lunedì 1 agosto 2011

0 Fuori dal mondo (1999)

Fuori dal mondo come Caterina (Margherita Buy) una suora che ancora deve decidere se indossare per sempre l’abito sacro o come Ernesto (Silvio Orlando) proprietario di una lavanderia piena di debiti, burbero e cieco verso il mondo che lo circonda o come Teresa, disperata ragazza madre che decide di abbandonare al suo destino il figlio di una violenza domestica. Tre personaggi che intrecciano le loro esistenze per lo spazio di pochi giorni se non di pochi istanti in una Milano quasi invisibile.

Il film racconta una storia fatta di incertezze e dubbi ma anche di nuove possibilità per chi aveva ormai perso la speranza di innamorarsi ancora o di trovare la forza di sorridere e socializzare. Molto intensa la figura di Caterina, una suora che prima di tutto è stata donna e che sembra essere scappata alla vita secolare più per capriccio che per vera vocazione, tanto che appena un po’ di realtà la sfiora (un neonato al quale si affeziona appena il destino glielo pone tra le braccia) finisce per perdere le sue convinzioni e riflettere davvero su cosa vuole dalla vita. Non c’è dato sapere se continuerà il suo percorso di fede o prenderà una nuova direzione sebbene un fotogramma finale sembra presagire un ripensamento dell’ultimo minuto.

Sicuramente il personaggio che più mi è rimasto nel cuore è Ernesto, interpretato in modo come al solito magistrale dal sottovalutato Silvio Orlando, un attore che riesce sempre a colpire nel segno e a far innamorare di sé anche il più freddo spettatore. Il suo personaggio è quanto di più simile ci sia all’uomo che ha perso la fiducia nel prossimo e nella vita in generale, un uomo molto comune al giorno d’oggi. Ha rilevato la lavanderia del padre sebbene non gli interessasse granché, non conosce le sue lavoranti tanto da non saperne il nome, risponde in modo brusco a chiunque voglia avvicinarsi e soprattutto è schiavo dei tranquillanti. Ma un giorno l’ipotesi che possa essere diventato padre lo fa cambiare nel profondo e lentamente si apre al mondo, manifestando un nuovo interesse per la vita e per le donne. Bellissimo esempio di come a volte basti davvero poco, anche solo un’illusione o un progetto per riportare l’entusiasmo in anime fossilizzate nella rassegnazione di una vita al ribasso.

Voto 7

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