sabato 9 novembre 2013

0 X-Factor 2013. Terza puntata. Pagelle

Ape Escape "Smells like teen spirit": brano epoca per noi ragazzi degli anni 90 che per la prima volta assaporavamo un periodo storico privo di etichette e griffe. I tre campani compiono il solito lavoro di destrutturazione sul pezzo e realizzano una versione nu rock con i soliti inserti rap (di cui per inciso non ho capito una sola parola). Non male. Voto 6
 
Fabio "Everybody hurts": stavolta l'ironia viene lasciata nel loft per far spazio al semplice cantare e il risultato è discreto da un punto di vista tecnico ma abbastanza anonimo sul piano interpretativo. Abbastanza inquietante la presenza silente  dei concorrenti alle spalle di Fabio ma non sarà l'unico errore di messa in scena di Tomassini in questa terza serata. Voto 6
 
Gaia "I'll stand by you": non ci siamo neppure stavolta. Si percepiscono tante imperfezioni sul piano vocale. La presenza scenica non può più bastare. Voto 5,5
 
Alan "Black hole sun": doveva mostrarsi arrabbiato ma più che altro ha tirato fuori la solita espressione triste e abbattuta. Interpretazione fredda, anonima, piatta. Va via con l'impressione di non essere mai salito sul palco dall'inizio del programma. Voto 5
 
Valentina "Ghetto supastar": tanta energia su un brano non facilissimo. All'inizio risulta un pochino fuori tempo ma poi recupera molto bene cimentandosi in una strofa rap. Voto 6,5
 
Michele "Cieli neri": canzone abbastanza sconosciuta dei Bluvertigo. Disarmonica come è nello stile di Morgan. Michele ci mette la solita interpretazione delicata, intimista e intelligente. Per la terza volta bravissimo. Voto 7
 
Aba "Why": ma come si può affermare che questa stonata è la concorrente più brava della terza edizione?? Errori a ripetizione, anonima, insomma veramente un disastro su un brano immortale. Voto 4,5
 
Andrea "Digging in the dirt": finalmente sentiamo la voce senza campionamenti. Sufficientemente bravo per essere considerato intonato ma poca roba in un programma che cerca il talento vero. Voto 6
 
Violetta "Friday I'm in love": torna l'ukulele e l'esibizione ci guadagna. Il suo stile è riconoscibilissimo e potrebbe avere successo anche all'estero. Brava ma sempre glaciale e dubito che si possa fare qualcosa per risolvere il problema. Voto 6,5
 
Street clerks "Baby one more time": il momento peggiore dell'intera serata. Hanno compiuto un vero disastro. A volte si dovrebbe rispettare maggiormente la versione originale invece di distruggerla. In ogni caso pessimi. Voto 3
 
Roberta "All the she wants": altro brano d'epoca cantato malissimo. Urlato, appiattito, umiliato. Voto: 4,5
 
     
 
  
 
 

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