lunedì 15 novembre 2010

0 Unico testimone (2001)

Non capita tutti i giorni di imbattersi in un film con un buon ritmo e già questo assegna un punto  a favore di questo classicissimo thriller.

Il protagonista è John Travolta che recita la parte del padre eroe, un po’ sovrappeso ma pur sempre eroe. Un padre separato con un figlio dodicenne che lo venera come poche volte capita nella realtà dei nostri giorni dove il massimo che accade è un vaffanculo formato famiglia.

Il ragazzo vive con la madre che nel frattempo ha pensato bene di risposarsi. Pazienza se poi il neo marito è un pregiudicato che ha cambiato nome e città pur di farla franca. Il ragazzino lo odia a prescindere ma quando scopre che la madre aspetta un figlio e che il patrigno è in realtà un assassino decide di denunciare la cosa. Nessuno sembra credergli tranne il padre, costruttore di barche in legno.

La trama è questa né più né meno. Forse è un po’ poco per chi giustamente si aspetta sempre una gran ventata di novità dopo centinaia di film tutti uguali a se stessi. Qui di interessante c’è il ritmo. Il resto è un po’ lasciato a se stesso. Non c’è infatti una grande attenzione alla spiegazione dei fatti precedenti al nucleo della vicenda. Da quanto tempo il fidanzato della mamma vive con la mamma? Perché i due genitori si sono separati? Perché hanno scelto un attore mono espressione e antipatico per recitare la parte del figlio?

Non lo sapremo mai. L’unico consiglio che mi sento di darvi è: se avete una serata noiosa da far passare, beh questo film merita una chance. Non aspettatevi finali rocamboleschi o colpi di scena da balzo sul divano. Niente di tutto questo, solo una sana pellicola che sta su binari come un trenino della Lego.

Voto: 6  

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