nella villa della sua famiglia di origine.

Nell’isola soggiorna anche un uomo di mezza età che ama portarsi dietro belle ragazze che a un certo punto spariscono misteriosamente. Em un giorno scopre il cadavere di una di queste “nipoti” che spunta fuori dal bagagliaio della macchina e da lì inizia il suo incubo. Una botta in testa e si risveglia legata ad una sedia in balia del pazzo. Appena lui si allontana, lei tenta di liberarsi e a prezzo di un dolore lancinante ci riesce. Da questo momento in poi inizia la sua vera corsa, quella più importante, la corsa della vita…

Questo racconto mi ha colpito non tanto per il nocciolo centrale della storia quanto per ciò che fa da cornice: il grande dolore di una perdita che ti fa reagire in modi che non sempre sono compresi e rispettati dalla gente, soprattutto da quella che in teoria ti dovrebbe volere più bene. La forza che ti si scatena dentro quando sei in una situazione da cui non sembra esserci via d’uscita, quella forza che ti fa pensare che tu ti rialzerai sempre, anche se sei piena di lividi dentro e fuori. E’ qualcosa che ti viene fuori solo quando il mondo che conosci ti ha respinto, solo quando la gente è convinta che fallirai. Quando arrivi a quel punto rimane il tuo istinto di sopravvivenza ed è quello che ti salva il culo. Il tema della corsa è estremamente importante, soprattutto quando inizialmente sembra la cosa più inutile del mondo. Alla fine si scopre che la corsa è tutto. Che quelle mattinate di sudore, di continuo movimento, erano solo il preludio e la preparazione di un progetto più grande.

Io la vita la vedo così. La piccola vaccata, la grande delusione, il gesto che non ti aspetti, la passione che ti nasce per una stronzata che interessa solo a te, la telefonata che non arriva, lo sgambetto di qualcuno, il pullman perso per un secondo, tutto ma proprio tutto porta sempre a qualcos’altro.

Niente accade per caso.

Questo racconto che probabilmente non aveva l’intento di far trapelare tutta sta filosofia, a me ha ispirato questi pensieri.

Il contenuto vero e proprio è poca cosa: il solito topos del pazzo assassino e del prigioniero che deve fuggire. Le battute finali meritano una buona valutazione perchè l’ansia sino a quel momento sotto lo zero, inizia a salire di qualche gradino senza mai raggiungere le vette di altri racconti o romanzi.

Se siete appassionati del Re, non potete evitare di comprarlo, se invece siete dei lettori estemporanei potrete facilmente scartarlo e acquistare per esempio il Gioco di Gerald, sicuramente un gioiello che ha molto in comune con Torno a Prenderti ma che gli è nettamente superiore sotto tutti i punti di vista.

Il mio voto è 6.

0 Noi che..abbiamo vissuto gli Anni 80

1. NOI CHE NATALE ERA LA PUBBLICITà DEI GIOCATTOLI DELLA GIOCHI PREZIOSI E IL SIMBOLO DI ITALIA UNO CON IL CAPPUCCIO DI BABBO NATALE

2. NOI CHE PRIMA DEL TG UNO NON C’ERA L’EREDITà MA L’ALMANACCO DEL GIORNO DOPO

3. NOI CHE LA DOMENICA SERA ERA DRIVE IN E I RAGAZZI DELLA TERZA C

4. NOI CHE LEGGEVAMO I FUMETTI DI BRACCIO DI FERRO, NONNA ABELARDA, PROVOLINO E GEPPO NEI PACCONI INCELLOFANATI

5. NOI CHE CI INCURIOSIVANO QUEI PACCHI MISTERIOSI CHE VENDEVANO IN EDICOLA E CHE I GENITORI CI DICEVANO CHE DENTRO AVEVANO ROBA PORNO

6. NOI CHE ESTATE AL MARE ERA WALK MAN, FREESBI, TAMBURELLI

7. NOI CHE CI GASAVAMO SE USCIVA LA CANZONE GIUSTA NEI JUKE BOX

8. NOI CHE AVEVAMO I JUKE BOX

9. NOI CHE SE IL NOSTRO COMPAGNO DI SCUOLA ERA DI FEBBRAIO, SICURO FACEVA LA FESTA DI COMPLEANNO IN MASCHERA

10. NOI CHE A CARNEVALE AVEVAMO PAURA DELLE BOMBOLETTE SPRAY

11. NOI CHE ALL’USCITA DI SCUOLA CI REGALAVANO GLI ALBUM DI FIGURINE

12. NOI CHE ABBIAMO CONOSCIUTO GERRY SCOTTI MAGRO E CON I CAPELLI

13. NOI CHE ALLE ELEMENTARI DOVEVAMO IMPARARE POESIE LUNGHISSIME A MEMORIA

14. NOI CHE LE MACCHINE ERANO TUTTE FIAT

15. NOI CHE NON DISTINGUEVAMO MAI TRA LA 126 E 127

16. NOI CHE DICEVAMO PRINZ TUA PERCHè PORTAVA UNA SFIGA PAZZESCA, SOPRATTUTTO VERDE

17. NOI CHE SE TI PASSAVANO LA SFIGA TE LA PRENDEVI A MORTE E TI DISPERAVI PERCHè NON C’ERA PIù NESSUNO A CUI PASSARLA

18. NOI CHE SE ROMPEVI UNO SPECCHIO FACEVI GIà TESTAMENTO

19. NOI CHE RETEQUATTRO ERA IL CANALE DELLE TELENOVELAS

20. NOI CHE CI LECCAVAMO I BAFFI CON LA FETTA DI TORTA DEL PRANZO è SERVITO

21. NOI CHE DOMENICA ALL’ORA DI PRANZO C’ERA SUPERCLASSIFICA SHOW

22. NOI CHE I FILM DELL’ORRORE ERANO PRESENTATI DALLO ZIO TIBIA SU ITALIA UNO

23. NOI CHE LA SIGLA DI BIM BUM BAM ERA SEMPRE A GARDALAND

24. NOI CHE USAVAMO LA CINTA EL CHARRO E CI SENTIVAMO FIGHI A PRESCINDERE

25. NOI CHE I CAPELLI SENZA GEL ERANO DA SFIGATI

 

