giovedì 3 dicembre 2009

0 X-Factor. Pagelle Tredicesima puntata. Finale

Prima Manche

Giuliano Caruso: duetto con Lucio Dalla. La canzone è importante e per niente facile. Si vede chiaramente come il sassarese sia molto più rilassato ora che non c’è più lo spettro eliminazione, ma solo la corsa verso la vittoria finale. E mi dite poco? Lui lascia andare la voce forse per la prima volta ed è impossibile non apprezzare finalmente le sue straordinarie doti vocali. Devo dire che il duetto funziona a meraviglia e Giuliano non mostra inutili timori reverenziali rispetto a Dalla che d’altra parte gli lascia ampio spazio. L’unica cosa che manca veramente a Giuliano è l’espressività facciale, che per il momento ho potuto apprezzare solo durante la presentazione dell’inedito. Troppo timido o troppo arroccato nella sua spigolosità sarda? A me comunque non è dispiaciuto e se dovesse vincere forse tutto sommato non sarebbe un furto. Voto: 7,5

 

Yavanna Come Mai: duetto con Max Pezzali. Questa scelta non l’ho proprio capita, sia per la tipologia musicale sia come duetto. Il brano non è eccelso ma assolutamente nazional popolare, una roba adolescenziale che non si può proprio sentire se non attraverso il finto microfono del Canta Tu. Max finalmente si mostra in pubblico con qualche decina di chili di meno. Le Yavanna fanno la parte delle coriste, un po’ come redivive Paola e Chiara quando stavano ancora nel vivaio degli 883. L’esibizione è orripilante, veramente da mani nei capelli. Pezzali si prende tutta ma dico proprio tutta la scena mostrando secondo me poco rispetto per le ragazze in gara. Le responsabilità le buttiamo addosso alla Maionchi per la scelta del brano e a Gaudi per la costruzione del duetto, sbilanciatissimo a favore dell’artista già affermato. Voto 4,5.

Marco Oggi sono io: duetto con Alex Britti. Qui abbiamo un po’ un marchettone a favore di Britti che è in piena fase promozione disco, ma passiamo oltre. Il brano non lo vedo molto nelle corde di Marco, ma si sa lui è capace di indossare qualsiasi canzone e infatti. Infatti la canta quasi meglio di Alex Britti, diciamo che ne offre una versione marchesca perfettamente riuscita. I due si divertono a incrociare e fondere le proprie voci e regalano la migliore esibizione di questa prima parte della gara. Spettacolare e da incisione immediata. Una performance da applausi a scena aperta. Ecco come si costruisce un duetto che dia la giusta gloria al novizio e al professionista. Voto 9

Seconda Manche

Yavanna Zombie: arrangiamento identico all’originale. Per fortuna. Anita e Virginia perfette sin dalle battute iniziali, Letizia come al solito in affanno e a corto di fiato. Armonizzazioni senza sbavature. Mi è piaciuto soprattutto il fatto che abbiano capito perfettamente il significato del testo, mostrando emozione e intenzione lungo tutta la performance. Non è stato solo canto ma anche interpretazione. Complimenti a Tomassini per le coreografie e per tutto il companatico. Si sono sicuramente riprese una grossa rivincita dopo lo sfacelo inumano della prima manche. Brave. Voto 7,5.

Marco Amore Assurdo: mi piace molto Morgan, i suoi brani invece li trovo dodecafonici perciò inascoltabili. Le mie orecchie non sono abbastanza allenate in questo senso ma vedrò di ascoltarla senza pregiudizi. Il testo è un incredibile non sense, com’è nella natura compositiva di mastro Morgan. Però devo dire che Marco si trova più a suo agio su brani così assurdi piuttosto che nella pacchianata di inedito che gli è stato sgradevolmente offerto su un piatto di latta. La performance comunque è stata veramente convincente e corposa, piena di piccole e grandi cose, tutte positive. Voto 7 ma solo perchè il brano è proprio antimusicale.

Giuliano Bella Senz’Anima: brano composto dalla voce graffiata per eccellenza,  perciò adattissima alle corde vocali di Giuliano. Prima strofa troppo parlata e poco cantata, roba solo per Cocciante che riesce a drammatizzare anche la lista della spesa. Inciso arrabbiato nella voce e nell’espressione ingrugnita del suo volto. Si è scatenato tantissimo, facendo addirittura alzare in piedi la Mori, visibilmente emozionata. Personalmente non mi ha smosso niente dentro, ma non posso negare che se la sia giocata bene. Voto 7

TERZA MANCHE

Marco Dove si Vola: il brano è di Bungaro e ora capisco perchè non mi convinca del tutto. Troppo miele. Il grosso problema di questa canzone è che l’inciso è proprio brutto. Sicuramente al secondo ascolto il brano diventa più appetibile, altrettanto sicuramente in altre circostanze avrebbe trionfato sul palcoscenico di Sanremo. Mi è piaciuto sicuramente più della prima volta e chissà magari hanno fatto delle variazioni che hanno messo una toppa da qualche parte nella partitura ma è davvero un brano degno di un cavallo di razza come questo? non lo so ma il mio voto è 6,5.

Giuliano Ruvido: non c’è niente da fare ti prende dalla prima nota. Sarà pure una stronzata di canzone ma funziona in ogni sua parte. E poi perchè per una volta non ci prendiamo una pausa dal pezzo strappalacrime e iniziamo a fischiettare il ritornello di questo brano, melodicamente furbo ma perlomeno onesto? lui poi è assolutamente dentro il pezzo, gasato quanto basta e con la voce più che in palla. Inedito fortissimo. Voto 8

Yavanna Una Donna Migliore: ho aspettato una settimana di riascoltare il loro inedito perchè è quello più indecifrabile. In questo brano abbiamo esattamente la situazione inversa rispetto all’inedito di Marco: funziona solo l’inciso e la melodia mentre le strofe di intermezzo sono deboli e piatte. Se poi parliamo del testo è meglio non soffermarsi più di tanto perchè neanche in questo caso troviamo qualcosa di più della rima baciata e del cuore e dell’amore. Secondo me la prova del 9 si avrà solamente con il passaggio in radio. Continuo a rimanere in bilico tra un entusiasmo moderato e un gran punto di domanda in cima alla testa. Voto 7 perchè in un modo o nell’altro il pezzo si fa cantare.

Prime Eliminate le YAVANNA

QUARTA MANCHE

Giuliano Midley: grande voce, ormai canta benissimo qualunque cosa. Non sembra neanche impaurito dall’ultimo gradino che lo divide da un’improbabilissima vittoria, è semplicemente sereno e soddisfatto.

 

Marco Medley: lui sì che è impaurito, lui che ha la vittoria in tasca già dalla primissima puntata. Canta liscio come l’olio, prende sempre più confidenza con il pubblico e con il palco, suo habitat naturale. Solo una passerella in attesa del tappetino rosso di Sanremo.

 

A mio modesto parere in quest’ultima manche ha cantato meglio Giuliano ma forse in Italia abbiamo davvero bisogno di una ventata d’aria fresca. Io in Marco vedo una stella che può varcare i confini italiani.

IL VINCITORE è MARCO   

  

   

 

 

   

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