venerdì 3 aprile 2009

0 Recensione Kung Fu Panda



Anche stavolta i geniacci della Dreamworks piazzano un poker d'assi sul tavolo dell'animazione, la Disney insegue col fiato corto, cortissimo.

Dopo la trilogia di Shrek e altri gioielli in full motion video ecco la storia ironica, dolce, pazzerella di Po, un panda grassoccio (com'è scritto nel codice genetico di ogni buon plantigrado bianco e nero), che sogna di diventare un campione di kung fu. Il suo quotidiano però lo costringe a servire ai tavoli come cameriere nella spaghetteria del padre, che tra parentesi è un'oca o un'anatra.

Ma ecco che arriva la sua grande occasione quando il gran maestro Oogway, durante un'importante torneo, lo insigna del titolo di Guerriero Dragone per sconfiggere il perfido Tai Lung appena evaso di prigione e intenzionato a impossessarsi della pergamena del Drago, destinata unicamente al Guerriero Dragone.

Gli inizi sono duri per il pacioso Po che non ha mai praticato il kung fu ma solo lo spazzolamento di qualsiasi dispensa ben fornita di cibi. Il gran maestro Shifu, dopo un'iniziale scetticismo nei confronti di Po, riesce attraverso una strategia "alimentare" a farlo diventare un vero campione nella nobile arte delle arti marziali.

Non vado oltre con la trama per non guastare la visione della pellicola a chi ancora non ha goduto di questa opera d'arte. Non è un'esagerazione. Le risate sono garantite dal primo all'ultimo minuto attraverso delle trovate cosmiche. I personaggi sono tutti ben caratterizzati, impossibile non venire conquistati da tutti, nessuno escluso.

Chiaramente l'intero cast è composto da soli animali come nel 90% di ogni buon film d'animazione.

Che altro aggiungere? voto 10

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