26. NOI CHE SE AVEVI IL VESPONE ERI VECCHIO E SE AVEVI IL Sì ERI UN FIGO

27. NOI CHE LE BICICLETTE ERANO BMX

28. NOI CHE PENSAVAMO CHE I TEMPI DI CARICAMENTO DELLE CASSETTE DEL COMMODORE 64 NON FOSSERO POI COSì LUNGHI (UN’ORA CIRCA)

29. NOI CHE A CARTE GIOCAVAMO A RUBAMAZZETTO E AL SOLITARIO

30. NOI CHE I DIARI ERANO DI SNOOPY, MAFALDA E IACOVITTI

31. NOI CHE VOLEVAMO LE PENNE CHE AVEVANO IL GOMMINO PER CANCELLARE CHE PERò FACEVA DEI GRAN BUCHI SUL QUADERNO

32. NOI CHE USAVAMO LA COCCOINA

33. NOI CHE LE SORPRESINE DELL’OVETTO KINDER ERANO DELLE MEZZE MERDATE MA CI PIACEVA IL CIOCCOLATO

34. NOI CHE AL CINEMA SI ANDAVA AL POMERIGGIO E SI MANGIAVANO LE NOCCIOLINE E I FONZIES

35. NOI CHE GIOCAVAMO A LEGGERE LE TARGHE DELLE MACCHINE PER INDOVINARE LA PROVENIENZA DALLE SIGLE

36. NOI CHE CI SIAMO SBUCCIATI LE GINOCCHIA E NON CI HANNO PORTATI IN OSPEDALE

37. NOI CHE ALZAVAMO LA TEMPERATURA DEL TERMOMETRO AVVICINANDOLO AD UNA FONTE DI CALORE

38. NOI CHE MIO PADRE è PIù FORTE DEL TUO

39. NOI CHE ALLE FESTE SI ANDAVA VESTITI DA PICCOLO LORD

40 NOI CHE A CARNEVALE I MASCHI ERANO TUTTI ZORRO E LE FEMMINE TUTTE FATINE

41. NOI CHE DA GRANDE VOGLIO FARE IL VETERINARIO

42. NOI CHE IMPAZZIVAMO PER IL PROFUMO DELLE FIGURINE

43. NOI CHE LE FIGURINE DOPPIE SI PORTAVANO A SCUOLA LEGATE CON UN ELASTICO PER SCAMBIARLE CON I COMPAGNI

44. NOI CHE A SCUOLA SI FORMAVANO LE BANDE

45. NOI CHE ALL’ORA DELL’INTERVALLO C’ERA SEMPRE IL COMPAGNO CHE TI CHIEDEVA UN PEZZO DELLA TUA MERENDA ANCHE SE AVEVA GIà MANGIATO LA SUA

46. NOI CHE SI TELEFONAVA CON I GETTONI

47. NOI CHE PUBBLICAVAMO L’INDIRIZZO DI CASA SUL TOPOLINO PER AVVIARE CORRISPONDENZE CON ALTRI RAGAZZI E NON SIAMO STATI ACCERCHIATI DA PEDOFILI

48. NOI CHE LA CARTELLA ERA RIGIDA E PESAVA MA NESSUNO AL GOVERNO SI è PREOCCUPATO DELLE NOSTRE SCHIENE

 

49. NOI CHE A SCUOLA CI MISURAVANO LA VISTA CON I BICCHIERINI DI PLASTICA

50. NOI CHE LA DOMENICA MATTINA ERA MESSA, NONNA E PRANZO IN FAMIGLIA

domenica 15 novembre 2009

3 Pizzeria Il Porcile a Cagliari

A volte capita il sabato famigliare, quello dove uno dice “perchè stasera non andiamo in pizzeria?”. A casa mia è molto raro visto che ho due genitori con la pantofola congenita (tra parentesi pure io mi sto avviando in questa direzione senile, ma con 30 anni di anticipo sui tempi). Mia madre però ha un debole per la pizza e al richiamo di pomodoro fresco e mozzarella non resiste mai, perciò ieri, messo da parte il solito uovo al tegamino con fetta di insaccato triste siamo andati alla pizzeria Il Porcile dove ci aspettavano mia sorella e il suo fidanzato. Ora, chi non è di Cagliari leggendo questo nome penserà “Minchia ma Che Merdata è”? State buoni che vi spiego. Il nome non deriva dalla presenza di maiali e truogoli dove versano gli ingredienti dell’impasto e del condimento. Al massimo si possono trovare numerosi suini a due zampe, in branco, o in compagnia di scrofe.

Il nome deriva dalla via in cui si trova il locale: via Porcile. Certo, diciamo che chi ha scelto il nome della via non aveva molto buon gusto ma noi in fondo che ci possiamo fare? comunque a parte questo, si tratta di una via dove ci sono numerosi locali e ristoranti. C’è pure un misterioso e inquietante ristorante Cubano con la bandiera blu bianca e rossa all’esterno e un viados all’interno. Siamo avanti noi di Cagliari, cosa pensavate? Ingranaggi politici che funzionano: noi le prostitute le togliamo dalle strade e le mettiamo a servire tacos e birra in ristorante.

Beh comunque noi 5 siamo entrati al Porcile. (Il Ristorante Cubano me lo riservo per quando avrò voglia di provare sensazioni forti e un bell’attacco di legionella). All’entrata vedrete questo stretto corridoio con tavoli da una parte e bar, forno e cassa dall’altra. Spererete di non avere la sfiga di capitare proprio lì perchè a parte la corrente d’aria costante tra l’entra ed esci dei clienti e dei fumatori, dovrete sopportare il calore del forno e i culi della gente ad altezza naso che deciderà di pagare direttamente alla cassa. Noi fortunatamente siamo stati trasferiti nel reparto oggetti smarriti sulla sinistra. Qui c’è stato assegnato un tavolo da 8 nel caso avessimo voglia di disporci a posti alterni, uno sì, uno no, uno sì, uno no e così via.

