sabato 13 dicembre 2008

0 Vacanze di Natale 1983


Ebbene sì lo confesso..ogni volta che si avvicina il Natale mi assale il desiderio irresistibile di rivedere per l'800esima volta il Capostipite di tutta serie di film Vanzineschi sulla più importante, strabusata, commercializzata festivistà annuale. Non so a che numero sono arrivati dopo Natale in India, New York, Alaska, Egitto, Cinisello Balsamo e via dicendo. A dirla tutta di tutti questi pezzi di storia del cinema ne ho visti sì e no 4 o 5 ma con un'espressione facciale simile a quella di uno che ha inavvertitamente schiacciato un escremento bello grosso con le scarpe appena comprate.
Sono delle cazzate pazzesche che sbancano incredibilmente e non tanto inspiegabilmente i botteghini di tutta Italia...l'italiano medio avrà anche necessità di ridere in questo bel periodo di prosperità economica ma penso che spendere 10 euro per vedere tette e culi peraltro rifatti o per sentire le solite battute da grattamento di ascella sia francamente troppo.
Quello di cui vi voglio parlare è il vero e unico Vacanze di Natale, vero e proprio spaccato di un'epoca a me molto cara, cioè gli anni 80. Tutto, dalla musica all'abbigliamento, ai modi di dire, porta il marchio di quegli anni. Le situazioni sono ben lontane dalla demenzialità dei successivi film, ma appartengono decisamente alla commedia all'italiana con un livello qualitativo sicuramente superiore rispetto alla caciara attuale. E poi bisogna ammettere che i film che sono seguiti riprendono spesso e volentieri la situazione tipo della famiglia ricca con lo chalet di proprietà e della famiglia grezza che trascorre (a spese di sacrifici non indifferenti e un po' per emulazione della creme della società) la prima settimana bianca a Cortina, beh si scoprirà verso la fine che la distanza che le divide è praticamente nulla.
Il cast è ottimo, vista la presenza di Stefania Sandrelli, già affermata come attrice e di un giovanissimo e imberbe Claudio Amendola che riveste il ruolo del borgataro, figlio di un macellaio ma amico di un ragazzo appartenente ad una ricca famiglia romana. Cristian De Sica poi è esilarante e capace come sempre di trovarsi in situazioni imbarazzanti e surreali.
Devo dire che grazie a questo film ho perso letteralmente la testa sia per De Sica che per Amendola, tanto che vedere ora quest ultimo nei Cesaroni con i capelli grigi, grasso e a volte con gli occhiali mi fa tristezza e nostalgia dei tempi passati. In questo film è proprio un bimbo con la faccia da schiaffi ma con tutta la schiettezza e la spacconeria del romano verace.
La colonna sonora è da sogno per tutti coloro che amano gli anni 80 visto che il film è costellato da una miriade di canzoni inglesi e italiane che sono rimaste nella storia della musica leggera.
E poi ed è forse l'aspetto che mi lega maggiormente a questo film è l'atmosfera natalizia che si respira dal primo all'ultimo minuto. Dai primi giorni che precedono il Natale, all'apertura dei doni in famiglia al Veglione (molto trash) di Capodanno ai tristi giorni che precedono il ritorno a casa e la fine delle feste.
E' un film che io consiglio a quei pochi che non l'hanno ancora visto e a chi vuole trascorrere un'ora e mezza in allegria e serenità. Io lo riguarderò domani davanti ad una cenetta cinese accompagnata da un bel Torbato della mia isola. Aspettando Natale e ritornando all'atmosfera magica e indimenticabile di quegli anni.
Buona visione a tutti!

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