martedì 5 giugno 2012

0 Un week end da bamboccioni (2010)

Farò un paragone per molti versi (e per molti critici) terribile ma per me questo Grown Ups ricorda da vicino (ma intendiamoci in tono alquanto minore) il francese Piccole bugie tra amici. Anche qui abbiamo un gruppo di amici fraterni che si conoscono dai tempi dell’infanzia, che si riuniscono in occasione di un funerale e che scoprono che dietro la facciata si nascondono verità insospettabili. Il week end al lago nella grande casa in cui hanno condiviso tanti bei momenti serve a ciascuno di essi per maturare e capire che in fondo è meglio essere se stessi con i propri difetti piuttosto che fingere una vita perfetta che in realtà non esiste. Tutto questo ovviamente condito da battute salaci, gag a ripetizione e situazioni paradossali.

 In Italia il film non è piaciuto mentre negli USA è stato un gran successo al botteghino. Ovvio, la trama è condita di tutta una serie di elementi tipici della cultura americana: il basket come sport nazionale da insegnare ai propri figli magari raccontando fino allo sfinimento l’ultimo decisivo punto che ha permesso alla squadra del papà di vincere il campionato a scuola, le cazzate dell’adolescenza che contribuiscono alla formazione dell’individuo adulto, i marshmellow da mangiare intorno al fuoco, l’immancabile bacon a colazione, l’amore per le mogli che si manifesta con un ballo lento in una sera d’estate e via dicendo.

Le commedie americane possono piacere o non piacere ma è sicuro che quelle di ambito famigliare difficilmente piaceranno in Italia a meno che il protagonista non sia un bambino (vedi l’ormai vetusto Senti chi parla o Mamma ho perso l’aereo). Agli italiani piace la commedia sentimentale oppure quella che ha per protagonisti nomi celebri della Walk of fame (Cameron Diaz, Ben Stiller, per fare due esempi) o infine la classica (e a mio modesto avviso) becera commedia con adolescenti arrappati alle prese con le prime esperienze sessuali (vedi American Pie e i suoi numerosi seguiti).

Questo film è sano, frizzante, fresco e pieno di ritmo. Genera buonumore e risate costanti. Ha anche un buon cast: Adam Sandler in grandissimo spolvero ( e in questo caso figura anche come sceneggiatore e produttore), una Salma Hayek inedita, l’affascinante Maria Bello che dopo diversi ruoli drammatici si cimenta brillantemente con la commedia e poi molti volti noti della commedia americana.

Consigliato a chi vuole ridere senza pensieri godendosi indirettamente un divertente fine settimana a lago.

VOTO 7

    

  

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