Il cameriere l’abbiamo visto tre volte in tutto, le altre volte l’abbiamo dovuto richiamare con segnali di fumo. Ah, se qualcuno di voi ha intenzione di farsi un tatuaggio ed è a corto di soggetti, venendo alla pizzeria il Porcile può trovare un buon numero di tipologie diverse visto che tutti, ma proprio tutti i camerieri, pizzaioli e cassieri sono disseminati di tatuaggi. Abbiamo i teschi, le sirene poppute, i cuori trafitti, l’ancora come Braccio di Ferro, insomma proprio tutto quello che la fantasia vi ispira.

Una volta seduti non dovrete neanche aspettare il menu perchè vi basterà guardare la tovaglietta di carta per scoprire che tutte le pizze, le bibite, le bistecche e i dolci sono tutti scritti sotto il vostro naso. Io la cosa l’ho trovata geniale a parte la sorpresa iniziale. Ho deciso per una pizza con salsiccia fresca e olive e una 0,40 chiara (per i non sardi, una birra media). Però tutti ci siamo fatti tentare dall’antipasto sardo e allora ecco un piatto di assaggi di olive, pecorino, salsiccia, lardo, prosciutto e salame. Tutto ottimo soprattutto sopra i pezzi di focaccia calda chiesta 800 anni prima e arrivata quando ormai avanzava un’oliva e una fetta di prosciutto.

La birra era bella fredda come dovrebbe essere e come raramente è nell’80% dei ristoranti, pizzerie e locali. Quando ho allungato lo sguardo un tavolo più in là e ho visto un gruppo di ragazzi che si è fatto portare un mega boccale da un litro ho provato un’invidia pazzesca. Sicuro che l’avrei finita, vista la dannata mania che ho per questa bionda frizzante e vivace. Punto di demerito sicuramente i prezzi in generale: a me 4,50 euro per una birra alla spina mi sembrano tantissimi, ma forse esco poco e non conosco la media generale.

La pizza è arrivata nei tempi giusti ed era OTTIMA. La sua specialità sta nel fatto di essere fatta anche con la semola, quindi ha proprio quella croccantezza giusta adatta anche ai palati più esigenti. Forse una piccola pecca sta nella poca quantità di pomodoro presente sulla pizza ma non ve ne accorgerete neanche. Ho visto un tavolo dove un tipo che evidentemente non mangiava da lunedì scorso si è fatto fuori due pizze. Io stavo già chiedendo i soccorsi dopo mezza pizza. L’antipasto e la focaccia mi hanno fregato altrimenti ce l’avrei fatta perchè era fottutamente buona.

Il dolce non l’ho preso perchè tanto sapevo che erano tutti industriali perciò ho optato per un sorbetto al limone (un’altra delle mie fissazioni). Non era nè buono nè cattivo. Diciamo troppo lattoso, troppo abbondante e troppo liquido, ma il sapore non era male.

Io in fin dei conti mi sento di promuovere questa rustica e storica pizzeria. Vi troverete alla grande.

sabato 14 novembre 2009

0 Quattro Dopo Mezzanotte - Parte Uno

I LANGOLIERI

La prima novella contenuta in Quattro Dopo Mezzanotte è I Langolieri. La trama è semplice e intrigante. Siamo nel bel mezzo di un volo aereo che sta portando vari passeggeri a boston ma succede qualcosa nel bel mezzo della tratta: centinaia di passeggeri spariscono lasciando come unica traccia di sè oggetti metallici, portafogli e perchè no? parrucche. gli unici rimasti sono i pochi che si sono addormentati. tra di essi fortunatamente c’è un pilota in borghese. fortunatamente perchè sono spariti anche coloro che pilotavano l’aereo, comprese le hostess. l’unica cosa che rimane da fare è atterrare nel più vicino aeroporto per fare rifornimento e cercare aiuto. viene scelta come meta bangor. atterrati capiscono subito che c’è qualcosa che non va: nessun essere umano, un silenzio innaturale, il cibo sa di cartone, i fiammiferi non si accendono. inoltre uno strano rumore sta sopraggiungendo da distanze sempre più vicine. un rumore di masticamento. sono i langolieri. come poter ripartire se il combustibile non sembra funzionare in questa strana dimensione?

commento: la novella ha un’originalità tale da renderla appetitosa sin dalla prima pagina. una trama che non ti aspetti con numerosi colpi di scena, alcuni un po’ telefonati, altri sicuramente degni del re. i personaggi sono tutti stereotipati ma rendiamoci conto che tutto sommato si tratta di un racconto, seppur lungo. un racconto che tra l’altro ha qualcosa che ricorda i più classici canovacci dei film horror : il superuomo un po’ stronzo, la donna piagnucolosa, i due ragazzi che si innamorano e la mente superiore che risolve le situazioni con l’aiuto della sua enciclopedica cultura. io ho trovato dinah, la piccola cieca, di un odioso fuori dal comune ma mi rendo conto che senza di lei e senza le sue catastrofiche sensazioni, forse sarebbe mancato qualcosa all’intreccio. rappresenta sicuramente uno dei topos di stephen king: il personaggio in contatto con il mondo sovrannaturale che si fa da tramite tra quest’ultimo e l’uomo. il finale lo si può interpretare in vari modi ma non aggiungo altro per non guastare la sorpresa. piccola curiosità: da questa novella hanno tratto un film per la televisione che lascia alquanto a desiderare. leggetevi il libro e statene alla larga.

