mercoledì 6 marzo 2013

0 Il colore del crimine (2006)–Joe Roth

Film per niente ambizioso che come regia tende moltissimo al televisivo piuttosto che al grande schermo. Ritmi blandi, dialoghi scontati (ma degno di nota il lungo monologo di Julianne Moore nella sua terribile confessione finale) e moltissimi luoghi comuni. Il tema portante è l’eterna lotta tra nero e bianco che in questo caso divampa quando la protagonista, Brenda, racconta di essere stata aggredita da un uomo di colore che ha anche rapito il suo bambino di 4 anni. La polizia (bianca) si scatena contro il quartiere nero che in risposta alza le barricate creando una cerniera umana tra la zona bianca e la zona nera della città. Il poliziotto che si fa intermediario tra le due fazioni è Lorenzo, un ispettore di colore interpretato in modo misurato dal solito Samuel L. Jackson.

Il colpo di scena è molto banale e poco coinvolgente ma inserisce nella storia un altro elemento che di questi tempi è sempre più di attualità: la follia materna che si scatena in modo irrazionale e violento nei confronti della propria progenie. Per carità Brenda non uccide per sua mano il figlio ma ne è la diretta responsabile, solo in parte giustificata dal suo passato da tossica e dalla sua generale instabilità mentale. In ogni caso seppure gli argomenti trattati possano essere di grande interesse, il modo in cui il compito è stato svolto lascia alquanto a desiderare.

VOTO 5,5

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