mercoledì 7 dicembre 2011

2 I Puffi (2011)

Immagino che chi ha visto questo film al cinema abbia potuto ampiamente godere di un efficacissimo 3D che io posso solo immaginare avendo visto I Puffi in un semplice schermo televisivo.

Com’è questo ibrido? Perché di ibrido si tratta visto che abbiamo sia personaggi in carne e ossa che creature provenienti direttamente dal mondo dei computer. Certo sono lontanissimi i tempi affascinanti dei primi esperimenti di questa tecnica. Come non ricordare con nostalgia Chi ha incastrato Roger Rabbit o andando ancora più lontano Mary Poppins? La poesia ahimè è finita amici vicini e lontani.

Non ho apprezzato fino in fondo la scelta di abbandonare il mondo dei cartoni animati e far precipitare tramite un misterioso vortice le celeberrime creature alte due mele o poco più nel mondo degli esseri umani. Sarà che sono talmente affezionata all’anime e ai personaggini da collezione che mi sembra un delitto trasformare la bidimensionalità in una mostruosa ipertecnologica tridimensionalità da urlo. Inoltre se valutiamo bene la trama è proprio una gran merdata: puffi persi a New York, puffi che devono attendere la luna blu perché il passaggio si riapra e perché questo possa avvenire hanno bisogno di incantesimi puffosi contenuti udite udite in un vecchio libro dei fumetti di Peyo. In più nell’impresa sono aiutati da un’improbabile coppia di sposini che non sembra stupirsi più di tanto dell’esistenza degli ometti (più Puffetta) blu. Tutto finisce a tarallucci e vino e buon pro ci faccia. Dimenticavo, ovviamente non mancano Gargamella e Birba. Il primo è sostanzialmente una caricatura del vero Gargamella (per me non gli assomiglia per niente) e il secondo (scopro con sorpresa che trattasi di maschio) invece è formidabile: un gatto vero con espressioni impossibili, ovviamente frutto di qualche manipolazione informatica. Carina anche la scena in cui scopriamo perché al gatto manca un triangolino d’orecchio..

A me i visi dei Puffi non sono piaciuti per niente, sembrano dei mostri con occhi e nasi enormi, di bello e tradizionale sono rimaste solo le voci dei doppiatori originari. Il che non è poco. Diciamo che è un film bello da guardare ma poca cosa a livello di contenuti. Divertenti però alcune battute, come per esempio: Figlio di puffa o dove Puffo siamo. Un po’ sacrileghe ma divertenti.

VOTO 6,5

2 sentenze:

Laura ha detto...

A me non è piaciuto per niente! Il 3D non è assolutamente necessario nè aggiunge niente di speciale, non è che adesso tutti i film in 3D sono Avatar. La storia è risibile (ma vabbè, sono i Puffi e non Shakespeare, ci passiamo sopra) però il computer porta via gli ultimi sprazzi di magia. Sono d´accordo con te sul commento relativo a Roger Rabbit o Mary Poppins... ma forse è questione di età? Non lo so. Non ho idea nemmeno se abbia avuto successo o meno, però da parte mia si può tranquillamente lasciare da parte.

..^^FoRSe YeSs FoRsE No^^.. ha detto...

Quoto tutto ciò che hai detto, inoltre per una come me che aveva un gran debole per i Puffi nella versione originale...beh diciamo che rappresenta un abominio. Il 6,5 è dato da una visione scevra da retaggi nostalgici. In ogni caso il 3D per il momento l'ho trovato valido solo per Avatar, Christmas Carol e l'ultimo Resident Evil

 

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