mercoledì 22 ottobre 2008

0 ANNI 80...CAPITOLO 1


Ok lo ammetto spudoratamente...sono una gran cultrice di questo tanto discusso decennio. Molti intellettualoidi lo definiscono come il periodo più pacchiano, trash e vuoto della storia del secolo scorso, io invece penso che abbia davvero segnato un'epoca nel bene o nel male.
Ero piccola in quei fantastici anni ma ricordo tante cose di quel periodo che sembrava essere interminabile ed eterno, scandito da canzoni che ci troviamo a canticchiare ancora, che sono state rispolverate e piazzate in qualche nota raccolta e che sono infine state rovinate con orribili remixaggi o versioni da discoteca.
Alla fine se guardiamo bene si parla tanto male degli anni 80 ma tutti in fondo si ritrovano a guardare con nostalgia a vent'anni fa ricordando l'oggettistica, la moda, i cibi, la televisione e i personaggi di quegli anni.
Pur essendo del 77 posso tranquillamente affermare di aver respirato a pieni polmoni l'aria e l'atmosfera anni 80 avendo una sorella maggiore di 4 anni, per giunta ultrafissata con tutte le stronzate e le mode tipiche di quel tempo lontano. Beh in realtà non dev'essere stato facile essere adolescente in pieni anni 80 in quanto se non seguivi la moda, se non eri ricoperto dalla testa ai piedi da marche quali Best company, American System e via dicendo eri praticamente una cacchina di uccello. Guai a non avere un montone (poveri animali!!), un piumino, lo zaino Invicta e quegli orribili scarponi color beige con il pellicciotto bianco interno. Ma vogliamo parlare di quella cinta da COW BOY chiamata sobriamente EL CHARRO?? attenzione perchè naturalmente per chi non aveva tutti quei denari c'era l'imitazione, che era una cintura venduta dai VU CUMPRà completamente simile all'altra ma che aveva come avvertenza speciale quella di NON METTERLA MAI SOTTO L'ACQUA se non ti volevi trovare con pezzi di cartone pendenti dai fianchi o ancora peggio con i pantaloni all'altezza delle caviglie...Poi c'erano le calze con i rombi, i maledetti jeans elasticizzati (solitamente della Uniform con la U VERDE piazzata su una chiappa) che ogni volta mi vedevano sudare 7 camicie per aiutare mia sorella a toglierseli..a momenti producevano un rumore simile a uno stappo di bottiglia a missione compiuta. Riguardo ai jeans come non ricordare il fatto che fossero a vita così alta da arrivare ad altezza reggiseno praticamente e il particolare non trascurabile che avessero un orribile risvolto finale, rendendo tutti simili a pescatori di telline? ricordo anche le tute da ginnastica con l'elastico alle caviglie e di colori allucinanti come giallo canarino, rosa maialino e rosso gabibbo...qualcuna osava persino mettersi le calze velate e le scarpe da tennis. Accoppiata vincente no? come scarpe da tennis, almeno a casa mia, andavano per la maggiore le ALL STARS e le SUPERGA che andavano spesso usate rigorosamente senza calze dimodochè si può solo immaginare l'aroma piacevole che aleggiava in camera mia visto che la dividevo con mia sorella...
Gli unici orologi consentiti erano gli SWATCH, praticamente pezzi di plastica neanche troppo resistente con due lancette e prezzi non tanto abbordabili a seconda del modello, ora invece praticamente te li tirano in testa
Vogliamo parlare delle acconciature per caso? Io posso solo dire che il BUCO DELL'OZONO deve aver ricevuto un gran brutto colpo proprio in quel decennio visto l'uso smodato di lacca con quell'aroma che ti prendeva alla gola e non ti mollava sino al giorno dopo..Ma perchè si usava? perchè era d'obbligo avere il CLASSICO CIUFFONE DA UNA PARTE scolpito nel marmo, che doveva reggere 24 ore di vita adolescenziale tra scuola, uscite in centro con le amiche, fast food, discoteca e via dicendo. I capelli solitamente erano raccolti in code altissime e stretti al parossismo con milioni di forcine e tonnellate di gel e lacca per l'appunto. Poi a un certo punto era venuta fuori anche la moda della PERMANENTE che rendeva le donne simili a LEONI nella foresta, a JOHN BON JOVI o al cantante degli EUROPE..
Io con i capelli non ho avuto una gran fortuna soprattutto perchè quando sei veramente piccolo non sei tu a decidere come farteli tagliare, ma spetta a mamma renderti ridicolo agli occhi del tuo micromondo rappresentato da quelle simpatiche creature che incontravi tutte le mattine al suono della campanella. Mia madre le ha tentate tutte sui miei capelli, ma diciamo che per lei il MUST era la frangia..devo averla portata per circa 10 anni e più, a volte troppo lunga in modo da somigliare al cugino hit della Famiglia Addams, a volte troppo corta in modo da essere scambiata per un fraticello di Assisi. Tuttora non riesco proprio a guardare le foto di quando ero piccola per l'imbarazzo e lo schifo, domandandomi perchè non mi era mai venuto in mente di chiedere aiuto al TELEFONO AZZURRO per maltrattamenti al mio cuoio capelluto
Per concludere questo primo capitolo di ricordi non posso tralasciare un ultimo particolare...Noto, soprattutto col gentile apporto di foto, film e programmi televisivi di quegli anni che invece non c'era una grandissima attenzione verso le SOPRACIGLIA che a quanto pare dovevano crescere rigogliose e selvagge ed essere invece eliminate radicalmente al centro formando una Pianura padana dell'ampiezza di qualche ettaro
La conclusione è che certo in quegli anni le donne non si volevano molto bene...

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