domenica 6 maggio 2012

0 Xier Cagliari

Xier è un self service (o wok) di cucina italiana (scritto bello grande nella locandina all’ingresso) e cinese (scritto in piccolo). Si trova in via Santa Gilla a Cagliari ed è facilmente raggiungibile sia con i mezzi pubblici che con le quattroruote, visto l’ampio parcheggio gratuito presente nelle vicinanze. La caratteristica di questa grande tavola calda è il fatto di offrire a 12 euro (a pranzo) tutto quello che un essere umano riesce a ingerire senza alcun limite (resta sottinteso il fatto che non è concesso lasciare cibo nel piatto…che secondo alcuni andrebbe poi messo in conto). Le bibite invece sono a parte, ma attenzione perché a volte l’acqua è compresa e altre volte no, sa solo Dio il perché.

Devo dire che io vado spesso e volentieri perché rappresento la categoria di persone che amano assaggiare più pietanze e soprattutto adorano poter scegliere la quantità di cibo da mettere nel piatto. Inoltre amo da sempre la cucina cinese perciò il gioco è fatto. Ho provato anche altri Wok in Italia ma devo dire che si equivalgono tutti, in quanto il denominatore comune è cibo senza troppe pretese e un assaggio di sushi (giusto per attirare le masse di gente che ormai non vivono senza pesce crudo..sarà una moda passeggera o vero interesse? Mah, fatto sta che i cinesi ne hanno approfittato con intelligenza e furbizia assoldando cuochi cinesi che stanno dietro ai banconi ad arrotolare riso e alghe..tanto sanno che non sappiamo distinguere un cinese da un giapponese, per cui…).

Chi entra da Xier troverà tante cose che mi permetto di elencare per comodità:

- Gentilezza e cortesia da parte di un personale giovane e scattante (anche troppo a volte)

- Una cameriera cinese che non capisce una mazza di italiano (“che tipi di grappe avete?”…attimo di silenzio spezzato solo dal suono di ingranaggi cerebrali che girano, poi “glappa? sì sì glappa!” “Sì ma che gusti avete?”..silenzio “vuoi glappa? ecco glappa!” va beh ma allora vaff..).

- Banconi di cibo diverso:

   1. Primi (spaghetti piccanti dal sapore altalenante, per esempio ieri chissà perché hanno messo dentro delle bacche orrende che li hanno resi immangiabili; spaghetti di carne e verdure a volte buoni a volte insipidi; pasta con le cozze per l’italiano medio; riso alla cantonese e al curry orribili entrambi)

   2. Involtini primavera (piccoli molto unti non memorabili), ravioli alla carne (buoni), tempura di verdure, calamari fritti e patatine (che dopo poco diventano ovviamente gelide e di pietra).

   3. Sushi che gira in piattini alla mercé di tutti, soprattutto degli indecisi che toccano e rimettono a posto un paio di volte. Il sapore, dopo averne provati altri, è di qualità medio bassa, soprattutto ieri (05/05/2012) era mediocre. Non mi piacciono quelli con un pezzo di strano formaggio all’interno.

   4. Secondi (pollo alle mandorle normale, maiale in agrodolce molto buono, pollo fritto mai provato, spiedini di manzo piccante divini, gamberi saltati molto buoni)

   5. Carne, pesce e verdure da far grigliare: ho provato solo la spigola, i gamberoni e le melanzane. Io sinceramente li ho trovati ottimi, il cuoco è un mago della piastra e utilizza i giusti condimenti per rendere il tutto squisito. Per me questo reparto rappresenta il fiore all’occhiello del ristorante e infatti volendo uno può mangiare solo questo saltando tutto il resto. Il pesce è freschissimo e senza spine, veramente da consigliare.

  6. Niente dessert (a differenza di altri wok) ma fette di ananas e frutta cinese. L’ananas a volte è buono e a volte un po’ troppo maturo ma tutto sommato è un giusto compromesso in assenza di dolce. Ieri, però ho visto troppe mani che sceglievano e rimettevano a posto, non sarà colpa del personale però forse si potrebbe trovare un modo per evitare certe forme di barbarie di casa nostra. Che so, un vetro da sollevare o una pinza per afferrare.

7. La clientela folkloristica. Ieri il campionario era veramente ampio. C’è da ridere o da piangere ma del resto con i prezzi bassi e il quartiere in cui si trova il ristorante non c’è da stupirsi più di tanto. Ecco, diciamo che il sabato aprono le gabbie e tutti gli animali a due zampe con tatuaggi, infradito, pinze in testa, piercing sparsi, minigonne ascellari, tinte di capelli fantasiose, biddi in bella mostra, canottiere con pelo in evidenza, si danno ritrovo tutti qua e offrono spettacoli che senza pagare alcun biglietto si svolgeranno di fronte ai vostri occhi attoniti. A me ha divertito parecchio, ma a qualcuno più borghese di me potrebbe far passare la fame e la voglia di ritornare. Perciò se volete un consiglio evitate il fine settimana.

In conclusione, Xier è un ristorante che offre tantissimo ad un prezzo ridotto, la qualità è davvero altalenante e bisogna dire che è una caratteristica che si ritrova spesso nei ristoranti cinesi che dopo il botto iniziale decidono di far decadere la cucina e lesinare sulla qualità. Una volta ho trovato la pasta scotta e tutta tagliuzzata, roba da mani nei capelli ma sono comunque tornata per dare un’altra opportunità. Sicuramente è da provare e riprovare sperando di capitare in un giorno fortunato.

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