 

finestra segreta, giardino segreto

mort rainey è uno scrittore di discreto successo che vive in una casa sul lago. vive solo perchè la moglie amy l’ha lasciato per un giovane agente immobiliare. lui li ha scoperti a letto insieme in un motel e da quel momento la sua vita è crollata. ha perso la sua vena creativa, dorme tutto il giorno e i suoi rapporti sociali sono ridotti all’osso. un giorno bussa alla sua porta uno strano personaggio, john shooter, un campagnolo che lo accusa di aver copiato un suo vecchio racconto e pretende che lui riconosca il plagio. inizialmente mort non prende la cosa sul serio ma quando l’uomo inizia a mostrare la sua pericolosità, decide di affrontarlo per dimostrare l’'autenticità della sua creazione letteraria. ormai nella sua vita, nella sua mente, esiste solo l’orgoglio di uno scrittore sull’orlo del fallimento. inizia da quel momento una spirale di sangue e follia.

commento: per chi conosce stephen king la trama non può non ricordare la metà oscura, edito esattamente un anno prima. a parte questa strana analogia (quasi un plagio di se stesso, per restare in argomento e per mischiare la finzione con la realtà) devo dire che questo racconto ad una prima lettura non mi aveva colpito più di tanto, anzi l’avevo trovato un po’ lento e quasi banale. rileggendolo di recente ho scoperto una novella che si presenta come un ottimo soggetto per un thriller da trasporre su pellicola. cosa che infatti è stata fatta (secret window 2004) e che ho mancato di vedere. la trama apparentemente è semplice e lineare: un pazzo minaccia un uomo di successo. ma in realtà chi è il pazzo? questa è la chiave di tutto. in realtà si tratta della descrizione a scatole cinesi dello sviluppo della pazzia in un uomo che non è mai riuscito a superare un errore commesso in gioventù. un errore veniale che ha poi influenzato tutta la sua vita portandolo all’autoflagellazione finale. è un racconto lucido e ben scritto. consigliato.

 

venerdì 13 novembre 2009

0 Send Me an Angel-Scorpions (traduzione)

 

 

 

Il saggio disse: percorri questa strada

 
verso l'alba della luce

 
Il vento soffierà sul tuo viso

 
Mentre gli anni passano

 
Ascolta questa voce che viene dal profondo

 
E' il richiamo del tuo cuore

 
Chiudi gli occhi e troverai

 
il varco tra le tenebre

 
Sono qui

 
Mi manderai un angelo?

 
Sono qui

 
Nella terra della Stella del mattino

 
Il saggio disse: trova il tuo posto

 
Nell'occhio della tempesta

 
Cerca le rose lungo la strada

 
Ma stai attento alle spine

 
Sono qui

 
Mi manderai un angelo?

 
Sono qui

 
Nella terra della Stella del mattino

 
Il saggio disse: Alza la tua mano

 
e stendila per afferrare l'incantesimo

 
Trova la porta per la terra promessa

 
Semplicemente credi in te

 
Ascolta questa voce che sale dal profondo

 
E' il richiamo del tuo cuore

 
Chiudi gli occhi e troverai

 
Il varco tra le tenebre

 
Sono qui

 
Mi manderai un angelo?

 
Sono qui

 
Nella terra della Stella del mattino

0 Tempo di Zecchino d’Oro

Questi mostri qua in alto sono i mitici e secolari bambini del Coro dell’Antoniano. Non so a quando risalga la foto ma è certo che c’è qualcuno che li istruisce a muoversi nello stesso modo odioso da 60 anni a questa parte. Mani dietro la schiena e testa inclinata e mossa a tempo con la musica nell’esecuzione di ogni santissimo brano. Con l’aggiunta di Sorrisi da psyko killer. Chucky la bambola assassina fa meno paura di questi mostriciattoli falsamente ricoperti di ingannevole glassa. Un tempo avevano come maestra di canto la buonanima di Mariele Ventre, un altro tipino che ha popolato i miei incubi per tutte le elementari visto che era la coppia sputata della mia maestra, una stronza pazzesca. Pina la Sanguinaria. Quando ero piccola immaginavo cose assurde, tipo che durante le prove frustasse i coristi o li facesse inginocchiare su ceci secchi recitando nel frattempo la Vispa Teresa in gaelico antico. Poi però quando è morta mi è dispiaciuto, soprattutto perchè poi è arrivata la nuova maestra che se vogliamo è ancora più orrorifica della Ventre. Giovane, sguardo che sembra promettere scappellotti e simpatica come un calcio nelle palle.

E’ nuovamente tempo di Zecchino. Arriva Novembre e arriva la 5 giorni di canzoncine che non sforna un successo dai tempi delle Tagliatelle di Nonna Pina. Ai ragazzini di adesso piace la musica adulta, si scaricano Fibra, Alessandra Amoroso, Tokyo Hotel. Non gliene frega niente della gara tra canzoni per mocciosi col ciuccio. Io l’ho guardato regolarmente almeno sino alla prima superiore. Ma io ho un problema, anzi no, forse ne ho un paio. Ma sono contenta di essere cresciuta così, col panino burro e zucchero davanti alla televisione e mia sorella accanto che si è rotta i coglioni un paio d’anni prima di me.

A me quella melassa piaceva, tanto è vero che un Natale ho preteso il disco…e ce l’ho ancora. L’ho consumato quel vinile. Era l’edizione del 1987 e la canzone che ha vinto era troppo bella: Canzone Amica. Però quella che mi faceva impazzire perchè mi provocava una fame sovrumana era Le Frittelle. Ho trovato il video.

giovedì 12 novembre 2009

0 Il gusto della camminata

Che bello camminare. Borsone a tracolla e musica regolare nelle orecchie. Ti godi il sole e un po’bestemmi perchè c’è un caldo che ti spareresti e un po’ sei contento perchè sole in faccia e musica nelle orecchie farà tanto Jovanotti ma fa tanto anche al tuo spirito un po’ spallato da ore di oratoria universitaria. Sei tu e solo tu. Passano le stagioni e sei sempre tu e solo tu. La camminata è solitaria, la passeggiata è un duetto. C’è poesia in entrambe, ma la vera lirica sta solo nella prima. E’ un po’ come quando fumavo: la sigaretta solitaria con il brano giusto è come il Paradiso disegnato da un bambino: semplice ma efficace. La sigaretta in compagnia è strumento sociale ma anche tanto ruffiana. Fumi ma non hai veramente voglia di fumare, in realtà ti incorpori nello schema generale.

