martedì 1 dicembre 2009

0 Scarpe nuove. Il dolore avanza

Perchè le Scarpe Nuove 9 volte su 10 sono dei fottuti strumenti di tortura?

Perchè ogni qualvolta decido di comprare un nuovo paio di scarpe finisco sempre per prendere il corrispettivo in podologia della VERGINE DI FERRO?

Ora, non sono neppure il classico esemplare femminile con il ticchio del Tacco Alto. L’ultima mia esperienza traumatica con un sandalo da Barbie principessa di sto cavolo, risale all’estate appena passata quando per chissà quale strano motivo ho voluto indossare un paio di scarpine dorate per fare il mio ingresso in un truzzissimo Casinò di Sharm. Entrata dentro ho acuto la sorpresa di vedere solo uomini con maglietta e bermuda hawaiano e donne con infradito da spiaggia.

Due ore dopo sono ritornata in camera arrancando sui gomiti, col piede nudo pulsante e con le scarpe in una mano. Da allora ho bandito le scarpe col tacco a meno di matrimoni, lauree, battesimi e serate di gala.

Io sono una da Scarpa da Tennis per 9 mesi e i restanti 3 con infradito a palla. Il mio piede ha un’idiosincrasia per tutti gli altri tipi di calzature.

Un tempo uscivo di testa per gli Anfibi. Negli anni 90 in piena epoca grunge, poi, eri una specie di essere anomalo se non li portavi. Anche con loro ho chiuso un matrimonio pluriennale.

Lì ha giocato un ruolo importante la classica bolla alla caviglia. Lì sono stata una deficiente di prima categoria perchè non credo che un essere umano con un minimo di materia grigia avrebbe messo l’anfibio in pieno luglio, in Spagna, e per farsi giusto giusto una mezza giornata di camminata scazzata in lungo e in largo per Barcellona.

Tornando a noi. Domenica ho ceduto alla richiesta pressante di una parte scazzata del mio cervello che mi spintonava per comprare una scarpa nuova per l’imminente viaggio in Germania e Austria. In tutto questo ha avuto un certo peso mia madre che con piglio nazista mi ha imposto una scarpa calda e antifreddo contro il Polo Nord di una nazione molto a Sud e molto a Nord di qualsiasi dei 2 poli. Dopo aver tentato inutilmente di farla ragionare, siamo arrivate ad un compromesso ragionevole, invece del Monboot, una scarpa più cittadina.

Eccomi a provare e riprovare scarpe di ogni tipologia, poi ho una visione celestiale. Un paio di scarpe nere, tipologia elfo di montagna ma con un Harley Davidson dietro la più vicina betulla. Le provo e dico WOW sono pantofole da città. Le compro e le metto il giorno dopo. Dopo 2 minuti ho capito l’andazzo: sfregamento continuo e regolare alla caviglia che tempo 2 giorni avrebbe generato uno di quei mostri gialli e pulsanti.

Oggi ho ritentato ma non ce l’ho fatta neanche 10 secondi netti.

Se qualcuno ha un rimedio si proponga.  

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