venerdì 26 dicembre 2008

0 Quando si dice un venerdì NO...eppure non è neppure 17


Oggi è il classico giorno in cui uno si domanda "ma perchè minchia mi sono alzata dal letto stamattina??". Ok parto con l'ammettere spudoratamente di essere un tantinello nervosa di mio, penso infatti che la mia passeggiata sulla Terra non durerà moltissimo, un bell'attacco di cuore mi porterà presto in un'altra dimensione. Nel mio DNA oltre al canonico codice genetico è presente una bel cromosoma ENNE, ossia NERVOSA PER LA VITA.
Comunque, tutto è cominciato stamattina presto...un classico praticamente: occhio sbarrato alle 5 del mattino per due motivazioni, vescica ai limiti di sopportazione (sto pensando di entrare nel Guinness dei primati con il record di maggior resistenza al richiamo dell'uretra) e chiaramente il solito magma liquido al centro dello stomaco...sapete quel leggero bruciorino che potrebbe accendere un paio di fiaccole o far scoppiare gli allarmi antincendio. Sarà stato il sobrio mangiare del santo giorno di Natale? sarà stata la grassa buccia dell'oca del giorno prima o le patate al forno grondanti grasso del medesimo pennuto? non so fatto sta che mi son detta questa sarà una fantastica giornata.
La mattina...sveglia alle 9 30 con le grandi manovre di mia madre in vista del grande momento, ossia il primo ingresso ufficiale del fidanzato di mia sorella a casa mia. Tutta roba silenziosa come l'aspirapolvere della Nasa passato a un millimetro del mio padiglione auricolare già gravemente danneggiato da quei simpatici testicoli che si divertono ancora a tirare petardi sino alle prime luci dell'alba. Se se l'infilassero su per l'intestino tenue staremmo tutti meglio non credete?
Come se non bastasse un'emicrania fulminante ha deciso di prendere possesso del mio cranio a partire dall'occhio sinistro sino ad avvolgermi tutta la testa come un simpatico casco integrale..potete immaginarvi con che gioia mi apprestavo a vivere questo straordinario momento di raccoglimento familiare.
Il grande momento del pranzo merita un discorso a parte, fatto sta che con la pancia piena e un litro di vino in vena il sonno ha preso possesso di me e mi sono buttata a letto...passano 20 minuti e mi vibra tutto il materasso. Minchia, dico, speriamo sia un messaggio e invece no, era mia sorella che con un'insistenza da vero persecutore ha fatto quasi esaurire la batteria a forza di squilli ed è mancato poco che il letto iniziasse a levitare. Cosa voleva? che andassi a casa sua a cantare al karaoke. Ora dico..sarà il caso di rompere i maroni alla gente per una cosa del genere? che poi almeno fosse una di quelle che ha un fare democratico in questo genere di cose..e no ragazzi perchè siccome il Canta tu è suo ed è a casa sua, chiaramente deve avere l'esclusiva lei nel cantare. Ci sono altre 5 o 6 persone in attesa? non importa, aspetteranno. Avesse poi una bella voce che fa piacere ad ascoltarla, manco quello. Comunque ho detto no e buonanotte al secchio, la giornata non è finita ma spero la sfiga si

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