Filosofie spicciole da bicchiere da vino rosso.

mercoledì 11 novembre 2009

0 X Factor. Pagelle Decima Puntata



Prima Manche

Marco Onda su Onda: questo brano non mi è mai piaciuto e non capisco perchè a Marco sia toccato questo vecchiume. In realtà conosco solo il ritornello e mi è sempre sembrata una cazzata pazzesca. Esibizione: tanto teatro, tanta recitazione, solita immagine carismatica, voce usata come strumento ironico e buonanotte tecnica. Scelta penalizzante? non so ma a me non è piaciuto per niente. Per la prima volta sono costretta ad assegnargli un 5.

Paola Briciole: in prova la sua versione era identica a quella della mia amatissima Noemi, così identica da avvicinarsi pericolosamente al plagio. La canzone naturalmente è bellissima. Esibizione: nonostante la bella voce e le indiscutibili doti tecniche io ho sentito chiaramente che faceva una fatica pazzesca a stare dietro all'esplosione dell'inciso. A corto di polmoni e dove doveva spingere, ha spinto così tanto da precipitare nella stonatura. Un mezzo fiasco e il paragone era così recente che la povera Paola ne esce con le ossicina rotte. Non è colpa sua, Noemi è Noemi. Il voto è 5,5.

Yavanna Alexander Platz: che ricordi su questo brano! complimenti alla Maionchi per la scelta per niente banale e molto coraggiosa visto che non molti conosceranno questo pezzo. Un brano parecchio ambizioso. Non ho idea di cosa combineranno le mie tre Fate Boschive. Esibizione: arrangiamento perfetto. Virginia precisa come suo solito, Letizia sorprendentemente intonata. Abbastanza male nelle parti corali. Non saprei, la canzone era davvero difficile ma si sarebbe potuto fare molto meglio di così. Rischiano abbastanza. Il mio voto stavolta è un 6.

Chiara Vieni da Me: brano sin troppo cantabile, teoricamente privo di difficoltà. Unica soluzione reinterpretarlo in modo originale se mai fosse possibile. Esibizione: arrangiamento iniziale da pelle d'oca poi tutto diventa improvvisamente identico all'originale se non consideriamo le impietose variazioni personali di Chiara che finiscono nel triste baratro della stonatura più atroce. Diciamo una bocciatura su tutta la linea ma non è stata colpa sua. Una brutta scelta che ha tutta l'aria di un biglietto di sola andata per la nomination. Assurdamente la potrebbe salvare la grande popolarità della canzone. Il mio voto è 5,5.

Giuliano A chi Mi Dice: non amo particolarmente questo brano, diciamo che mi è piaciuto un casino sino alla millesima volta che l'hanno trasmesso in radio. Alla 1001esima ho vomitato per assuefazione. A parte questo si tratta di un brano che racchiude tutta la disperazione sentimentale di una quindicenne...alla Moccia per intenderci. Esibizione: incipit da bocciare. Stonature che si inseguono e si intrecciano con la pesante cadenza sarda (e lo dice una sarda intendiamoci) che trasforma il chi mi dice in in chi mi ddicce. A parte questo, la voce l'ha pesantemente tradito sulle note basse, sulle note alte, sulle note intermedie. Giuliano scendi di nuovo tra noi mortali. Il mio voto è 4,5.

Silver Giornali Femminili: finalmente il Ghiaccio ritorna ai brani da interpretare ironicamente, su cui giocare e su cui mettere qualche silverata. Sarebbe un'esibizione più che carina se non fosse che tutte le varie dedichine ai tre giurati sono state preparate in prova. Il ragazzo comunque ha sicuramente il talento raro di saper stare sul palco. La canzone è assurda e anche un po' idiota. Mi scuserà Tenco ma dio santo si può scrivere una stronzata simile? bah, voto 6.

A rischio eliminazione CHIARA

Seconda Manche

Giuliano The Way You Make Me Feel: in prova non mi aveva convinto nonostante la canzone si adatti perfettamente alla sua voce graffiata. Colpa della memoria che gli fa cilecca e degli inutili capricci sulla difficoltà di cantare e camminare. Esibizione: fa rimpiangere il grande Michael, inutile discuterne. Pronuncia inglese da migliorare e poca pochissima energia. Un vocione che appesantisce un brano leggero, fisico, ritmico. L'ho trovato insipido e piatto. Il mio voto è 6--

Yavanna Will You Be There: canzone delicatissima, una piccola poesia in musica per tanti anni oggetto di diatriba con Albano per questioni di plagio. Esibizione: pelle d'oca in ogni dove nonostante qualche piccola imprecisione nelle parti corali. Hanno cantato con le voci, con il corpo, con la gioia che traspariva da ogni piccolo movimento ed espressione facciale. Coinvolte e coinvolgenti. Hanno reso nel modo giusto un brano difficile. Voto 7

Silver The Girl Is Mine: duetto con Paul tratto da Thriller. Forse uno dei brani meno belli di quel magico album. Assegnazione incomprensibile. Esibizione: inizio pessimo con vistose stonature, tenta addirittura un falsetto che non va a buon fine. Non mi è piaciuto per niente. Incasinato e inadeguato. Voto 4

