Trama: Kate e John sono una coppia sposata che ha perso l'ultima dei loro tre figli, Jessica, morta ancora prima di nascere. Per Kate è stato un brutto colpo e conserva la memoria della bambina in un piccolo giardino di rose bianche in cui ha fatto spargere le sue ceneri. John vorrebbe a tutti i costi avere un'altra figlia che possa diventare la sorellina mai avuta di Daniel e Max. Kate è ormai incapace di rimanere incinta perchè priva di utero dopo il traumatico aborto. Decidono entrambi per l'adozione, nonostante le reticenze di Kate che non si sente ancora pronta (va in analisi da un anno, cioè da quando ha smesso di bere, in quanto in un momento di ubriachezza non si è accorta che Max, la sua bambina, stava cadendo nel laghetto ghiacciato vicino alla sua casa). I due comunque si recano all'orfanotrofio e John rimane molto colpito da una strana bambina solitaria, Esther, abile disegnatrice e molto matura per i suoi 9 anni. Anche Kate si convince e i due avviano le pratiche di adozione della bambina di origine russa. I due figli, Daniel e Max, e poi Kate si accorgono subito che qualcosa non va in lei: veste come nell'800, suona il pianoforte meglio di un adulto, si chiude in bagno con la porta a chiave perchè non vuole farsi vedere nuda, non vuole andare dal dentista ma non per paura, nasconde una vecchissima Bibbia con foto di uomini all'interno e infine porta delle strisce di stoffa intorno ai polsi e al collo. L'unico che nega qualsiasi evidenza è John, perdutamente affezionato alla sua nuova figlia che nel frattempo sta cercando di eliminare tutti quelli che la vogliono ostacolare: la suora dell'orfanotrofio, la compagna di scuola che la prende in giro, e altri ancora. Kate capisce che c'è qualcosa di strano e cerca di informarsi sul suo passato, scoprendo solo all'ultimo che in realtà la "bambina" non arriva da un orfanotrofio russo ma da un manicomio dell'Estonia e che....
Commento: sono rimasta indecisa sino all'ultimo se andare a vedere questo film perchè mi aspettavo una pellicola lenta, minimalista, noiosa e senza colpi di scena, pensando erroneamente che essendo frutto di una regia spagnola potesse non avere i tempi giusti del thriller all'americana (il mio preferito del resto). Mi sono dovuta ricredere su tutto esattamente 5 secondi dopo l'inizio del film. Non c'è stato un momento che non saltassi sulla poltroncina per la tensione, il nervoso e la paura. Ho avuto persino problemi a addormentarmi ma va beh su questo sono un caso patologico e non faccio molto testo. Non c'è niente di già visto, di scontato, di superfluo, tutto appare incredibilmente originale, nonostante qualcuno abbia fatto riferimenti a L'Innocenza del Diavolo. Ci sono punti in comune ma il colpo di scena finale è assolutamente NUOVO e STRABILIANTE. Ecco, forse se devo trovare un difetto, ci metterei proprio gli ultimissimi minuti (comunque successivi alla rivelazione scioccante), perchè mi hanno ricordato altri 200 film. Io comunque lo consiglio vivamente a chiunque e capisco perchè gli sia stato imposto un divieto agli under 14, in realtà l'avrei spostato anche più in su perchè si tratta di una pellicola cruda, violenta e dai temi e dalle immagini parecchio forti. Un piccolo gioiellino inaspettato.
Voto: 9
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