giovedì 7 maggio 2009

0 Tornare a studiare...


Sto studiando alacremente da circa 4 giorni e ogni tanto, con la penna tra i denti, mi domando "PERCHè?"..
Può succedere che un romanzo di Matilde Asensi ti cambi il corso della vita facendoti prendere una direzione a cui non avevi mai più pensato? io la vedo come una sorta di seconda chance che mi sto dando per giungere ad un traguardo che anni fa avevo scartato perchè non credevo abbastanza in me stessa.
Archeologia..profumo di roba antica, polvere del deserto, cappellaccio all'indiana jones e poppe alla Lara Croft. Beh certo, in Italia tutto questo è impossibile o almeno altamente improbabile ma siccome sono testarda mi sono impuntata su questa astrusa cosa chiamata SECONDA LAUREA...Il che non sarebbe poi così al limite del paranormale se non fosse accompagnata da un Master di secondo livello.
Ormai mi diverto a racimolare titoli...è diventato un hobby visto che non ne posso fare una professione ..AH AH AH..battuta triste da autofustigazione. Non sono disperata ma direi meglio annoiata, perciò la laurea triennale in Beni Archeologici mi ha attirata come una mosca al miele. Peccato che sia a numero chiuso e presupponga una buona conoscenza base del Latino e del Greco. Il che 10 anni fa sarebbe stata una passeggiata visto che erano le mie materie preferite a scuola...le uniche dove prendevo 9 visto che nelle altre la mia media oscillava pericolosamente tra insufficienze in matematica e scienze e assoluto rifiuto verso le pippe filosofiche. Esiste una materia più inutile di Filosofia?
Fare il Liceo Classico aiuta ma diamine dopo tanti anni è un casino. Apro le grammatiche e mi sento deficiente. Sono ritornata all'alfabeto ma la cosa più tremenda (e solo chi proviene da studi classici mi può capire) è cercare di venire a capo delle regole del maledetto accento. Chi le ha inventate dev'essere parente stretto del creatore del Sudoku..
A parte questo è quasi divertente fare quei simpatici esercizi a difficoltà crescente. Ho sempre pensato che le uniche materie che valesse la pena di imparare fossero quelle che uniscono la teoria alla pratica. Le uniche capaci di rimanerti ancorate al cervello anche a distanza di tempo...Infatti molte cose me le ricordo ma dai e dai secondo me o le cose si prendono dall'inizio o non ne vale la pena.
Su queste due materie poi ho dei ricordi allucinanti e facendo ripetizione a mia cugina mi sono rivista in lei...Tu le chiedi di farti l'analisi logica di una frase e lei ti osserva con lo sguardo vacuo tentando di capire se stai parlando la sua stessa lingua o stai utilizzando parole di un'idioma morto come quell'inutile barba che le tocca seguire 4 ore a settimana mentre disegna cuoricini sulla seconda di copertina. Anche io al ginnasio non capivo nada de nada...ero zero punto zero. Poi mi sono trovata davanti lo spettro di una possibile bocciatura e per evitarla ho dovuto decidermi ad andare a ripetizione dall'insegnante suprema. Mia zia. Ex docente di latino e greco. Simpatica e umana come un calcio nei denti..Dovevo dare l'esame da privatista da lì a 4 mesi ed ero zero. Lei se n'è accorta nel giro di un bah e allora mi ha metaforicamente preso per le orecchie e riportato a zero anche in analisi logica italiana. Tutto dall'inizio con la paura di deluderla e beccarmi uno sguardo di rimprovero o di commiserazione (ramo della famiglia super dotto contro ramo della famiglia nella media).
E' stata dura, tutte la mattine per 2 ore ad ascoltare le spiegazioni e memorizzarle subito...fare esercizi e versioni sempre più complicate che dopo un suo minuzioso esame diventavano delle mappe del tesoro o delle battaglie navali con tutto quel rosso (errori gravi) e quel blu (errori veniali). Non saltava una riga, neanche le più piccole, delle due grammatiche e pretendeva tantissimo. C'era anche il reparto letteratura con tutti quei bei brani da tradurre prima con il vocabolario e poi da sapere all'impronta.
Tanta roba, con il suo gatto siamese che mi squadrava con quei tremendi occhi celesti sperando che facessi una mossa falsa.
Alla fine mi è servito..sono passata dal 4 al 9 e sono rimasta a quei livelli per tutto il liceo e ora se riguardo queste pagine ingiallite mi ricordo benissimo le sensazioni e le difficoltà di un'adolescente che ancora non aveva il cervello allenato ad immagazzinare decine di nozioni e soprattutto a capirle e farle proprie. Con una laurea e un master tutto sembra più facile però ci sono cose che a volte mi fanno sentire un sacco strana..ma penso che sarebbe stato lo stesso se mi fossi messa a prepararmi per la stessa cosa a 20 anni invece che a 30.
Si sente tanto la nostalgia di qualcosa che non c'è più, ti senti indietro rispetto a tutti i tuoi compagni di classe con cui ti scambiavi gli esercizi poco prima del suono della campanella della prima ora. Ti senti come un vecchio con la dentiera che si rimette a mangiare caramelle. Non lo so, penso che tutti ora siano lontani mille miglia dal fare versioni di latino o greco e che io invece sia tornata indietro ma da sola...come tornare a scuola e vedere che chi ti sta intorno non può neanche firmarsi da solo la giustificazione, mentre tu hai la patente da più di 10 anni.
Tutto sommato però non me ne importa più di tanto, ognuno fa un po' quel che gli pare nella vita e sinceramente non volendo lavorare in un call center penso che non ci sia niente di male nel potersi permettere di coronare un sogno nel cassetto.

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