Trama: Sam si trasferisce in una nuova scuola e affronta con grande ottimismo il suo primo giorno. Dopo un abbraccio ai suoi che l’hanno accompagnato sino all’ingresso di scuola varca la soglia seguito dagli ironici brusii dei nuovi compagni che lo vedono come uno sfigato. Certo non l’aiuta la sua altezza da hobbit e l’aspetto da ragazzino delle medie, così come i capelli, l’abbigliamento e gli ottimi voti. Inoltre è scarsissimo nello sport. Durante quelle lunghe ore conosce solo Annie, una ragazza normale e fuori dalla cerchia dei più popolari della scuola. Sam si rivolge allora al consulente scolastico che gli consiglia di dire tante balle per poter acquistare un nome all’interno di quella 4 mura di ipocrisia e superficialità. Detto fatto. Sam si risveglia l’indomani con una nuova vita in cui tutto quello che si è inventato è diventato realtà: la prof e la più carina della scuola si innamorano di lui, diventa un asso del basket e un asino a scuola. Sarà vera felicità?
Commento: teen movie con una marcia in più. Divertente senza essere volgare. Ci presenta la più classica delle situazioni vissute dalla gran parte degli adolescenti: stare dalla parte sfigata della barricata ma non perchè sia veramente sfigata ma perchè i tuoi compagni di scuola hanno deciso che sia così. Non bisogna pensare che sia una situazione legata esclusivamente alle scuole americane dove contano i meriti nello sport, la macchina sportiva e i vestiti giusti oltre che un aspetto più che piacente. La stessa cosa la si ritrova in qualsiasi scuola del mondo. Le mie superiori sono state un incubo ma non perchè fossi bassa, grassa e con le mutande della nonna (tutt’altro)…ero una che si faceva i cazzi suoi, i miei non erano nè medici nè ingegneri, il mio rendimento scolastico era sotto la media, ma chissà perchè ero tenuta a distanza da quelle 5 o 6 merde (ma forse anche di più) che avevano i soldi, il vestito di marca e il papino nell’alta società cagliaritana. Ma c’è di peggio, ero isolata anche da quelli che sfigati lo erano veramente e questo credetemi non l’ho mai capito. In Italia conta molto la faccia di culo che ti ritrovi, se sei un grande comunicatore hai tutte le porte aperte, se sei timido o non ti va di alzare la mano e dire due troiate sei fuori a prescindere. Questo film è la quintessenza di questa realtà: un ragazzino con enormi potenzialità e un grande cuore viene socialmente fatto fuori perchè è esteticamente diverso dalla massa. Forse sarà un film tutto sommato banale nei contenuti ma a me è piaciuto tanto, molti vedendolo penseranno alla loro adolescenza quando tutto sembrava insormontabile e altri che l’adolescenza la stanno vivendo ora penseranno che tutto sommato il protagonista è proprio uno sfigato.
De gustibus non disputandum est
Voto: 7,5
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