domenica 2 ottobre 2011

0 Star Academy: le ragioni di un insuccesso

Giovedì 29 settembre ho seguito (quasi) per intero la prima puntata di Star Academy (che fatica ragazzi!) e nonostante i fuochi d’artificio promessi dal Facchinetti jr alla vigilia del programma, ciò che ne è risultato è stato un programma orrendo e assolutamente non paragonabile agli altri talent show italiani (un po’ ammuffiti e con gli acciacchi ma perlomeno con una logica interna che ne rende comunque sempre appetibile la visione). Le previsioni negative della diretta si sono poi rivelate ben fondate se si guardano i risultati auditel del day after: circa 1 milione e mezzo. Un risultato da cancellazione immediata.

Vediamo da vicino le ragioni di un insuccesso praticamente annunciato:

1) CONDUZIONE: sono anni che mi chiedo il motivo per il quale la Rai continua ad affidare programmi musicali (e non) a Francesco Facchinetti. Mi sembra abbastanza evidente che al pubblico a casa non risulti gradito e basterebbe leggere i numerosissimi commenti sulla rete per averne ulteriore conferma. Prova di ciò è il fatto non da poco che tutti i suoi programmi sono stati cancellati o hanno subito un rapido tracollo, non da ultimo la scorsa edizione di X-Factor. Non è simpatico ma anzi borioso e presuntuoso. Arrogante con i membri delle giurie (Morgan e adesso la Vanoni) e ripetitivo negli slogan che continua a ripetere in ogni segmento del suo programma. La sua conduzione non è fresca né tantomeno ritmata, sembra un giovane Baudo con la scopa nel sedere. Ringraziamo comunque il Signore che ci abbia risparmiato la lieta novella della nascita della sua primogenita frutto della sua orripilante (e furbissima) copulazione con la stagionata cavallona padrona di casa del Gf.

2) SISTEMA DI VOTAZIONE: qualcuno mi spieghi la logica e il senso di una votazione da 0 a 20. Facchinetti ha motivato la scelta col fatto che così si possono dare numerosi sfumature al proprio giudizio. Peccato che quest’ultimo risulti incomprensibile per noi a casa, per i giudici e soprattutto per i concorrenti. Immagino e voglio sperare che sia una di quelle correzioni che vedremo nella seconda puntata perché altrimenti non penso che avrò la forza di seguire un altro stillicidio come questo.

3) TUTOR NON PERVENUTI: a me è sembrato di aver sentito parlare solo Gianluca Grignani tra i 4 tutor presenti nel programma. Gli altri non venivano mai interpellati o semplicemente si limitavano ad annuire o a sbadigliare. Inoltre non si è capito per niente chi dei concorrenti fosse affidato a chi a meno di fare mente locale sull’esibizione iniziale di Syria, Ron, Grignani e Mietta accompagnati dai loro pupilli. Inoltre la loro posizione defilata l’ho trovata priva di senso e anche un po’ umiliante se vogliamo dirla tutta.

4) GIUDICI: promossa a pieni voti Ornella Vanoni, graffiante, combattiva e senza peli sulla lingua. Roy Paci troppo sconosciuto e inutilmente serioso, poco adatto ad un programma televisivo. Lorella Cuccarini sguaiata oltre ogni immaginazione (la sua voce si sentiva anche quando non era inquadrata, segno di una fastidiosissima voglia di protagonismo che in realtà non dovrebbe avere visto che inspiegabilmente le è stata affidata nuovamente pure Domenica In). Savino non fa ridere nessuno e con quella faccia da cugino sfigato non mi è mai risultato gradito. Insomma, solo due su quattro capiscono qualcosa di musica, gli altri due sono messi lì per fare massa e la fanno male, quasi come un blocco intestinale.

5) CONCORRENTI: scelti in modo misterioso visto che nessuno di noi ha potuto seguirne i provini e le vicende storiche. Ci vengono sbattuti in faccia senza un minimo di riguardo per le nostre orecchie e per il nostro sistema nervoso. Alcuni ci fanno sanguinare le orecchie, altri non arrivano alle nostre orecchie o per mancanza di ossigeno in quei polmoni sfiatati o a causa di un’orchestra che sovrasta le voci. Nessuno si esibisce da solo, tutti cantano in coppia o in triadi di modo che non riusciamo realmente a esprimere un giudizio su ciascuno di loro. Una massa di plastilina di vari colori che non riesci a comprendere e a separare in modo da capire chi è chi e che tipo di voce abbia. La certezza è comunque una: non abbiamo fenomeni ma dilettanti allo sbaraglio. Il tutto è un grande carnevale senza capo né coda, senza punti di riferimento e noiosissimo.

6) ASSENZA DI UN DAY TIME: che scelta incomprensibile! Bastava un rvm per risollevare le sorti di questo brutto programma e invece niente. L’unica concessione sono la Barzaghi e Battaglia, i simpatici del sabato. I capibanda del solito talk dove si commenta l’incommentabile e dove tutti in realtà non sanno che cazzo dire visto che nessuno di loro ha realmente seguito il programma per intero o è capace di distinguere gli uni dagli altri. Il programma del sabato è comunque migliore della puntata serale, e con questo ho detto tutto.

Insomma urgono rimedi immediati.

 

   

  

 

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