Trama: ci troviamo in Gran Bretagna durante il regno di Domiziano. Roma sta gradualmente conquistando i territori anglosassoni sottraendoli alle tribù del luogo che tentano di resistere all’avanzata inesorabile dell’Aquila. Gaio figlio di un ufficiale romano (ma britannico da parte di madre) cade inavvertitamente in una trappola per cinghiali dove si ferisce gravemente. Viene salvato da alcune persone appartenenti ad una tribù di nobile stirpe. Conosce quindi Cynric, un ragazzo pieno di odio nei confronti dei romani perchè nato da uno stupro perpetrato da un legionario nei confronti di una donna del posto. Conosce anche Eilan, di cui si innamora a prima vista. Una volta guarito torna al suo accampamento avendo sempre nel cuore la giovane britanna. La vorrebbe sposare ma il padre di lei si oppone e le loro strade si dividono per qualche tempo. Infatti lui continua la sua carriera militare e lei diventa una delle Sacerdotesse della Casa nella Foresta, perciò inviolabile. Un giorno però si incontrano e si uniscono per la prima volta, vinti da una passione incontenibile. Da questo incontro nasce un figlio, Gawen, che viene nascosto da Eilan nel territorio appartenente alle sacerdotesse. Lei vorrebbe fuggire con Gaio ma lui, per ragioni politiche e per non dispiacere suo padre, decide di sposare una donna romana Giulia che però continua a dargli figlie femmine alle quali lui non riesce ad affezionarsi e che non gli garantiscono la prosecuzione della stirpe. Gli anni passano e la terra britanna continua ad essere insanguinata dalle battaglie da cui gli indigeni escono sempre sconfitti nonostante anche Roma abbia i suoi grattacapi dopo l’uccisione dell’imperatore. Una notte Gaio decide di recarsi nel territorio appartenente ai druidi e alle sacerdotesse messo in allarme dal proposito di qualche legionario ubriaco intenzionato a violentare una sacerdotessa. Viene però scoperto dai druidi accecati dall’odio contro i romani e catturato. Viene condannato a morte e Eilan ancora innamorata decide di rivelare a tutti il suo segreto, condannando anche se stessa ad una morte orribile. I loro corpi vengono poi gettati al rogo ma l’ultima profezia della Dea, che parla per bocca di Eilan, rivela che romani e britannici si fonderanno insieme per sconfiggere in futuro un popolo straniero. Intanto la casa delle sacerdotesse viene spostata nell’isola di Avalon mentre il territorio della casa della foresta viene lasciato alla nascente chiesa cristiana.
Commento: il romanzo è il primo della serie di Avalon nonostante sia stato scritto dopo le Nebbie di Avalon. E’ scritto molto bene come tutti i libri della Zimmer, scomparsa purtroppo precocemente. Per quel che riguarda il contenuto devo dire che sono rimasta abbastanza delusa perché mi aspettavo una vicenda più intensa e personaggi meglio caratterizzati. Mi spiego: tutto fa supporre che si tratterà del racconto di un amore sofferto ma solido mentre a leggere poi il libro si scopre che Gaio non si fa scappare neanche una donna che gli capita a tiro sminuendo totalmente il sentimento che prova nei confronti di Eilan. Tutto il suo interesse è rivolto alle strategie politiche e al figlio maschio che potrebbe continuare la sua stirpe. Questo è sicuramente molto realistico ma certo toglie un bel po’ di magia a tutta la storia. Eilan da parte sua è un personaggio abbastanza piatto, un po’ sottomesso e poco incisivo ai fini della storia mentre mi ha molto colpito Caillean, una delle sacerdotesse più importanti all’interno della narrazione. Personaggio complesso, reale e pieno di sfaccettature che spero ritroveremo nel romanzo successivo, anche perché l’unica sopravvissuta. Tutti i personaggi comprimari sono solo comparse senza importanza. Il libro insomma manca di emozione e nonostante la lunghezza non offre niente alla vicenda principale soffermandosi maggiormente sulla guerra tra romani e britannici. Un romanzo storico sentimentale che mi ha lasciato un po’ con l’amaro in bocca nonostante una narrazione sicuramente scorrevole ma un po’ vuota.
Voto: 6
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