domenica 12 maggio 2013

0 Il giro del mondo in 80 giorni–Jules Verne

Trama: Londra seconda metà dell’Ottocento. Phileas Fogg è un uomo d’affari che trascorre le sue giornate in modo molto abitudinario. E’ preciso, ordinato e sicuro di sé. Proprio quest’ultima caratteristica lo spinge ad accettare la sfida che gli propongono i soci del suo club: fare il giro del mondo in soli 80 giorni. L’impresa sembra a prima vista irrealizzabile ma Fogg decide comunque di partire immediatamente, accompagnato dal suo nuovo domestico personale, il giovane e gioviale Passepartout. I due cominciano così un viaggio denso di ostacoli e imprevisti, rappresentati sia dal caso che da Fix, un ispettore di polizia convinto che Fogg sia in realtà il ladro che ha appena svaligiato la Banca d’Inghilterra. Durante l’avvincente impresa Fogg conoscerà e salverà una donna che si unirà alla piccola compagnia e che diventerà sua moglie una volta tornati a Londra.

Commento: questo romanzo è un classico che non avevo mai letto prima e che mi ha fatto compagnia in modo inaspettato e piacevole. Come tutti i romanzi di Verne è molto avventuroso e sapientemente ironico, attento ai particolari ma senza mai appesantire la lettura che rimane sempre piacevolissima. E’ un romanzo che si legge in brevissimo tempo e che rimane nel cuore come solo i grandi classici dell’infanzia sanno fare. L’insegnamento finale sembra essere: niente accade per caso e tutto ciò che a prima vista può sembrare negativo in realtà nel corso del tempo si trasformerà in frutti preziosi e inaspettati. Fogg all’inizio della storia è un uomo solo e solitario, chiuso in un suo mondo dove tutto gira alla perfezione e dove non può esistere l’errore, il fallimento. Quando alla fine della vicenda pensa di aver perso la scommessa e quindi di essere economicamente rovinato, capisce che in realtà il viaggio con i suoi imprevedibili ostacoli gli ha regalato non solo delle emozioni che non aveva mai provato prima ma soprattutto l’amore di una donna che decide di sposarlo anche se povero e senza un centesimo. Tutti i personaggi sono tratteggiati in modo magistrale ed è facilissimo affezionarsi all’apparentemente austero Fogg o al fedele Passepartout. La letteratura classica è grande ed eterna e a volte vale davvero la pena di riscoprire questi piccoli tesori che ci rimettono in comunicazione con la nostra anima di bambini, pronti ad emozionarci e a immedesimarci in avventure in luoghi esotici e lontani nel tempo e nello spazio. Personalmente ricorderò per sempre questo romanzo che è stato acquistato per motivi che sembrano adesso lontanissimi e privi di senso ma che inaspettatamente a distanza di molti mesi mi ha accompagnato all’inizio della mia nuova avventura personale.

VOTO: 8  

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