mercoledì 10 ottobre 2012

0 13–Se perdi…muori (2010)

Trama: Sam ha bisogno di tanti soldi per pagare il ricovero e l’operazione chirurgica al padre così decide di partecipare ad un gioco che mette in palio la vita e un sacco di denaro per chi riesce a sopravvivere…

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Devo dire che a un quarto del film ho pensato che si trattasse di una produzione francese visto che il ritmo e certe scelte stilistiche sono tipiche degli action movie d’oltralpe. La sensazione si è trasformata in una quasi certezza quando ho scoperto che si tratta effettivamente di un remake hollywoodiano di 13 Tzameti, film francese diretto dallo stesso regista Gela Babluani.

La trama è coinvolgente ai massimi livelli in quanto non si può proprio restare indifferenti davanti ad un gioco così crudele e allo stesso tempo di vitale importanza sia per chi vi partecipa sia per coloro che scommettono sulla sorte dei concorrenti. Sam inizia come un emergente ma ben presto entra nella dinamica della sfida ossia della lotta per la sopravvivenza, quindi seppure all’inizio si trova a dover fare i conti con la sua coscienza che gli impone di non uccidere un altro essere umano, molto presto capisce che tutto quello che conta è vivere e guadagnare il denaro necessario per dare una speranza alla sua adorata famiglia. Non è un superuomo e infatti la sua non è altro che fortuna ma soprattutto il fatto che sia totalmente ingenuo si sposa perfettamente col finale a dire il vero abbastanza sorprendente. La morte del protagonista non figura di certo in quasi nessun film statunitense ma lascia in bocca quel sapore di reale che impreziosisce ancora di più un film più che discreto.

Il cast è di livello seppure alcuni attori sembrano davvero interpretare dei camei piuttosto che della parti fondamentali ai fini della trama, penso soprattutto a Mickey Rourke che riveste in modo sempre preciso e convincente il ruolo di ex galeotto trucido e tatuato. Non mi è dispiaciuto così come ho gradito l’algido britannico Vince Ferro, niente muscoli e nessun atteggiamento da macho. La parte del timido e insicuro elettricista l’ha interpretata alla grande.

Il film è ben ritmato e molto molto veloce tanto da non lasciare spazio a nessun tipo di riflessione.

VOTO 7   

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