Paola I Just Can't stop Loving You: in prova mi aveva veramente convinto. Si tratta di un brano di una bellezza straordinaria, difficilissimo e di grande eleganza. Esibizione: eccezionale oltre ogni mio banale commento. Inchini e applausi a scena aperta. Un'interpretazione che rispetta l'originale in tutto e per tutto. Un bellissimo omaggio ad un mito che sicuramente si sarebbe unito alle acclamazioni generali. Fantastica. Voto 8,5

Marco Billie Jean: la Canzone per eccellenza è toccata casualmente a Marco. Sono felice della scelta perchè solo la sua voce dai registri assurdi potrebbe tentare l'impresa impossibile di intepretare un gioiello come questo. Esibizione: mi è sembrato che corresse tantissimo, l'arrangiamento con le sviolinate non mi è piaciuto per niente e secondo me dovevano rispettare la base originale, una delle cose migliori della storia della musica leggera mondiale. Marco va benissimo sulle note alte com'era ovvio, però mi rimane questo grande però in cima alla testa. Un tantino deludente. Voto 6,5

A rischio eliminazione Silver

Eliminata Chiara

0 Pensieri autunnali tra ombrelli e porte rotte


Sono giorni che ho un ombrello in borsa. Io? Impossibile. Eppure guarda quella borsa: pesante, gonfietta e certo..c'è un mini ombrello dentro. Saranno circa 20 anni che quell'affare ingombrante sta dentro l'ombrelliera e ora invece mi segue a lezione.

Non sta neppure piovendo, al massimo gocciola 3 goccette di piscio degli dei. Boh quest'anno mi ha preso così. Tra un po' mi troverò pure quelle cuffie di lana che ti fanno la testa come un preservativo inforcato in cima ad un pistolino. Autunno pazzo.

Oggi col Topolino c'era in regalo il catalogo dei giocattoli di Natale. Dio che tuffone nel passato. Mi ricordo io e mia sister che lo consumavamo a furia di sfogliarlo, ingolosite lei da Barbie e le sue mille stronzate e io dai Lego e dai Playmobile. Oggi sfogliando quelle pagine colorate e patinate avevo sempre uno sbadiglio sulla soglia della bocca. Ma le ragazzette di adesso si svenano veramente per Cicciobello Pipì e Popò? e i delinquentelli di domani li cresciamo con il fucile e il mitra? mmh però che bel mondo ci si prospetta: le donne casalingue e gli uomini cacciatori o cecchini. Evviva. Accendo la tv: al Grande Fratello abbiamo un transessuale..Gabriele che prima era Elettra. Vediamo le foto pre cambio sesso...porca la vacca era una bella ragazza e ora? è un uomo con troppi peli, spalle strette, con la camicia da uomo su un corpo di uoma e con la faccia da maschio gay.

Autunno pazzo. Pazzo autunno. In facoltà è pieno di untori, tutti con il germe nel borsello. Allora la donna che fa? si compra il battericida da tasca, quella cremina dall'aspetto inquietantemente simile a qualcos'altro. Vomito? no dai vado al cesso..ma guarda che scoperta NON C'è LA CHIAVE. Non finisce qua: il water è lontano giusto due metri dalla porta e allora a meno che non sei tiramolla in giornata di buona non riesci a tenerla chiusa sta cazzo di porta. Ho pisciato a mezz'aria, con la paura che qualche donnino poco delicato spalancasse la porta svelando le mie chiappe intirizzite a mezza altezza dal cesso perchè mai poggiare il culo sulla tavoletta.

Che cazzo di autunno. Sto diventando pazza.

domenica 8 novembre 2009

0 Recensione The Orphan



Trama: Kate e John sono una coppia sposata che ha perso l'ultima dei loro tre figli, Jessica, morta ancora prima di nascere. Per Kate è stato un brutto colpo e conserva la memoria della bambina in un piccolo giardino di rose bianche in cui ha fatto spargere le sue ceneri. John vorrebbe a tutti i costi avere un'altra figlia che possa diventare la sorellina mai avuta di Daniel e Max. Kate è ormai incapace di rimanere incinta perchè priva di utero dopo il traumatico aborto. Decidono entrambi per l'adozione, nonostante le reticenze di Kate che non si sente ancora pronta (va in analisi da un anno, cioè da quando ha smesso di bere, in quanto in un momento di ubriachezza non si è accorta che Max, la sua bambina, stava cadendo nel laghetto ghiacciato vicino alla sua casa). I due comunque si recano all'orfanotrofio e John rimane molto colpito da una strana bambina solitaria, Esther, abile disegnatrice e molto matura per i suoi 9 anni. Anche Kate si convince e i due avviano le pratiche di adozione della bambina di origine russa. I due figli, Daniel e Max, e poi Kate si accorgono subito che qualcosa non va in lei: veste come nell'800, suona il pianoforte meglio di un adulto, si chiude in bagno con la porta a chiave perchè non vuole farsi vedere nuda, non vuole andare dal dentista ma non per paura, nasconde una vecchissima Bibbia con foto di uomini all'interno e infine porta delle strisce di stoffa intorno ai polsi e al collo. L'unico che nega qualsiasi evidenza è John, perdutamente affezionato alla sua nuova figlia che nel frattempo sta cercando di eliminare tutti quelli che la vogliono ostacolare: la suora dell'orfanotrofio, la compagna di scuola che la prende in giro, e altri ancora. Kate capisce che c'è qualcosa di strano e cerca di informarsi sul suo passato, scoprendo solo all'ultimo che in realtà la "bambina" non arriva da un orfanotrofio russo ma da un manicomio dell'Estonia e che....

