giovedì 1 ottobre 2009

0 Piccola riflessione sul Burqa



A me la cosa che maggiormente mi impressiona sono le donne occidentali che scelgono di loro spontanea volontà di convertirsi all'Islam e di indossare il velo. La cosa più strana è che percentualmente, nel nostro Paese, sono per la maggior parte donne settentrionali. Io non condivido ma ancora di più non capisco. Sono stata in Egitto e là ti dicono che sono le donne a scegliere di mettere il burqa, poi vedi le facce di ste donne e non è che siano proprio felici. Il discorso qual é? se si tratta di una scelta ok va bene, non la capisco ma la posso rispettare...Se si tratta di un'imposizione invece provo grande pena per le donne musulmane e immane schifo per l'occidentale che sceglie di coprirsi la testa per rispetto verso chi? verso l'uomo o verso Allah? Ho sentito una donna islamica di mezza età che si giustifica dicendo che è una sua scelta. La scelta di una donna che vuole mostrare il seno e il viso solo al proprio uomo. Come se tutte noi andassimo in giro con la scollatura vertiginosa. Mi sento tuttavia di credere alle sue parole perchè è una donna educata e cresciuta in una cultura che le ha inculcato una visione sbagliata del corpo della donna.
Non è colpa sua ma della cultura in cui è vissuta. Ma facendo così, tu donna, stai praticamente dicendo che sei inferiore all'uomo, sei dominata e che la tua natura è peccaminosa al di là che tu sia una santa. Personalmente se una si vuole mettere il velo per me lo può fare a casa sua o in strada, ma lo eviterei nei luoghi pubblici e soprattutto in piscina dove ci sono questioni igieniche che devono venire prima delle ragioni religiose o culturali. Io ho studiato Antropologia, conosco il modo in cui nascono e si diffondono le culture, gli usi e costumi. Premesso questo, nessuno può negare che persino il cattolicesimo sino a non molti anni fa, costringeva la donna a mettere il fazzoletto in testa o perlomeno faceva in modo che la donna si sentisse in dovere di indossarlo. Le donne anziane che circolano in Sardegna ne sono un esempio molto calzante. Secondo me si tratta di un fatto culturale legato ad una considerazione non proprio positiva della donna e questo se mi permettete è comune a tutti i paesi del sud del mondo, compresa l'Italia. La religione c'entra e non c'entra. E' più che altro una manipolazione umana di testi sacri che in realtà non dicono niente rispetto a questa questione. L'Islam ha un modo di ragionare uguale al nostro di un secolo fa, la differenza è che si tratta di una cultura e di una religione molto più radicata e forte della nostra ed è per questo che il progresso e il cambiamento di costumi è improponibile in una realtà come questa.

In tutto questo calderone continuo a non capire i dibattiti inconciliabili tra italiani che si dicono inorriditi e gli islamici (una parte di loro scelta appositamente tra i più integralisti) che mettono in bocca al Corano cose inesistenti, simili al nostro divieto per gli anticoncezionali che nella Bibbia non esiste. L'integrazione in Italia è impossibile. Questa è la conclusione. L'italiano si dimentica dei delitti di onore nel nostro Mezzogiorno, che sono all'ordine del giorno persino nel 2009. Cerchiamo di aprire la mente e smettiamola con gli atteggiamente di superiorità rispetto a chi è a volte uguale a noi.

0 sentenze:

 

La finestra sul cortile Copyright © 2011 - |- Template created by O Pregador - |- Powered by Blogger Templates