lunedì 4 giugno 2012

1 Lo chiamavano Trinità (1970)

Ogni volta che mi capita di vedere un film della mitica accoppiata Bud Spencer e Terence Hill finisco per commuovermi e pensare con nostalgia a tutti quei pomeriggi dei primi anni 80 quando al cinema dell’oratorio piazzavano film come questi. Molti ritengono questo spaghetti western in salsa comica come una vera e propria pietra miliare e in effetti lo è, un po’ sotto tutti i punti di vista: battute fulminanti e dense di schietta saggezza popolare, paesaggi stile Messico ma in verità italianissimi, lunghe scazzottate senza soluzione di continuità. E poi come dimenticare la mitica fagiolata dei primi minuti, quando Trinità (la mano destra di Dio) aggredisce una pentola di fumanti legumi con accompagnamento di maxi scarpetta di pane e un fiasco di vino? Pare che Terence Hill avesse digiunato ben due giorni per poter girare al meglio quella scena e in effetti la sua fame vorace è parecchio realistica e contagiosa!

La storia è semplice, racconta di due fratelli nati dalla stessa tenutaria di bordello che si barcamenano nella vita tra furti di bestiame e imbrogli al tavolo da gioco. Si chiamano Trinità e Bambino. Uno è magro e veloce come un fulmine, l’altro e grande grosso e forzuto. I due si rincontrano dopo un bel po’ di tempo e insieme decidono di aiutare una comunità di mormoni a liberarsi dai gringos che vogliono spazzarli via dalla vallata dove hanno deciso di stabilirsi.  

C’era una strana poesia in questi film così semplici, lineari e girati con i mezzi che si avevano a disposizione. Erano il frutto di un lavoro di sperimentazione ma anche di rispetto verso la onorata tradizione western italiana. Lo chiamavano Trinità non vuole prendere in giro un genere ma riscriverlo in chiave comica e ci riesce benissimo, grazie come ho detto più su a dialoghi scoppiettanti, scene e costumi ricostruiti con cura e una sana ingenuità che sapeva bene però di colpire nel segno, cioè attirare le folle al cinema e tenerle (anche tuttora) incollate alla poltrona di casa. Che dire poi delle musiche? Inutile dire che una delle prime cose che ho fatto dopo aver visto il film è stato scaricare la mitica colonna sonora che accompagna i nostri eroi fino alle battute finali.

Terence Hill è sempre la parte scanzonata della coppia e Bud Spencer è semplicemente lui, serio, monumentale e con la battuta giusta. Dire che coppie cinematografiche di questa levatura non appariranno mai più equivale a riconoscere un dato di fatto oggettivo. Per fortuna rimangono i film a ricordarci che c’era un tempo in cui l’Italia era numero 1 nel mondo in campo cinematografico.

Non mi ritengo una patita del genere ma non posso che premiare con un buon voto un film capace di risvegliare ricordi lontani come questo.

VOTO 7

1 sentenze:

Babol ha detto...

Quando ero piccola era un must, visto anche che lo passavano praticamente tre/quattro volte all'anno in TV.
In generale, l'accoppiata Bud Spencer/Terence Hill sarà sempre una delle mie preferite e ogni loro film un prezioso scrigno di ricordi d'infanzia e non!

 

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