martedì 24 maggio 2011

0 Bad Boys (1983)

 Trama: Mike O’Brien (Sean Penn) è un adolescente con il vizio del furto. Figlio di una madre assente e costretto a fare il duro per poter sopravvivere nel suo quartiere, finisce per trovarsi implicato nella morte del fratellino di Paco Moreno, un suo compagno di scuola che trascorre la vita a spacciare e fare il bullo. Mike, viene sbattuto in riformatorio ed entra in contatto con una realtà più dura della vita al di fuori delle sbarre, una realtà in cui se ti pieghi sopravvivi ma se non ti abbassi al più forte rischi di morire o di diventare il nuovo capo della baracca. Nel frattempo Paco decide di vendicare la morte del fratello stuprando la ragazza di Mike, CJ, che prontamente lo denuncia. Il ragazzo finisce nello stesso braccio di Mike e ne approfitta per tentare di portare a termine la sua vendetta.

Commento: il film è datato e ciò è ben testimoniato dalla giovanissima età di Sean Penn, comunque fisicamente inconfondibile nonostante i suoi 23 anni. Se vi piacciono i film duri e spietati questa pellicola fa al caso vostro. Tutto esprime violenza e impotenza. La violenza di chi non conosce altro modo per esprimere il suo rancore verso una società che lo respinge e l’impotenza di chi vorrebbe seguire la strada giusta ma è costretto a difendersi per non morire ammazzato sul pavimento di un carcere. E’ il ritratto forse un po’ banale della vita in un riformatorio ma è anche un modo per mostrare ciò che non si vuole vedere. Un film vecchio ma attuale, fatto di guardie carcerarie che fingono di non vedere o che appoggiano i più violenti in modo che possano tenere tutto sotto controllo, pazienza se ciò implichi anche la violenza gratuita ai danni dei più deboli. La recitazione e la regia sono molto anni 70 80, con toni foschi e atmosfera claustrofobica. Dialoghi serrati, silenzi eloquenti e un gran numero di comparse portoricane e di colore, come se fossero le uniche etnie a macchiarsi di qualche crimine. I pochi bianchi presenti sono italoamericani, irlandesi o ebrei come nel più banale dei luoghi comuni targati USA.

Sean Penn ha la solita faccia da cattivo ma in questa pellicola recita la parte del ragazzo che seppur tardivamente cerca di tornare sulla carreggiata. Volendo essere cattivi si potrebbe aggiungere che si dimostra ancora piuttosto acerbo nel reparto recitazione ma è comunque in grado con quel suo viso così particolare di tenere sempre viva l’attenzione dello spettatore su di lui. Il resto del cast non rimane impresso.

Non ci sono grandi riflessioni da fare su questo film, bisogna guardarlo e apprezzarlo nella sua rudezza.

Voto: 7    

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