sabato 17 ottobre 2009

1 Le file per seguire le lezioni




Questa settimana è stata memorabile in senso negativo. Era la mia prima settimana al corso di studi in Beni Culturali. Il mio progetto era quello di seguire 4 lezioni che si incastravano più o meno bene tra di loro. Io ho già una laurea e che io mi ricordi avrò seguito più o meno un mese e mezzo in 5 anni di università. Non ero abituata e forse non lo sarò mai. Sono pigra e la mia soglia di concentrazione non supera la mezzora buona ma mi sono ripromessa di seguire anche perchè qualche bel genio ha pensato bene di far pagare il massimo delle tasse a quegli asini come me che dopo una laurea e un master vogliono riscriversi all'università e prendere un altro titolo. Ma pensa tu come siamo ignoranti e nullafacenti, ma pensa che gioia per noi tornare sui libri mentre altra gente a cui è andata di culo stanno già lavorando.
Beh torniamo a noi. Ho pensato: visto che pago voglio avere tutto quello che offre l'università soprattutto le lezioni. Mai avrei immaginato che 150 persone la pensassero come me. Se fossimo a Milano poco male perchè ci sarebbero aule abbastanza capienti ma in Sardegna tutto è a misura di fantino sardo, perciò aulette da massimo 80 persone che per starci tutte devono tenersi a braccetto come in su ballu tundu.
Penso che la scena peggiore l'ho vissuta per Archeologia. 200 persone che spingevano come per entrare ad un concerto e io che sfioravo il pavimento con la punta delle scarpe tenuta su dalla forza combinata di quelli che spingevano per uscire e quelli che come me volevano entrare. Alla fine ho trovato posto a sedere. La prima volta a culo, la seconda e la terza perchè sono arrivata un'ora prima nonostante ci metta 5 minuti ad arrivare in facoltà da casa mia. L'ultima volta poi è stata una cosa che se la racconto a me stessa mi do una testata ai denti. Ho seguito una lezione di cui non me ne fregava una cippa per essere in pole position per la lezione successiva. E nonostante ciò ho fatto due metri senza toccare terra per via degli spintoni. Diciamo che la stessa cosa è avvenuta per Paleografia che penso ai miei tempi seguissero in 5.
Ma cosa è cambiato nella testa del giovane? beh l'organizzazione universitaria che impone di dare esami precisi a seconda dell'anno di immatricolazione. Però non c'è la frequenza obbligatoria perciò mi dico ma tu giovane di 20 anni che digiti per 2 ore sms al cel e mi frantumi i nervi col tuo brusìo continuo dall'inizio alla fine della lezione NON PUOI STARTENE AL BAR, A CASA O AL CESSO invece di costringermi a imprese eccezionali per trovare un centimetro di stoffa su cui appoggiare il culo? sì perchè questi che frequentano sono per lo più del secondo anno (a quelli del primo do il beneficio del dubbio che in fondo siano spinti da vero interesse e curiosità dopo 5 anni di calcolo matematico, Virgilio e filosofia di Platone). Quelli del secondo anno sono pazzeschi: non gliene fotte niente di seguire, vogliono solo stare comodi e piazzare il registratore sotto la bocca della docente per poi sbobinare e dare l'esame. Sono in gruppi folti (tutti con sto registratore che io mi dico ma cacchio mandateci solo 2 di voi e gli altri stiano a casa a sto punto, tanto ve le passate le cose), cicca in bocca, atteggiamento da QUESTA è CASA MIA, sufficienza nei confronti delle matricole pazienza se hanno solo un anno di meno rispetto a loro. E poi fanno una cosa che a me fa incazzare come un toro: si mettono d'accordo in modo che oltre ad occupare 5 posti in prima fila, ne prendono altri 2 o 3 per gente che arriva con tutto comodo mezzora dopo, perciò tu che ti 6 fatto una fila immane rimani in piedi o seduto in terra.
A me non è capitato ma chissà, mai dire mai.
Tutto ciò mi ha provocato uno stress sovrumano. Io ero abituata male, cioè bene secondo il mio punto di vista. Non avevo voglia di seguire e non seguivo, ma se mai avessi voluto farlo sapevo che non mi sarei dovuta prendere a cazzotti per una sedia di merda, ne avrei trovate 40 di sedie vuote. Non so, penso che sia cambiato tutto, soprattutto la mentalità del ragazzetto di 20 anni. Presenzialista a prescindere. Io se avevo voglia di chiacchierare con i colleghi stavo fuori dall'aula a fumarmi una sigaretta non mi facevo le code per disturbare gli altri e ad essere continuamente zittito dai professori come alle superiori. Non c'è più rispetto per i docenti, noi ci cagavamo addosso se ci squillava per sbaglio il cel durante una lezione, questi a momenti si mettono ai piedi della cattedra per mandare i messaggi al collega che sta due sedie più in là.
Che tempi di merda

1 sentenze:

Pianetavivo ha detto...

A Milano non mi sembra meglio. Aule forse maggiori, ma ressa nondimeno.
E aule schifose, almeno quelle progettate per Architettura: forse per scoraggiare o come esempi da non imitare.

 

La finestra sul cortile Copyright © 2011 - |- Template created by O Pregador - |- Powered by Blogger Templates