domenica 17 gennaio 2010

0 Intervista col Vampiro - Anne Rice

filmtv_01Trama: un vampiro racconta la sua storia ad un giovane giornalista. Siamo alla fine del XVIII secolo in Louisiana e Louis, un giovane possidente terriero, vive il dramma della morte improvvisa del fratello. Questa disperazione lo conduce più volte vicino al baratro della depressione più profonda, al rifiuto totale del mondo che lo circonda, finchè conosce Lestat, uno strano vampiro che gli fa un terribile dono, quello dell’immortalità, rendendolo simile a lui. Louis però non riesce ad accettare la sua nuova natura e cerca di sottrarsi al bisogno di nutrirsi di sangue umano. Inizia anche a rifiutare la compagnia di Lestat, troppo diverso da lui e egoista nel non voler mai rispondere agli interrogativi di Louis in merito ai poteri dei Vampiri. A questo punto, un po’ per crudele celia e un po’ per compassione nei confronti di Louis, Lestat rende vampiro una bambina cenciosa, Claudia, orfana di madre e destinata alla morte e all’abbandono. Il gesto di Lestat fa sì che Louis trovi un nuovo scopo nella vita: essere il padre, il maestro, il compagno della ragazzina che diversamente da lui, apprezza i piaceri della vita del non morto, il lusso sfrenato, i divertimenti e il sangue dei malcapitati che si commuovono alla vista di questa bellissima bambina con i boccoli d’oro e l’espressione di bambola che ha smarrito i genitori e che dev’essere riaccompagnata a casa. Anche Claudia però inizia a entrare in conflitto con Lestat, fermo nel proposito di non rivelare alcun segreto ai due compagni. Claudia decide allora di ucciderlo ma il primo tentativo va a vuoto e a quel punto dopo aver fatto perire il vampiro in un incendio, Claudia e Louis partono per l’Europa alla ricerca di loro simili. Qui però nel cuore della Transilvania entrano in contatto con una tipologia di vampiro guidata solo dall’istinto dell’uccisione incondizionata, perciò si trasferiscono a Parigi e qui sì che trovano creature simili a loro nel gusto per il lusso e i piaceri della vita. Qui Louis conosce Armand, bellissimo vampiro di cui si innamora e capo di una schiera di vampiri superficiali e guidati dal sospetto verso i due nuovi arrivati che sospettano aver ucciso chi li aveva resi vampiri, peccato mortale e gravissimo per creature come loro. Louis rende vampiro un’altra donna, Madeline, per renderla compagna di Claudia ormai infelice della sua condizione di donna in corpo di bambina e sempre più sola ora che Louis ha deciso di donare il suo cuore ad un altro vampiro. Purtroppo Claudia e Louis scoprono a caro prezzo che Lestat è ancora vivo e che ha sguinzagliato contro di loro i vampiri di Parigi che infatti riescono a uccidere Claudia e Madeline, mentre Louis riesce a salvarsi grazie ad Armand e fugge via per tornare la notte dopo e dare alle fiamme il nido dei vampiri colpevoli di aver ucciso quella che era stata la compagna di una vita. Poi inizia a viaggiare con Armand sino a ritornare dopo moltissimo tempo a New Orleans. Qui trova Lestat ormai ridotto allo spettro di se stesso, incapace di uscire e nutrirsi perchè spaventato dai tempi moderni e dai rumori del traffico. Louis a questo punto finisce il suo racconto.

Commento: il romanzo della Rice è datato 1976 ed è il primo della serie dedicata ai Vampiri. E’ un romanzo che sicuramente ai più è conosciuto più che altro per la visione dell’omonimo film interpretato da Brad Pitt e Tom Cruise. Che dire? è un romanzo non facile e non immediato, lo stile è verboso e barocco, quindi molto affine all’epoca in cui si svolge buona parte del romanzo, ma soprattutto a colui che narra la storia, ossia un uomo del Settecento. Ho trovato la scelta stilistica molto ostica, ma rispetto molto la scrittrice riconoscendole il merito di aver rispolverato una figura che viveva (e vive tuttora benissimo)nelle pagine del capolavoro di Stoker. Non ho letto altri libri della Regina dei Vampiri ma quello che ho potuto notare è che questo romanzo è abbastanza deficitario nel darci notizie sulla vita e sulla morte dei vampiri. Mentre in Dracula tutto è molto chiaro, crocifisso, paletto nel cuore, la testa mozzata, la testa d’aglio e la rosa, così come i vari poteri e i limiti del Conte dai denti aguzzi, in questo romanzo si nega tutto ciò che dice la letteratura in proposito non offrendo però alternative credibili. I vampiri della Rice uccidono dopo aver sedotto (ma non si sa in che modo visto che il sesso sembra essere totalmente escluso e tutti i rapporti anche tra i vampiri sembrano esplicitarsi solo nella comunione di anime e intenti), non possono essere uccisi in alcun modo però muoiono se non stanno dentro la bara, le fiamme non funzionano ma la luce del sole sì, non bevono e non mangiano. Che noia no? spero che dal secondo romanzo in poi le cose si smuovano, perchè la figura del Vampiro merita maggior spessore e più profondità. Ultimo appunto, il protagonista è veramente deprimente. Nonostante ciò mi rifiuto di dare un voto basso perchè il romanzo ha comunque un suo fascino e un’atmosfera particolare nonostante la lentezza a volte angosciante di tre quarti del libro.

Voto: 7=

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