Eccomi di nuovo qui dopo un bel po’ di giorni trascorsi ad inseguire il Natale. C’è gente che fa di tutto per evitarlo e io invece mi ammazzo per aggrapparmi a un lembo del suo rosso mantello, ahimè con scarsi risultati. Nonostante ciò sono state vacanze veramente belle dopo moltissimo tempo in cui facilmente mi skazzavo delle colazioni a panettone e i pranzi a lenticchie e torrone. Sono uscita parecchio ma assurdamente sono rimasta anche molto tra 4 mura. Ho trascorso ore a venire a capo di avventure punta e clicca per pc e ho vagato per molte librerie alla ricerca del libro per il momento inesistente. Ho trascorso un 31 semplicissimo ma con una bottiglia costosa e un primo dell’anno a dormire e mangiare. Sono partita con un aereo Easy Jet che aveva un personale di volo stronzo come pochi e che ha visto una vecchia rimettere il suo pane e latte sul sedile davanti e nel cesso poco dopo. Ho rivisto la mia amata Milano e come al solito mi sono chiesta perchè la gente ce l’abbia tanto con questa meravigliosa città. Ho ricevuto in dono un regalo che ho sognato sin da quando ero bambina, un oggetto prezioso e raro che terrò con una cura e un amore che solo il suo primo proprietario poteva avere quando era in vita. Un’intera annata del Corriere dei Piccoli, Del 1914. Per molti sarà una cosa da niente per me è la realizzazione di un desiderio che avevo accantonato per mancanza di soldi e mezzi. Poi che dire…poi si torna e si ritorna alla solita routine alla quale tutto sommato ci si riabitua in fretta e viene il tempo della DIETA, dello studio e delle responsabilità e ti scappa un CHE PALLE CAZZO, ma è solo vita, nel bene o nel male vita che vale la pena di vivere perchè è bellissima.
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