venerdì 16 luglio 2010

0 Calendar Men

Si tratta di una serie nipponica risalente al lontano 1982, composta di ben 52 episodi e fornita di uno humor travolgente, come nella migliore tradizione orientale. La storia è questa: siamo nel futuro, il Regno di Calendar ha bisogno di un nuovo re e l’unica persona che può assumere questo alto incarico è quella che catturerà il Cosmopavone, un bellissimo volatile che ama viaggiare nel tempo. I due candidati sono il Principe Sabato, discendente di un ramo estinto della precedente dinastia reale e la Principessa Domenica, figlia del re defunto. I due tornano nel passato che poi sarebbe il nostro presente. Qui si sistemano in una palazzina amministrata da Maigret, un investigatore sfigato che svolge il doppio ruolo di detective e amministratore di condominio. I suoi collaboratori sono Tina Ieri e Beppe Domani, due ragazzi che si scopriranno essere i progenitori della Principessa Domenica. I due ospitano Domenica nella loro soffitta, mentre Sabato, sua sorella Lunedì e gli aiutanti Settembre ed Ottobre vanno a vivere nel sottoscala del palazzo. I due gruppi sono ovviamente ai ferri corti e si lanciano di volta in volta alla ricerca del CosmoPavone grazie alle informazioni ricevute dal Pavonputer, che indica il luogo, l’anno e l’oggetto in cui si è trasformato il magico Pavone. Una volta arrivati al luogo esatto finisce sempre che il pavone riesce a scappare e i due gruppi si fronteggiano con i rispettivi robot: i cosiddetti buoni chiamano in aiuto Kingstar (attraverso una formula di richiamo e una chiave e un lucchetto) e i cattivelli, scimmiottandoli con due bamboline, chiamano i robot progettati dalla funambolica mente di Settembre. Ovviamente ogni episodio si conclude con la sconfitta di questi ultimi che vengono ogni volta graziati da King Star con la frase “odio il peccato e non chi lo commette”, il tutto avviene sempre dopo una fantastica scenetta in cui i 4 recitano la parte dei pentiti, ma alla fine si tradiscono sempre con qualche epiteto contro il Robot che con l’iperudito riesce a sentirli anche dopo essere andato via. Allora li trafigge con una freccia, lasciando tutti in desabillè.

Importante anche la figura di Yattodetamen, la controparte forzuta e carismatica dell’infantile Beppe, che compare sempre col suono di un flauto e con una rosa che lascia a seno nudo Lunedì o in mutande gli uomini. Come non ricordare poi il miticissimo Conte Don Giovanni innamorato pazzo della principessa Lunedì alla quale dedica sempre melense serenate e sguardi languidi?

Questa è solo una minima sintesi dell’anime che è molto ma molto di più. Un gioiello che pochi ricordano e che appartiene sempre alla stessa serie della quale fa parte anche il più celebre Yattamen. Ovviamente le scene osè non mancano e c’è da credere che ora non andrebbe mai in onda, ma se avete tempo e pazienza cercatelo su Youtube e credetemi vi farete matte risate.

W Calendar Men!!! 

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