Commento: sono rimasta indecisa sino all'ultimo se andare a vedere questo film perchè mi aspettavo una pellicola lenta, minimalista, noiosa e senza colpi di scena, pensando erroneamente che essendo frutto di una regia spagnola potesse non avere i tempi giusti del thriller all'americana (il mio preferito del resto). Mi sono dovuta ricredere su tutto esattamente 5 secondi dopo l'inizio del film. Non c'è stato un momento che non saltassi sulla poltroncina per la tensione, il nervoso e la paura. Ho avuto persino problemi a addormentarmi ma va beh su questo sono un caso patologico e non faccio molto testo. Non c'è niente di già visto, di scontato, di superfluo, tutto appare incredibilmente originale, nonostante qualcuno abbia fatto riferimenti a L'Innocenza del Diavolo. Ci sono punti in comune ma il colpo di scena finale è assolutamente NUOVO e STRABILIANTE. Ecco, forse se devo trovare un difetto, ci metterei proprio gli ultimissimi minuti (comunque successivi alla rivelazione scioccante), perchè mi hanno ricordato altri 200 film. Io comunque lo consiglio vivamente a chiunque e capisco perchè gli sia stato imposto un divieto agli under 14, in realtà l'avrei spostato anche più in su perchè si tratta di una pellicola cruda, violenta e dai temi e dalle immagini parecchio forti. Un piccolo gioiellino inaspettato.

Voto: 9

venerdì 6 novembre 2009

0 Autunno di coltivazioni e lezioni


Non ho mai nascosto il fatto che Facebook per me fosse socialmente parlando una Puttanata senza capo nè coda. Le persone a cui sono legata le sento per telefono o le vedo direttamente, le altre se non le sento e non le vedo significa che forse non me ne importa una mazza nè di sentirle nè di vederle. Partendo da questo presupposto importante, passiamo a capire perchè uno ha un tot di amici nello spazio a loro dedicato. Per esempio: perchè io ho 8 persone di cui potrei fare volentieri a meno?? Domanda che merita una risposta concisa: BOH!
Forse per vedere le foto del tizio ics nel locale ipsilon, forse per leggere frasi tipo STO CAZZEGGIANDO MENTRE FACCIO UN BIDET, forse per leggere il risultato di test quali SCOPRI CHE SETTE NANO SEI. Non lo so.
Tutto questo però è stato messo bruscamente da parte da una settimana e grazie ad una ragazza che ho conosciuto in facoltà. Grazie Lucia, grazie di aver dato uno scopo alla mia iscrizione a Facebook. Lo scopo è...ta dàààà FARMVILLE e HAPPY FARM. Due applicazioni veramente degne di un piccolo monumento nella Piazza del Cazzeggio Intelligente. A meno che voi non siate fuori dal mondo (come lo ero io sino a 7 giorni fa, che ora corrispondono più o meno ad un anno solare) dovete conoscere questi due giochini, soprattutto Farmville.
Se così non fosse vi invito a prendere una zappa e un rastrello e a lanciarvi nel grande mondo della coltivazione amatoriale. Create zolle di terra, scegliete le sementi e iniziate a coltivare e a guadagnare punti esperienza e dindini da spendere nell'ampliamento della vostra proprietà. Il funzionamento è una stronzata che capirebbe anche un monopalla, perciò niente storie e cominciate a gestire la vostra fazenda.
Per quel che riguarda me devo dire che questo giochino ha prosciugato le mie ore di impallamento quotidiano. Ogni due ore sto lì a guardare come va il raccolto e la mattina ormai il mio primo pensiero è riservato alla maturazione del riso e dei fagioli. Sarò matta ma in un periodo di malagrazia come questo, non c'è niente di meglio di un gioco che impegni i tuoi neuroni danneggiati dalle grettezze della vita quotidiana.
Il resto della mia vita, che poi corrisponde all'80% della mia giornata, è occupata dalle simpatiche lezioni di Letteratura Latina, Paleografia, Archeologia e Archivistica. Volete che dopo questo quadruplice martirio io non meriti il mio scacciapensieri agreste?? Sono leggermente stufa delle masse di persone avvinghiate da un rapporto di forzata vicinanza per la gara a chi prende prima posto a sedere in aule puzzolenti e polverose. Sono stufa di stare con la penna a mezza altezza ad aspettare che mi venga l'ispirazione per un nuovo ghirigoro sul blocco che dovrebbe servire per gli appunti (una di quelle abilità fondamentali di cui Dio non mi ha fatto dono, vista la mia velocità di scrittura). Sono stufa di vedere le stesse facce che ti vedono ogni giorno e che non ti dicono mai ciao ma solo SCUSA è LIBERO QUEL POSTO? Sono stufa pure dei soliti pensieri che vengono fuori ciclicamente quando ti senti dire da persone a cui eri legato da legami (apparentemente indissolubili) che la vita gli va a meraviglia e che hanno trovato la loro quadratura del cerchio mentre tu sei lì che cerchi ancora di imparare l'area del quadrato.
Un brindisi a questo autunno di cazzeggio e di lezioni di vita, amare ma sempre istruttive, dannatamente e fottutamente istruttive.

