sabato 14 novembre 2009

0 Quattro Dopo Mezzanotte - Parte Uno

I LANGOLIERI

La prima novella contenuta in Quattro Dopo Mezzanotte è I Langolieri. La trama è semplice e intrigante. Siamo nel bel mezzo di un volo aereo che sta portando vari passeggeri a boston ma succede qualcosa nel bel mezzo della tratta: centinaia di passeggeri spariscono lasciando come unica traccia di sè oggetti metallici, portafogli e perchè no? parrucche. gli unici rimasti sono i pochi che si sono addormentati. tra di essi fortunatamente c’è un pilota in borghese. fortunatamente perchè sono spariti anche coloro che pilotavano l’aereo, comprese le hostess. l’unica cosa che rimane da fare è atterrare nel più vicino aeroporto per fare rifornimento e cercare aiuto. viene scelta come meta bangor. atterrati capiscono subito che c’è qualcosa che non va: nessun essere umano, un silenzio innaturale, il cibo sa di cartone, i fiammiferi non si accendono. inoltre uno strano rumore sta sopraggiungendo da distanze sempre più vicine. un rumore di masticamento. sono i langolieri. come poter ripartire se il combustibile non sembra funzionare in questa strana dimensione?

commento: la novella ha un’originalità tale da renderla appetitosa sin dalla prima pagina. una trama che non ti aspetti con numerosi colpi di scena, alcuni un po’ telefonati, altri sicuramente degni del re. i personaggi sono tutti stereotipati ma rendiamoci conto che tutto sommato si tratta di un racconto, seppur lungo. un racconto che tra l’altro ha qualcosa che ricorda i più classici canovacci dei film horror : il superuomo un po’ stronzo, la donna piagnucolosa, i due ragazzi che si innamorano e la mente superiore che risolve le situazioni con l’aiuto della sua enciclopedica cultura. io ho trovato dinah, la piccola cieca, di un odioso fuori dal comune ma mi rendo conto che senza di lei e senza le sue catastrofiche sensazioni, forse sarebbe mancato qualcosa all’intreccio. rappresenta sicuramente uno dei topos di stephen king: il personaggio in contatto con il mondo sovrannaturale che si fa da tramite tra quest’ultimo e l’uomo. il finale lo si può interpretare in vari modi ma non aggiungo altro per non guastare la sorpresa. piccola curiosità: da questa novella hanno tratto un film per la televisione che lascia alquanto a desiderare. leggetevi il libro e statene alla larga.

 

finestra segreta, giardino segreto

mort rainey è uno scrittore di discreto successo che vive in una casa sul lago. vive solo perchè la moglie amy l’ha lasciato per un giovane agente immobiliare. lui li ha scoperti a letto insieme in un motel e da quel momento la sua vita è crollata. ha perso la sua vena creativa, dorme tutto il giorno e i suoi rapporti sociali sono ridotti all’osso. un giorno bussa alla sua porta uno strano personaggio, john shooter, un campagnolo che lo accusa di aver copiato un suo vecchio racconto e pretende che lui riconosca il plagio. inizialmente mort non prende la cosa sul serio ma quando l’uomo inizia a mostrare la sua pericolosità, decide di affrontarlo per dimostrare l’'autenticità della sua creazione letteraria. ormai nella sua vita, nella sua mente, esiste solo l’orgoglio di uno scrittore sull’orlo del fallimento. inizia da quel momento una spirale di sangue e follia.

commento: per chi conosce stephen king la trama non può non ricordare la metà oscura, edito esattamente un anno prima. a parte questa strana analogia (quasi un plagio di se stesso, per restare in argomento e per mischiare la finzione con la realtà) devo dire che questo racconto ad una prima lettura non mi aveva colpito più di tanto, anzi l’avevo trovato un po’ lento e quasi banale. rileggendolo di recente ho scoperto una novella che si presenta come un ottimo soggetto per un thriller da trasporre su pellicola. cosa che infatti è stata fatta (secret window 2004) e che ho mancato di vedere. la trama apparentemente è semplice e lineare: un pazzo minaccia un uomo di successo. ma in realtà chi è il pazzo? questa è la chiave di tutto. in realtà si tratta della descrizione a scatole cinesi dello sviluppo della pazzia in un uomo che non è mai riuscito a superare un errore commesso in gioventù. un errore veniale che ha poi influenzato tutta la sua vita portandolo all’autoflagellazione finale. è un racconto lucido e ben scritto. consigliato.

 

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