lunedì 22 febbraio 2010

0 Il Dio Televoto

Valerio ScanuIl Dio Televoto ha sbancato nuovamente ma stavolta non ha dato seguito a squilli di tromba e grida di esultanza, bensì a lugubri e incazzate campane a morto. Per il secondo anno consecutivo, infatti, vince una creatura di Amici. Valerio Scanu, secondo arrivato ad Amici 2009 e trionfatore della 60esima edizione del Festival di Sanremo. L’anno precedente aveva vinto Marco Carta e nessuno (a parte il solito Baudo) aveva sollevato polveroni perchè tutto sommato si era trattato di un consenso nazionalpopolare che metteva d’accordo generazioni diverse dalla figlia alla madre alla nonna. E poi diciamocelo, la canzone era perlomeno carina e decisamente fresca non che supportata da buone firme a livello autorale. Quest’anno chi ha seguito il festival ha potuto notare come in mezzo a merdate supreme ci fossero brani di alta qualità che spiccavano il volo oltre i Principi, le Baby e gli aeroplani. Per una volta nella storia del festival c’era una condivisione di pareri tra la giuria demoscopica e i critici musicali. Ma nessuno ha tenuto conto del televoto. Alzi la mano chi pensava che avrebbe vinto Valerio Scanu dopo aver ascoltato la canzone e aver assistito alla silurata in diretta mondiale. Eppure sabato sera ha vinto seguito a ruota dal trio Raccomandato e dal povero Mengoni che pur provenendo da un talent aveva il sacrosanto diritto di salire sul podio. Due eliminati che riescono a salire sul podio perchè da casa qualcuno si fa venire le bolle ai pollici prima per salvare il culo a un Filippico e a tre indefinibili creature subumane e poi per vederli impalmati all’una di notte di un sabato italiano. Valerio poi è stato ampiamente criticato, umiliato, svergognato da una domenica In tutta finalizzata all’apologia di Baudo e delle sue grandi scoperte musicali (consoli, pausini, bocelli, grignani, ramazzotti, e via dicendo) tralasciando che l’ultima in ordine di tempo risaliva ad una quindicina di anni fa nonostante Pippuzzo avesse presentato altre edizioni dopo il 1995. Particolare trascurabile quando il tuo fine ultimo è quello di dimostrare davanti ad una giuria sostanzialmente di parte (di Baudo intendiamoci) che i talent show hanno rovinato il festival e la buona musica italiana. I big non partecipano più perchè non hanno uno straccio di possibilità rispetto ai giovani figli di Jurman, Di Michele e De Filippi. L’armata Amici ha capitalizzato un mercato discografico che versava in pessime acque e questo va bene ma che si permetta di inficiare una competizione storica questo proprio no. Questo lo diceva Baudo e a noi sta bene, ma lo dicevano anche gli stessi giornalisti che poi ti becchi a tutte le finali di Amici anno dopo anno e questo non ci piace e un po’ ci manda in confusione. Ieri ho visto due scene diverse ma tutto sommato speculari: Valerio freddo e intimidito in un’arena dove tutti avevano il pollice verso e Valerio due ore dopo ad Amici con le lacrime agli occhi, acclamato come un Dio davanti ai suoi mentori e con un rvm di presentazione che ne celebrava le glorie concludendosi con una frase sibillina “valerio, marco e alessandra hanno vinto grazie a voi”. Come a dire: Baudo cazzo hai proprio ragione a dire che chi vota sono quelli che seguono Amici e non l’Italia intera e allora che vittoria di latta è? Diciamo che sabato sera abbiamo assistito ad un appendice di amici e non al Festival di Sanremo, diciamo così e chiudiamola qua sapendo però molto bene che l’anno prossimo ci aspetta l’ultimo (ma sarà davvero l’ultimo) libro di una Trilogia iniziata con Marco Carta. Come la risolviamo? chiudiamo le porte in faccia ai figli dei talent e perdiamo le case discografiche, il pubblico giovane ma riconquistiamo credibilità oppure eliminiamo il sistema mistificatorio del televoto? è appurato che non si tratta di un sistema di votazione sicuro, chiunque può investire i suoi denari nell’acquisto di schede da cui far partire centinaia di sms e soprattutto le righe piccole che vietano il voto ai minorenni sono francamente ridicole. Penso che sabato abbiano votato soprattutto minorenni. Io tornerei alle giurie demoscopiche sparse per l’Italia, che comprendano varie fasce d’età e soprattutto fruitori di musica. Lascerei la giuria di qualità che però si dovrebbe esprimere attraverso una votazione palese in modo da rendere il tutto assolutamente trasparente. Forse si troverebbe un giusto compromesso tra i gusti nazionalpopolari e l’elitarietà del giudizio dell’esperto. Così come siamo messi ora la situazione è da prendere e buttare. Il televoto può avere un senso (ma neanche più di tanto) nei reality che tutto sommato hanno un pubblico quasi esclusivamente giovane ma quando si parla di manifestazioni che interessano una larga fetta di utenza sarebbe giusto sdoganarsi da un sistema che premia solo chi ha avuto maggiore visibilità. Incomprensibile poi che il sito di Sanremo abbia presentato 1000 brani di nuove proposte per farle ascoltare a tutti i naviganti e poi inspiegabilmente abbia scippato la possibilità di votare da casa tramite una semplice ed economica cliccata (come avviene nei più diffusi social network). E’ stata scelta un’apposita commissione che ha portato al festival brani francamente dozzinali tenendo fuori un bel po’ di perle musicali che non avranno mai la possibilità di farsi conoscere, snobbate dalle case discografiche ormai interessate unicamente ad un prodotto già bello che pronto e soprattutto supportato da una larga fetta di consensi. Pazienza per la qualità, pazienza se poi quel ragazzo che vince il festival diventa una pecorella in mezzo ai lupi stretto stretto al suo trofeo con leoncino incorporato, tanto poi torna leone quando lo riporti nel suo habitat naturale, quel palco bianco e blu dove gli striscioni non mancano, l’applauso a comando neppure e chissenefrega dell’obiettività tanto quella (anche se falsa) ce la danno due carte che girano sino a mostrare il volto sorridente del prossimo trionfatore nella città dei fiori.      

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