Il film si apre su una sala d’attesa di un aeroporto. Un ragazzo si siede su su una delle seggiole blu per riposarsi prima del volo. Quando riapre gli occhi trova al suo fianco un uomo in sedia a rotelle che inizia a raccontargli una strana storia che si chiude con l’omicidio di un’intera famiglia. Un secondo dopo anche la sua vita finisce, bruscamente ma inesorabilmente. E’ l’inizio di tutto quello che seguirà da questo punto in avanti.
Come spesso accade il film è costruito in modo tale da richiamare continuamente il passato e il presente in bruschi flash back che servono a capire le motivazioni che guidano le azioni del protagonista (un interessante e inquietante Josh Hartnett). Questo unito ad un uso dei dialoghi incalzante e a un cast di livello (direi ottimo Bruce Willis) rende il film appetibile anche se a dire il vero ci mette un bel po’ a ingranare sul serio e solo sul finale si apprezza la costruzione di tutto il mosaico.
Se si è abbastanza svegli non è difficile intuire ciò che si nasconde dietro tutta la storia, bisogna stare attenti ai dettagli soprattutto nella parte iniziale, quella che mostra un flash back degli anni 70 perché di fatto è la sequenza che svela tutti i retroscena della storia. Non direi che questo film è originale in quanto ricorda almeno un’altra decina di thriller sulla doppia identità e soprattutto sul concetto di vendetta, un piatto che a volte si serve non freddo addirittura ghiacciato (come in questo caso).
La regia ricorda (ma non vorrei fare paragoni troppo azzardati) Quentin Tarantino, sia per quel che ricorda il montaggio che i dialoghi che soprattutto per il mix tra ironia e scene violentissime. Ovviamente manca quel fascino perverso che riveste i personaggi del grande regista, in quanto in questo caso è abbastanza deludente il passaggio a dir poco fulmineo tra l’insicurezza del protagonista alla sua mutazione in una creatura senza rimorsi né incertezze. C’è stata davvero poca ricerca in questo senso ma tutto sommato si è consapevoli di non trovarsi davanti al film del secolo ma ad un semplice esempio di thriller dell’ultim’ora con velleità da grande.
VOTO 6
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