venerdì 21 ottobre 2011

0 Dylan Dog 169–Lo specchio dell’anima

Trama: la polizia di Londra è da sei anni alla ricerca di uno spietato serial killer, al quale sono imputati ben 27 omicidi efferati, l’ultimo dei quali ai danni del maggior sospettato, lo scrittore Withaker che nei suoi libri descriveva nei dettagli ciò che poi l’assassino realizzava nella realtà. Dylan per l’ennesima volta si trova suo malgrado in mezzo a questo strano mistero in quanto proprio Whitaker nel suo testamento aveva richiesto il suo aiuto per liberarsi del suo assassino e allo stesso tempo protagonista dei suoi romanzi. Per fare ciò l’indagatore dell’incubo deve vivere per un mese nella villa dello scrittore, immedesimandosi in quest’ultimo in modo da risultare un’invitante esca per il serial killer. Nel frattempo viene commesso un altro omicidio e Dylan scopre con sgomento di averlo previsto durante una delle sue tormentate notti solitarie, dettaglio che lo avvicina sempre più allo scrittore defunto. Col trascorrere dei giorni e delle settimane, Dylan sembra sempre più perdere contatto con la realtà e con la sua vita precedente, con grande preoccupazione di Groucho e Bloch…

Commento: in una parola NOIOSO, un albo capace di farti venir voglia di dormire. Fiumi di parole, complessità eccessiva e storia tutto sommato presa a prestito da più romanzi di Stephen King. L’elemento della doppia personalità o del gemello immaginario sono tutti elementi già utilizzati nel campo della letteratura e del fumetto. Poca originalità e ritmo assente. Un numero che non induce a saperne di più già dopo poche pagine. Unico elemento interessante, la follia di Dylan, ma pure questo lo ritroviamo in Shining, perciò anche ciò che c’è di buono viene seppellito dal plagio.

VOTO 5

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