1 Inverno in una città di mare

Solo chi nasce e cresce in una città di mare può apprezzare gli odori che si sprigionano intorno a te durante un giorno di pioggia.

Solo chi vive in una città battuta dai venti ogni singolo giorno dell'anno avverte l'odore salmastro del mare che giunge piano ai tuoi sensi ma che ha la capacità di portarti delle immagini forti alla mente...spiagge deserte sotto una pioggia lieve, mare agitato e nostalgia di un tempo che non è mai stato tuo, tempo che appartiene a generazioni precedenti alla tua..

Odore di caminetti accesi, di legna che brucia dentro stanze antiche e tu che alzi lo sguardo alla ricerca di un luogo che rappresenti l'ultimo baluardo di un mondo che sta scomparendo dietro al cemento.

Sorridevo sotto la pioggia sentendo questi profumi perchè significa che non tutto scompare, sentirò sempre questo vento di maestrale che taglia in due il mio viso, che porta con sè le voci dei gabbiani e la promessa di un'estate lontana ma bellissima.

La mia città, Cagliari, fatta di mille contraddizioni ma di incrollabili certezze, scolpite nei visi bruciati dal sole dei pescatori di Sant'Elia, nelle mille botteghe della Marina e di Stampace, negli scorci unici nelle giornate di sole e nelle estenuanti salite per arrivare a Castello, roccaforte di una città dominata da genti straniere e nemiche di un popolo che non conosce catene e che vive nel suo mistero, lontano da una nazione che non lo rappresenta nè per lingua, nè per storia, nè per tradizioni.

L'inverno porta anche questi pensieri in una città di mare aperta alle genti straniere ma chiusa in se stessa, orgogliosa di un orgoglio scolpito nel marmo più duro