Un film tutto basato sull’hockey su ghiaccio, uno sport poco conosciuto in Italia ma adorato negli stati più freddi dell’America. La pellicola narra le vicende dei Cheans, una squadra scalcagnata che milita nella massima divisione senza ottenere risultati eclatanti e con il serio pericolo di essere venduta. Il suo capitano è Reggie (Paul Newman), giocatore/allenatore in età pensionabile che mette tutta la sua vita al servizio della squadra, anche a costo di perdere l’amore della moglie, stanca di essere trascurata e tradita durante le trasferte. Un giorno Reggie si sveglia con la voglia di abbandonare la correttezza sul campo per abbracciare un tipo di hockey più violento e spettacolare che in breve tempo trasforma i suoi giocatori in veri e propri beniamini idolatrati dalla folla.
Certo le atmosfere anni ‘70 regnano incontrastate soprattutto nei pantaloni a zampa d’elefante, le pettinature femminili cotonate e i baffoni per gli uomini. Sorprendente il 52enne Newman che combatte come un leone e si lascia ancora ammirare per i suoi magnifici occhi azzurri oltre che per una credibile interpretazione dello sportivo che non vuole appendere i pattini al chiodo per dedicarsi al ruolo di semplice allenatore. Il film è il massimo per chi ama lo sport e il minimo per chi lo detesta nonostante i numerosi inserti di vita privata che vedono protagonisti i vari giocatori. Ho trovato molto bello e commovente il modo di raccontare le trasferte, con una corriera tenuta insieme con lo spago e con le interminabili partite a carte nell’intento di ammazzare il tempo.
VOTO 6,5
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