mercoledì 4 novembre 2009

0 X Factor. Pagelle Nona Puntata


Silver Un'Avventura: classicissima canzone da Ferragosto in spiaggia. Poco Sanremese ma molto cantabile da chi non ha la tecnica come dote principale. Sinceramente scelta banale, forse strategica in vista di un'eventuale uscita di un under. Il Ghiaccio è sacrificabile? Morgan Morgan non pensi alle Silverine a casa?? Esibizione: partenza dal pubblico e figli dei fiori che accompagnano la discesa sino al palco. Intonazione assente e contorcimenti promiscui con ballerini e ballerine in un finto prato di fiori. Secondo me Silver non era contento del brano e si è visto benissimo. L'unica cosa salvabile stavolta è la sua faccia rassicurante e il capello morbido di shampoo. Voto: 5
Giuliano L'Immensità: ho sempre amato questo brano pur nella sua drammaticità e nel suo aspetto polveroso di reperto archeologico. Esibizione: Giuliano seduto come un Buddha canta poco convinto e toglie sicuramente magia al brano. Migliora strada facendo ma senza scatenare gli entusiasmi delle sue precedenti esibizioni. Con l'italiano non rende, la sua anima black si sgretola un po'. Non mi è piaciuto. Voto 5
Yavanna Vacanze Romane: canzone impossibile per chiunque. Mara come sei crudele!!! Le mie Yavanne durante la settimana hanno deciso di riprendere in mano la loro identità e di tornare all'interpretazione fantasy. In realtà io do ragione alle 3 fate boschive perchè non mi sembra che cantare troieggiando abbia reso granchè, se non 3 nomination 3. Con questo brano riusciranno a ritrovare la strada per il Fantabosco? Esibizione: attacco tangheggiante. La tonalità è stratosfericamente alta ma tutte e tre riescono a tenere al guinzaglio l'intonazione. Eleganza interpretativa che sfiora la perfezione e devo dire che stasera sono bellissime tutte e tre. Atmosfere travolgenti. Scusate ma io mi tolgo il cappello. Voto 10.
Chiara Le Mille Bolle Blu: all'inizio non era convinta e tra parentesi nemmeno io, poi si è lasciata apparentemente travolgere. C'è da dire che la ragazza non si ribella e passa agevolmente dal brano più sofisticato alla stronzata più colossale. Mi perdonerà la Signora Mina, ma sto brano è a livello delle tagliatelle di nonna pina. Vediamo. Esibizione: inizio identico all'originale. Voce da usignolo ma secondo me l'hanno voluta troppo ridicolizzare. Lei gioca ma ha un'espressione e le movenze da concorrente della Corrida. Alla fine c'è anche la Morganata finale che la fa sorridere e la rilassa. Diciamo uno scherzo musicale e non di più. Voto 6,5
Sofia Nessuno Mi Può Giudicare: diciamo che questa sera la Mori ha voluto accontentare la povera Sofia dandole uno di quei brani da strapazzare per far fuoriuscire tutta la rabbia repressa che hai dentro e Sofia diciamocelo è un pochino repressa. Esibizione: trucco pesante e look emo. La voce difetta abbastanza e lei lascia che la sua esuberanza interiore trabocchi in un'urlata continua che non ci aggrada per niente. Forse è arrivato il momento di uscire. Voto 4,5
Marco Almeno Tu Nell'Universo: diciamo che Morgan ha assegnato il brano dei brani al suo pupillo lasciando due scarti agli altri due under. Non condivido, soprattutto per quel che riguarda Chiara che oggi esce un pochino sacrificata ma capisco che Marco meriti i pezzi che lasciano a bocca aperta a prescindere. Oggi la sfida è una sfidona visto che ci troviamo al cospetto del brano più inflazionato della povera Mimì. La sfida è rendere originale ciò che non lo è più da 10 anni. Esibizione: sto ascoltando e non riesco a scrivere niente, perchè in realtà non c'è niente da scrivere. Canzone sbagliata, assolutamente fuori dal repertorio Marchesco. E' stata solo un'esibizione vocale (neanche tanto buona) senza sale. Il testo è sparito, inghiottito da qualcos'altro che non son riuscita a capire. A fine esibizione Marco piange, visibilmente emozionato. Perchè non ha trasferito questo stato d'animo nel brano? mistero insoluto. Voto 6,5
A rischio eliminazione Chiara e Sofia
Eliminata Sofia


1 Quando ti mandano a Cagare e non sai perchè


Chi nella vita almeno una volta non si è sentito rivolgere la frase carinissima e di una finezza disarmante VAI A CAG..E? vedo che avete alzato tutti la mano, beh ok la alzo anche io.
Oggi signori e signore mi hanno mandato a espletare fisiologicamente il bisogno solido e maleodorante. Non è stata nè un'amica in vena di volgarità, nè una/un fidanzata/o furiosa/o, nè il vicino di casa con la luna storta e un brufolo sul culo. E' stato, rullo di tamburi e tamburelli, un professore universitario considerato uno dei monumenti dell'antropologia sarda. Uno che ha l'espressione tipica nonchè l'abbigliamento dimesso di un becchino con pochi cadaveri da sotterrare, uno che ha l'espressione facciale simpatica come un asse di legno con le schegge.
La storia è semplice e onestamente ridicola. Ero lì che mi facevo i cavoli miei davanti all'aula aspettando che Mister Simpatia finisse la sua lezione per potermi finalmente sedere dopo un'ora di attesa. La mia lezione iniziava alle 11, la lezione del signor Toledo (soprannome liberamente tratto da una delle sue orride creazioni letterarie visto che nei momenti di non sepoltura si diletta nella scrittura pomposa e sconnessa) finiva alla stessa ora. Però ha voluto prolungare i discorsi sulla Sardegna rurale ben oltre l'orario canonico e la notizia non è stata molto gradita dagli oltre 100 studenti in attesa dietro la porta.
Uno di questi esseri intelligenti ha bussato imperiosamente per poi, alla vista del barbuto antropofago, far fuoriuscire dalla sua boccuccia una voce flebile di protesta subito spenta dalla educatissima chiusura di porta in faccia da parte del medesimo Docente. Invece di starsene buono, dopo mezzo secondo ha aperto la porta (sue testuali parole) "così sente il casino ed è costretto ad interrompere la lezione". Che mente superiore!!!
Io a quel punto sapevo cosa sarebbe successo: il vegliardo se la sarebbe presa con la prima persona che avrebbe visto, cioè me medesima che ero vicina alla porta. Detto fatto. Si è incazzato con me accusandomi di voler forzare la porta per entrare di potenza magari schiacciandolo sotto le scarpe. Ho risposto con educazione e mi sono beccata nell'ordine uno sguardo da Signore del Male e un Vai a Cagare.
Devo dire che con il carattere che ho l'avrei incendiato con la fiamma ossidrica, ma mi sono tenuta perchè avevo una lezione da seguire.
La morale è che gli intellettualoidi sono più maleducati di qualunque manovale e che sono in credito di una testata
 

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