venerdì 9 luglio 2010

0 Alfie (2004)

 

Remake dell’omonimo film con Michael Caine, risalente agli ormai vetusti anni 60.

Alfie (Jude Law) è un autista di limousine che ama se stesso sopra ogni cosa e che gode della vita, senza impegni nè responsabilità. Piace alle donne per l’aspetto sexy e piacione, per una finta dolcezza che in realtà nasconde solo pruriti sessuali da soddisfare quanto prima. Usa le donne per il sesso, per un piatto di cibo caldo e per i soldi. Le donne per lui sono fondamentali ma solo perchè riescono a mantenere vivo il suo conto in banca e gli puliscono la casa. E’ un perfetto stronzo che non fa promesse, non regala fiori e si preoccupa solo che la cravatta faccia pendant con il completo giacca e pantaloni. Ha una storia con una ragazza madre ma in realtà la tradisce con una donna sposata, fa sesso con la ragazza del suo migliore amico e la mette incinta, incontra per caso una bellissima bionda e la porta a vivere con sè per poi scoprire che un difetto ce l’ha: ride troppo forte. Allora zac, chiude la porta in faccia anche a lei. Ma quando finalmente si ritrova solo, cerca di rimediare ai suoi errori incontrando tutte le sue ex, ma la ruota ha fatto un bel giro e nessuna di loro ha più bisogno di lui.

Ultimo smacco, quello fatale. La donna matura che gli ha fatto battere il cuore, l’unica per la quale ha comprato un mazzo di fiori e che è addirittura pronto a sposare, lo tradisce con un altro uomo. Cornuto e mazziato.

Che dire di questo film? Inizia col botto e finisce con una scorreggia sfiatata se mi permettete questo tocco di bon ton. C’era tutto: un protagonista accattivante, un buon cast di accompagnamento, un continuo rivolgersi alle telecamere per spiegarci passo passo i suoi pensieri, stile, glamour, pathos..e poi? Poi proprio sul finale, proprio quando ci aspettiamo il lieto fine, ecco che ci sparano in pieno viso la perla di saggezza di cui avremmo fatto volentieri a meno: Se non abbiamo la pace dell'anima non abbiamo niente. Oh MIO DIO, perchè ci fate questo? Perchè non un bel calcio nei denti allora? Forse farebbe meno male di questa squallida caramella mou tutta appiccicata e stucchevole. Ecco mi ha fatto arrabbiare questa scelta priva di senso, avrei preferito un The End dopo la scoperta che anche il cornificatore è stato cornificato. Una bella legge del contrappasso senza tanti se e tanti ma. Ero pronta a dare il massimo a questa pellicola anche se a dire la verità poteva tranquillamente finire 20 minuti prima perchè il caffè allungato piacerà agli americani, ma noi italici badiamo più alla sostanza e se si può dire una cosa in un’ora invece che in due è sempre meglio, dico io. Comunque per farla breve il film in questione non va oltre il 6,5. Il lato masochista della cosa è che tutte ma proprio tutte le donne riconosceranno in Alfie uno che hanno malauguratamente incrociato nella vita, la tipica persona che ti tratta come una bambolina di pezza mentre contemporaneamente se la sta facendo con un’altra, quello che arriva a guardarti come se fossi un pezzo della casa e non una persona, che ti dà per scontata e finisce per scaricarti (con una scusa banalissima) e che poi dopo un bel po’ ti viene a cercare per dirti che tu eri la perfezione e lui, il povero mentecatto, non l’aveva capito. Uomini, donne, tutti abbiamo conosciuto una donna o un uomo così. Il mondo è pieno di superficialità non credete? Questo film lo dimostra ma toppa sul finale.     

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